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NITTO ATP FINALS

La radio, un pennarello e la notte magica di Sinner

Il forfait di Matteo Berrettini apre il proscenio a Jannik Sinner. L'altoatesino gioca un match sontuoso e schianta Hurkacz in due set: dedica la vittoria al romano, omaggiato con un dolce messaggio scritto a pennarello. La qualificazione resta complicata, ma è stata una notte densa di suggestioni. Ed è l'inizio di una grande storia.

Riccardo Bisti
17 novembre 2021

Non l'aveva immaginata così, almeno nel processo di avvicinamento. Ma la prima notte di Jannik Sinner alle ATP Finals è stata ugualmente magica. Il 16 novembre 2021 rimarrà una delle date più importanti di una carriera che sta bruciando le tappe. Il prodigio altoatesino ha saputo con minimo preavviso che sarebbe sceso in campo per affrontare Hubert Hurkacz nella seconda giornata del Gruppo Rosso. Tra un quintale di delusione qualche goccia di lacrime, Matteo Berrettini è stato costretto a rinunciare. Gli esami non hanno evidenziato nulla di particolare ai muscoli addominali, al punto da convincerlo a fare un tentativo. Era l'ora di pranzo quando Matteo si è presentato al Pala Alpitour per un leggero allenamento con il giovane Jerome Kym. Mezz'ora come se fosse un bisonte in cristalleria, sotto gli occhi di centinaia di curiosi. Non ha mai forzato, voleva soltanto ascoltare il suo corpo.

Lo ha fatto in modo intelligente, evitando di farsi prendere dalla foga e lasciando un torneo a cui teneva da matti e che aveva faticosamente conquistato. Ha comunicato la decisione con un post su Instagram ed è stato travolto da messaggi di affetto. Prima l'ATP, poi il suo sponsor tecnico Lotto, la sua squadra del cuore (la Fiorentina) e poi tanti colleghi: Donna Vekic (sua coetanea e rappresentata dalla stessa agenzia), Sara Errani e diversi giocatori italiani: Seppi, Baldi, Caruso. Tra loro anche colui che sarebbe sceso in campo al suo posto. Casualmente, un altro italiano. Casualmente, colui che con Berrettini è il più fulgido emblema dell'incredibile momento del tennis italiano: “Mi dispiace tanto. Non te lo meriti tutto questo. Si gioca e si lotta per te. Spero che ti riprendi presto!”. Firmato Jannik Sinner. E i dettagli ortografici fanno capire che l'ha scritto Jannik in persona. Da lì a poco sarebbe sceso in campo e avrebbe giocato per lui.

ASICS ROMA
"Matteo, sei un idolo! ♥"
Jannik Sinner
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Matteo Berrettini annuncia il forfait. Sarà travolto da centinaia di messaggi d'affetto. Gli scriverà anche Jannik Sinner

Lo ha dimostrato sul campo, lo ha confermato con il toccante autografo sulla telecamera (“Matteo, sei un idolo!”) e lo ha ribadito in tutte le interviste. Un momento di profonda emozione, ancora più dolce per chi ama il tennis. Perché il dolore per Berrettini si è mischiato all'esaltazione per Sinner. I due sentimenti si sono shakerati e hanno prodotto una notte ad alto tasso emotivo. C'era la diretta su Rai Due, inizialmente prevista alle 14 ma forzatamente spostata alle 21 perché a quell'ora avrebbe giocato il tennista italiano, con buona pace di chi avrebbe visto “Il collegio”, uno dei tanti reality show che infestano i nostri palinsesti. E c'era persino la diretta radiofonica. Anni fa, il buon Emanuele Dotto scriveva che realizzare una radiocronaca di tennis per intero è quasi impossibile. Erano anni duri. Il cocktail Torino-Berrettini-Sinner ha dimostrato che invece si può, eccome.

