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MUTUA MADRID OPEN

Le donne hanno salvato il torneo di Madrid

La bella finale tra Iga Swiatek e Aryna Sabalenka ha compensato le sfortune del torneo maschile: dopo oltre tre ore, la polacca ha conquistato l'unico grande titolo "rosso" che le mancava. Ha annullato tre matchpoint e si conferma la più forte. Ma la bielorussa ed Elena Rybakina non sono così distanti.

Riccardo Bisti
5 maggio 2024

La differenza di appeal tra il tennis maschile e quello femminile rimane, ma bisogna essere onesti: il Mutua Madrid Open è stato salvato dalle donne. La seconda settimana dal torneo maschile è stata un disastro, e la finale tra Andrey Rublev e Felix Auger-Aliassime non è certo quella sperata da appassionati e organizzatori. Dopo la bellissima semifinale Sabalenka-Rybakina, l'atto conclusivo del torneo WTA ha visto in campo la numero 1 e la numero 2, una battaglia di oltre tre ore che ha visto Iga Swiatek aggiudicarsi il ventesimo titolo dopo aver annullato tre matchpoint ad Aryna Sabalenka, battuta col punteggio di 7-5 4-6 7-6. A dodici mesi dalla finale dell'anno scorso, la polacca si è presa la più dolce delle rivincite, lasciandosi cadere sulla terra della Caja Magica come se avesse vinto uno Slam.

“È stata una delle finali più pazze che abbia mai giocato – ha detto – non avevo mai vinto una partita così intensa e combattuta alla fine di un torneo. Sono orgogliosa di essere rimasta fedele al mio piano di gioco e di non aver perso la concentrazione”. Con questo successo, la polacca ha messo un altro tassello per completare il suo personale Career Golden Masters: alla collezione mancano soltanto Dubai, Canadian Open e Cincinnati. È stata una partita intensa e spettacolare, il meglio che può esprimere la combo tra queste due giocatrici: potenza contro atletismo. Non si sono viste tante variazioni, ma entrambe hanno giocato al meglio.

  • 22 anni e 338 giorni

    L'età di Iga Swiatek. Non accadeva dal 1994 che una tennista cosi giovane arrivasse a quota venti titoli. L'ultima era stata Arantxa Sanchez

Lungo i 191 minuti di lotta, sembrava che entrambe avessero una motivazione speciale: Aryna per rimettere in piedi la stagione dopo un paio di mesi difficili, Iga per intascare l'unico grande torneo “rosso” che mancava al suo palmares. Si sono visti oltre 70 colpi vincenti, con la bielorussa costantemente in cerca del comando dello scambio, anche a costo di prendere decisioni fin troppo coraggiose. La polacca ha ribattuto colpo su colpo e ha avuto - a sua volta - grande coraggio quando ha annullato due matchpoint quando ha servito sul 5-6 nel terzo set: nel primo ha messo un rovescio negli ultimi centimetri del campo, nel secondo ha tirato un bel vincente di dritto.

Forse esauste, le due non hanno dato il meglio nel tie-break decisivo. Iga è salita 6-5, ma Aryna ha cancellato il matchpoint con un ace e se ne è procurato un terzo sul 7-6. Ma poi ha commesso tre errori negli ultimi tre punti. La Swiatek ha detto di essersi sciolta e rilassata soltanto dopo due ore gioco. “Mi domandavo se sarebbe mai sparita la tensione, e per fortuna è successo. Ricordo che era successo qualcosa del genere a Nadal nella finale dell'Australian Open contro Medvedev. Questo mi ha dato fiducia nello sperare che sarebbe successo anche a me”. Detto, fatto.

"What a match!" è stata l'esclamazione più utilizzata da Iga Swiatek dopo la finale di Madrid

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Nessuno nega le indubbie difficoltà del tennis femminile, sia a livello gestionale che di personaggi, ma non c'è dubbio che la rivalità Swiatek-Sabalenka (giunta al decimo episodio, siamo 7-3 per la polacca) abbia un buon potenziale. Purtroppo per entrambe, provengono da Paesi poco interessanti per il mercato globale e questo le penalizza un po'. Stesso discorso per il terzo incomodo Elena Rybakina, l'unica (oltre alla Swiatek) ad aver vinto tre titoli e 30 partite nel 2024. Per questo, è importante che Coco Gauff si mantenga ai massimi livelli.

Il ranking WTA la colloca ancora al numero 3, ma quest'anno è in netto ritardo rispetto alla prime tre, e nella Race è superata anche da Danielle Collins (oltre che tallonata da Qinwen Zheng... e Jasmine Paolini). Insomma, non è assurdo ipotizzare il concetto di Big Three al femminile, in attesa che Coco si rilanci e si possa parlare di Fab Four, anche se Tennis Magazine USA ha parlato di possibile inizio di un'epoca-rivalità Swiatek-Sabalenka. Attualmente gli scenari sono questi. Intanto, a Madrid, devono ringraziare le donne. È giusto riconoscerlo.

MUTUA MADRID OPEN – Finale Donne
Iga Swiatek (POL) b. Aryna Sabalenka (BLR) 7-5 4-6 7-6(7)