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FENOMENO

La dura legge di Nadal

Lungo il suo percorso al Roland Garros, Rafael Nadal ha battuto anche Novak Djokovic. Se limitiamo agli Slam i dati statistici tra i Big Three, si scopre che i numeri sono favorevoli al maiorchino. Sulla terra è pressoché imbattibile, mentre è riuscito più volte a superare i rivali sulle superfici più ostiche.

Stefano Maffei
4 giugno 2022

Reduce dalla dura semifinale con Alexander Zverev, terminata con il KO del tedesco (costretto a uscire dal campo in sedia a rotelle a causa di una grave distorsione alla caviglia destra), Nadal ha ribadito per l’ennesima volta la sua legge: per superarlo in uno Slam non basta giocare bene. Devi essere pronto ad incassare, cadere, rialzarti, cadere ancora e rimetterti nuovamente in piedi più forte di prima. La prova del tedesco è l’emblema di tale diktat: ha giocato una grande partita contro un Nadal appannato ma, dopo oltre 3 ore di gioco non era ancora riuscito a vincere neppure un set. Nei momenti importanti, lo spagnolo ha estratto da se stesso quel qualcosa che solo lui ha. Persino Federer e Djokovic sanno bene cosa significhi scontrarsi con Nadal in uno Slam: i rapporti di forza tra i Big Three assumono connotati interessanti se circoscritti ai soli Major. Fu un giornalista americano, nel 1933, a coniare il termine Grande Slam. Un termine preso in prestito dal bridge dove fare un Grande Slam significava realizzare la massima giocata possibile.

Nel tennis che conta, quello della lunga distanza (rimangono gli unici tornei che si giocano 3 su 5), i quattro tornei dello Slam rappresentano l’impresa più grande, la prova ultima e come tale anche la più difficile. La vittoria appartiene al più tenace. La frase esposta sul Philippe Chatrier esplica meglio di qualsiasi altra definizione il concetto di Slam. E il più tenace, numeri alla mano, è senz’altro il maiorchino. A livello Slam Nadal è come se attraesse i suoi avversari in un’altra dimensione, batterlo diventa estremamente difficile per chiunque. Federer e Djokovic non fanno eccezione. Lo svizzero è sotto 10-4 nei confronti diretti giocati negli Slam (3-1 in Australia, 6-0 a Parigi e 1-3 a Wimbledon), e contestualizzando tale dato statistico possiamo notare come il Toro di Manacor sia stato in grado di battere Federer non solo 6 volte (su 6 incontri: ’05-’06-’07-’08-’11-19) sull’amata terra del Roland Garros, ma anche a Wimbledon nel 2008 in una delle partite più iconiche di sempre (e l’anno prima perse ma in 5 set, con 4 palle-break non convertite nel quinto) e in Australia per ben 3 volte (su 4 incontri, nell’unico perso dei quali si è trovato a condurre per 3-1 nel quinto set).

I numeri certificano una sentenza: Nadal è praticamente imbattibile sulla sua superficie prediletta, mentre lo stesso non si può asserire per gli altri due Gotha del tennis nei loro rispettivi feudi.
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I numeri di Rafa Nadal contro Federer e Djokovic negli Slam sono davvero notevoli

Da parte sua The Genius, oltre al successo in Australia nel 2017 è riuscito ad avere la meglio sul rivale solo a Wimbledon (sebbene in 3 occasioni). Anche circoscrivendo il dato alle sole finali Nadal conduce piuttosto nettamente: 6-3 per lui. Anche il serbo, che è avanti negli scontri diretti col maiorchino per 30 a 29, deve piegare la testa al cospetto del Nadal formato Slam. Quest’ultimo conduce per 11-7 nei Major (5-4 nelle finali): 0-2 in Australia, 8-2 al Roland Garros, 1-2 a Wimbledon e 2-1 allo Us Open. Addentrandoci nel merito dei numeri e delle superfici si nota che Djokovic non ha mai sconfitto Nadal in finale a Parigi (per la verità non c’è nemmeno andato vicino, incontrandolo 3 volte e senza mai arrivare al quinto set), mentre Nadal è riuscito a batterlo in finale sul cemento per ben due volte (sempre a New York e sempre in 4 set nel 2010 e nel 2013) e a perdere di misura l’epica finale australiana del 2012.

Nella finale Slam più lunga della storia si era trovato in vantaggio 4-2 e 30-15 al quinto, quando sbagliò un passante di rovescio a campo aperto che ancora grida vendetta e che probabilmente avrebbe messo la parola fine a quella partita. Questi numeri certificano una sentenza: Nadal è praticamente imbattibile sulla sua superficie prediletta (7 finali vinte contro i due, zero perse, e non è mai dovuto ricorrere al quinto set), lo stesso non si può asserire per gli altri due Gotha del tennis nei loro rispettivi feudi (sul cemento Djokovic è 3-2 mentre Federer è 2-1 sull’erba nelle finali con Rafa), ergo, a dispetto di quello che un critico distratto potrebbe sostenere, Nadal nelle quattro arene più importanti del pianeta è il più completo dei 3. Il format del 3 su 5 pone in luce tutte le sue doti di competitor, l’incredibile acume tattico, una resilienza dai connotati fumettistici e la capacità di far la cosa giusta al momento giusto. Sempre.

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