L'appassionato più romantico ha abbassato il volume della TV, che fosse RAI o Sky, per ascoltare la voce di Emilio Mancuso che raccontava colpo dopo colpo quello che succedeva a chi viaggiava in macchina, a chi fa i turni serali-notturni, a chiunque non aveva a disposizione la TV. Il rumore delle palline, dei passi degli atleti, dei boati del Pala Alpitour era improvvisamente più pulito, pastoso, dolce. E pazienza se non avesse chiarissimi i criteri per il passaggio del turno: la sensazione di magia è rimasta, acuita dall'intervento di Rino Icardi, storica voce della radio che ha ricordato Gian Piero Galeazzi, uno che avrebbe meritato di esserci, di vivere questi momenti. E magari di raccontarli. Non siamo ancora ai livelli di Alberto Tomba che bloccò addirittura la serata finale del Festival di San Remo, quando Rai Uno cedette la linea a Calgary per la seconda manche dello slalom speciale. Non ci siamo ancora, ma la via è tracciata. Non a caso, la prima finale ATP di Sinner (esattamente un anno fa) fu trasmessa proprio dalla RAI con un meccanismo simile. Hanno scelto di investire su di lui e Jannik non ha tradito.

Battendo Hurkacz, l'azzurro ha intascato 200 punti che gli permetteranno di chiudere la stagione tra i top-10. Un traguardo dal grande valore simbolico... ed economico

Lo spettacolare esordio di Jannik Sinner alle ATP Finals

Chi lo conosce non è rimasto sorpreso dal suo atteggiamento, tanto freddo fuori quanto caliente (e indecifrabile) nella sua interiorità. Jannik ha triturato Hurkacz con un terrificante 6-2 6-2, il punteggio più netto di questa edizione del Masters. Lo ha fatto a modo suo, martellando nel palleggio da fondocampo, costringendo lo spilungone polacco sulla difensiva e punendolo a suon di colpi vincenti, come a volergli rinfacciare lo sgarbo di Miami, quando gli impedì di vincere il suo primo Masters 1000. Nel primo set, Sinner ha giocato meglio i punti importanti: sotto 1-0, si è aggiudicato cinque giochi di fila che hanno spaccato il parziale. In tre occasioni il polacco ha avuto la palla game, ma Sinner lo ha bloccato. Vita ancora più facile nel secondo: break al terzo game, confermato nel gioco successivo, durato dodici punti. Il resto è suggestione, narrativa applicata al tennis. C'è il rischio di retorica, certo, ma l'appassionato romantico – che ha scelto di ascoltare il match alla radio – avrà ricordato le decine di edizioni del Masters passate quasi sotto traccia, vista l'assenza quarantennale di giocatori italiani.

Tante edizioni senza inviati, con articoli striminziti e racchiusi nelle brevi dei giornali. Oggi, invece, tutti fanno gara a parlare di tennis. Interviste a personaggi improbabili, post Instagram e Twitter provenienti dal vippame più disparato perché oggi il tennis è trendy e offre visibilità. Il merito è di Berrettini e Sinner, di chi lavora accanto a loro e ha creato un sistema di sana competizione. Il 16 novembre 2021 è solo l'inizio di un'epopea che nei prossimi anni potrebbe regalarci soddisfazioni inedite. Il futuro ci sorride, il presente potrebbe avere un retrogusto amarognolo perché Sinner non ha nelle sue mani la qualificazione. Se anche dovesse battere Medvedev, avrebbe bisogno di un successo di Hurkacz su Zverev (improbabile, per quanto visto martedì). A parità di vittorie, viene premiato chi ha giocato più partite. Lo status di riserva è un'ovvia penalità per Jannik. Ma è uno stato provvisorio. Dolcemente provvisorio.

NITTO ATP FINALS – Gruppo Rosso
Daniil Medvedev (RUS) b. Alexander Zverev (GER) 6-3 6-7(4) 7-6(6)
Jannik Sinner (ITA) b. Hubert Hurkacz (POL) 6-2 6-2