Allarme Sinner: “A Parigi solo se sarò al 100%”
Gli esami all'anca hanno evidenziato che “qualcosa non va”: per questo Jannik Sinner si deve fermare per qualche giorno e avrà poco tempo per preparare il Roland Garros, che a questo punto è in dubbio. Il riserbo sull'esatta entità del danno alimenta le preoccupazioni.
Una conferenza stampa con pochi sorrisi è stata la prima tappa della sortita romana di Jannik Sinner. C'era grande attesa per ascoltare le sue parole dopo la rinuncia-shock al torneo del Foro Italico, laddove era attesissimo. Dopo aver ascoltato il quarto d'ora di chiacchiere, inaugurate dal presidente FITP Angelo Binaghi, le sensazioni non sono delle migliori. L'altoatesino non ha voluto entrare nel dettaglio del problema all'anca, ma è chiaro che la faccenda lo preoccupa. Ed è altrettanto chiaro che – oggi – la partecipazione al Roland Garros non è per nulla scontata. “Nei giorni precedenti a Madrid mi sentivo meglio, poi durante il torneo ci sono stati degli alti e bassi. Contro Kotov ho avvertito dolore, prima della partita con Khachanov andava meglio ma sapevo che qualcosa non andava – ha detto con l'espressione seriosa – dopo la partita ho fatto una risonanza: è emerso che qualcosa non è a posto al 100%, dunque abbiamo deciso di non giocare. A Monaco ho effettuato altri esami che hanno portato a prendere questa decisione”.
Pur essendo aperto all'autocritica, Sinner sostiene di non aver commesso particolari errori. “Alcuni infortuni si possono prevenire, altri no. L'anno scorso ho giocato senza interruzioni, quest'anno era andata così fino a ora. Adesso bisognerà imparare. L'anno prossimo faremo più attenzione nel gestire la programmazione, magari valutando l'opportunità di giocare a Monte-Carlo. Quanto a Roma, io avrei davvero voluto giocare ma se tutti suggeriscono il contrario...”. Da quando ha cambiato staff, Sinner è molto attento alla gestione del suo corpo e ha spiegato che il riposo è parte fondamentale della sua routine. Per esempio, dopo Monte-Carlo non ha toccato racchetta per cinque giorni. Si è presentato in anticipo a Madrid, anche per effettuare un richiamo atletico, ma a quel punto la situazione è peggiorata. “In tutta onestà, se tornassi indietro non so cosa farei di diverso”.
L'espressione di Jannik Sinner durante la conferenza stampa al Foro Italico (Foto Sposito / FITP)
Il futuro immediato è un'incognita. E questo futuro dovrebbe chiamarsi Roland Garros. “Dobbiamo decidere alcune cose, la preparazione per Parigi non sarà ottimale perché i tempi sono stretti. Fremo il possibile per arrivarci nella percentuale più alta possibile di forma. Arrivare a Parigi senza partite a Roma non è semplice”. Le prime risposte arriveranno tra 7-10 giorni. “Giocherò a Parigi soltanto se sarò in grado al 100%. Se ci fosse anche mezzo dubbio dovremo valutare, anche perché si gioca al meglio dei cinque set”. La traduzione è piuttosto semplice: oggi il Roland Garros è in dubbio perché non si conoscono le reazioni del suo corpo quando proverà a forzare. Ad alimentare le preoccupazioni c'è il riserbo sul tipo di infortunio.
“Non voglio entrare nei dettagli. Pensavamo che non fosse una cosa grave, invece la risonanza ha evidenziato che qualcosa non va. La faccenda è sotto controllo, ma se non viene sistemata al 100% mi fermo per un po', perché non voglio buttare via il futuro. Non ho fretta. La cura del corpo viene prima di tutto”. E allora si scatenano illazioni di vario genere. Nel sottobosco sono emerse informazioni di vario genere: qualcuno sostiene che si sarebbe staccata un po' di cartilagine nell'acetabolo, dunque la testa del femore andrebbe a toccare la cartilagine stessa. Un'intervista uscita su Fan Page a Nicola Santori, luminare nel settore, non ha dato indicazioni particolarmente incoraggianti anche se ovviamente ha parlato in modo generico. Insomma, è più che giusto che Sinner abbia scelto di fermarsi e che non voglia correre rischi per il futuro, magari per soddisfare un desiderio immediato. Ma non c'è dubbio che – a partire da oggi – gli appassionati staranno col fiato sospeso.
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