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DAVIS CUP FINALS

Vogliono farci un altro sgambetto

Mentre la FIT fattura 100 milioni all'anno, la federtennis croata ha lanciato una campagna di crowdfunding da 40.000 euro per finanziarsi in occasione dei 110 anni di storia. Ma l'orgoglio di un popolo ferito dalla storia può riversarsi sul campo. E a Bologna hanno trovato una frase motivazionale nel loro spogliatoio...

Riccardo Bisti
13 settembre 2022

Hanno iniziato ad allenarsi sabato, presso l'Unipol Arena di Bologna. Fa quasi impressione pensare che un palazzo noto per il basket e i grandi concerti ospiti una settimana di tennis, ma la popolarità raccolta dal nostro sport lo ha reso possibile. E i match delle Davis Cup Finals saranno trasmessi (anche) su Rai Due, a certificare una fame di tennis simile a quella degli anni d'oro. Ma il bello è che si potrebbe fare ancora meglio, e peccato per una formula che non renderà giustizia agli eventuali successi azzurri. Ma ormai il papocchio è stato fatto: per quanto sia giusto ricordare le brutture della formula attuale, è inutile tornarci nelle settimane di gara. E allora lo diciamo subito: non arrivare a Malaga sarebbe un fallimento, anche se Jannik Sinner dovesse saltare il match inaugurale contro i croati. Filippo Volandri ha parlato di un problema alla caviglia già comparso contro Ivashka e avvertito anche nel match-leggenda contro Carlos Alcaraz. La presenza o meno di Sinner, in effetti, cambierebbe qualcosa nel match di domani contro la Croazia: sarebbe lui il numero 1, dunque la sua assenza obbligherebbe Matteo Berrettini ad affrontare Borna Coric, mentre a giocare contro l'altro Borna (Gojo, nostro spauracchio dodici mesi fa) dovrebbe essere Lorenzo Musetti, le cui azioni sembrano in rialzo rispetto a quelle di Fabio Fognini.

Per quanto Fognini-Bolelli siano una buona coppia, Mektic-Pavic partirebbero leggermente favoriti. E allora sarà fondamentale battere Coric, perché eviteremmo di arrivare al doppio con il punteggio ancora in bilico, con ottime chance di chiudere il girone al primo posto. E sarebbe fondamentale, perché ci eviterebbe di pescare la Spagna nei quarti di Malaga, visto che le Furie Rosse dovrebbero vincere il loro girone vista l'assenza di Novak Djokovic. In caso di vittoria nel Gruppo, dovrebbe essere proprio la Serbia il nostro team rivale nei quarti. E chissà quali saranno le intenzioni di Djokovic a fine novembre, subito dopo le ATP Finals... Ma è opportuno fare un passo alla volta. E il primo passo si chiama Croazia. Si allenano a Casalecchio da sabato scorso e per loro c'è una pessima notizia: mancherà Marin Cilic, leader nazionale da almeno dieci anni. Al suo posto è arrivato Nino Serdarusic, numero 278 ATP. Va da sé che è un grosso vantaggio per l'Italia.

«Gli scacchi biancorossi della Croazia sulla maglia mi ricordano che ti amo, canta per lei, nostra amata, lascia che quel cuore infuocato batta più forte»
Frase nello spogliatoio bolognese della Croazia
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Borna Coric ha spesso dato il meglio di sé in Coppa Davis. Come in quel mitico tie-break contro Tiafoe...

“Dopo un periodo impegnativo, con tanti tornei e partite giocate, ho bisogno di tempo per riprendermi e chiudere bene la stagione – ha detto Cilic – al momento non sono in grado di dare il mio pieno contributo alla Nazionale. Mi spiace non esserci, ma sarò il primo tifoso. Abbiamo grandi giocatori, una bella atmosfera, quindi credo che ci siano tutte le chance di superare la fase a gironi”. La pressione sarà tutte sulle spalle rimesse a lucido di Borna Coric, reduce dalla vittoria a Cincinnati ma di una brutta sconfitta allo Us Open. “Non mi aspettavo che i primi allenamenti andassero così bene – ha detto il n.26 ATP, già n.12 – io e Serdarucic abbiamo lavorato egregiamente per due ore e emzzo e siamo soddisfatti. Il clima è fantastico e alla sera guardiamo insieme al pallanuoto...”. Dopo la campagna americana, Coric ha recuperato le energie con un mix tra riposo e allenamenti. “Non mi sono rilassato, ma non ho neanche esagerato. Ho trovato l'equilibrio giusto e non c'è motivo per non mostrare di nuovo un grande tennis.

Bologna? Non siamo favoriti, ma possiamo giocarcela: io sono nella forma della mia vita e non vedo l'ora di giocare. E poi abbiamo la migliore coppia del mondo. Avremo partte difficili, ma abbiamo buone possibilità di passare”. Con i croati c'è anche il 18enne Mili Polijicak (vincitore a Wimbledon junior) nelle vesti di sparring, mentre capitan Vedran Martic ha lasciato a casa il 21enne Duje Ajdukovic, grande promessa, dotato di grande autostima e rappresentato dalla stessa agenzia di Berrettini, la LJ Sports Group di Ivan Ljubicic. La sua assenza sorprende un po', mentre pare certo che in singolare ci sarà Borna Gojo. Dopo averlo visto battere Sonego lo scorso anno, beh, ci si aspettava qualcosa di più. Invece si presenta a Bologna da n.164 ATP, comunque sua miglior classifica. Allo Us Open ha perso al secondo turno delle qualificazioni contro Riccardo Bonadio. Il risultato dovrebbe far dormire sonni tranquilli, ma in Davis può cambiare tutto. Lo scorso novembre, il 24enne di Spalato batté Anche Popyrin e Lajovic, diventando una sorta di eroe sportivo croato.

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Lo scorso anno, la vittoria di Borna Gojo su Lorenzo Sonego fu decisiva per il successo croato

Il teaser del docu-film sulla storia del tennis croato che sarà proiettato per la prima volta mercoledì 21 settembre

“È sempre un piacere essere in nazionale. Purtroppo manca Cilic, ma è tornato Coric: diciamo che la situazione è simile a quella dell'anno scorso. Spero di poter ripetere quei risultati: la superficie è un po' più lenta rispetto allo scorso anno, ma in linea di principio è abbastanza simile. Presumo che l'Italia avrà il pieno sostegno del pubblico: la situazione è simile al 2021, ma faremo del nostro meglio e speriamo di poterli sorprendere ancora. Io farò del mio meglio, quanto a Coric ha spesso giocato le sue migliori partite in Coppa Davis. Secondo me può battere chiunque”. Sulla carta siamo favoriti, e ci mancherebbe. Ma attenzione all'orgoglio croato, popolo ferito dalla storia che sa dare sempre qualcosa in più quando deve difendere i colori della nazionale. Come testimonia la frase che i giocatori hanno trovato nel loro spogliatoio bolognese, laddove c'è una celeberrima frase motivazionale. “bijelo-crvena polja Hrvatska na dresu sjete me da ja volim te ingrajte za nju, nasu voljenu nek jace kuca to srce vatreno”, pezzo della nota canzone Srce Vatreno, utilizzata soprattutto per la nazionale di calcio ma che per l'occasione è stata adattata al tennis.

Significa: “Gli scacchi biancorossi della Croazia sulla maglia mi ricordano che ti amo, canta per lei, nostra amata, lascia che quel cuore infuocato batta più forte”. E poi hanno una motivazione in più: il 2022 è l'anno del centodecimo anniversario della federtennis croata, che sarà celebrato il prossimo 21 settembre con una maxi-festa presso l'Hotel Westin di Zagabria. Nell'occasione, sarà proiettato per la prima volta un film sulla storia del tennis croato e un librone realizzato da Igor Rajkovic e Marjio Kuss. La Hrvatsky Teniski Savez non naviga certo nell'oro e non può contare sul maxi-fatturato della FIT, al punto che per l'occasione hanno lanciato una campagna di crowdfunding che permetterà agli appassionati di vedere il loro nome sulle imminenti pubblicazioni. Sperano di raccogliere 40.000 euro, per adesso sono a meno di 2.500. Tutti piccoli dettagli che possono scatenare l'orgoglio di un capitano, un aspirante campione, una grande coppia e un paio di mestieranti. Attenzione all'orgoglio croato.