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Federer: “A 40 anni devo essere più serio”. E sul futuro...

Prima intervista da 40enne per Roger Federer: parlando con Blick non svela nulla sull'immediato (“È ancora tutto molto incerto”), ma mostra un ottimo spirito: “Guardo sempre il lato positivo delle cose. Certo, a 40 anni devo essere più serio: quando ne avevo 20, i quarantenni mi sembravano dei vecchi...”

Riccardo Bisti
14 agosto 2021

Siamo convinti che il tennis saprà sopravvivere a se stesso, ma i due Masters 1000 estivi senza Roger Federer, Novak Djokovic e Rafael Nadal trasmettono una strana sensazione. I tre ci hanno abituato a un dominio totale, senza precedenti e lunghissimo. La transizione è in corso. Per questo, leggere i nomi dei quartofinalisti a Toronto fa sempre un po' impressione. I tifosi di Nadal sono preoccupati per le condizioni del suo piede sinistro, mentre è il ginocchio a tenere in ansia i sostenitori di Roger Federer. E allora vale la pena riportare l'intervista pubblicata in queste ore da Blick, la prima da quarantenne. Un'intervista che non aiuta a farsi un'idea sul futuro immediato dello svizzero. Simon Graf, uno dei giornalisti che lo conosce meglio, sostiene che salterà lo Us Open e il suo 2021 terminerà giocando il doppio alla Laver Cup e poi inizierà a preparare l'Australian Open, ma solo se il ginocchio glielo permetterà. Vedremo se le previsioni si riveleranno corrette. Per adesso, queste sono le parole di Federer.

Come stai fisicamente?
Bene. Ho effettuato un po' di vacanza, non ho fatto nulla per un po' a causa del ginocchio. Mi sono dovuto fermare dopo Wimbledon. Questa settimana devo incontrare i miei medici e il mio team, poi vedremo che succederà. Per adesso è tutto ancora un po' vago.

Come affronti questa incertezza?
È difficile, prima era diverso. Prima le domande erano più semplici: quale fosse la mia classifica, quale sarà il mio prossimo torneo. Oggi sono più complicate: mi domando come starò alla ripresa degli allenamenti, quali saranni i miei obiettivi, come potrò conciliare tutto questo con la famiglia, cosa penserà il resto del team... Sono più entusiasta rispetto a prima, è tutto molto diverso rispetto a dieci anni fa.

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“È un po' come nel pugilato. I combattimenti diminuiscono col passare del tempo, quindi il focus su una singola partita è molto più importante. È qualcosa che ho dovuto imparare di nuovo
Roger Federer

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L'anno scorso hai dovuto essere ancora più paziente?
Sì, ho avuto bisogno di più tempo per tutto. Prima avevo problemi alla schiena, si bloccava ma in paio di giorni andava tutto bene. Oggi potrebbero volerci due settimane. Bisogna essere più pazienti con il dolore, con se stessi, con il desiderio di tornare in campo. Ma allo stesso tempo c'è gioia per quello che hai realizzato. Davo per scontate le vittorie ai tornei, adesso so cosa c'è dietro.

Anche la pressione è più forte.
È un po' come nel pugilato. I combattimenti diminuiscono col passare del tempo, quindi il focus su una singola partita è molto più importante. È qualcosa che ho dovuto imparare di nuovo.

Sembri molto calmo quando parli della tua situazione. Ci sono momenti in cui ti fai prendere dal panico?
Si tratta di adattarsi, nella mia carriera è sempre stato così. Le cose cambiano: popolarità, successo, esperienza, identità. Sono un ragazzo tranquillo che prende le cose con umorismo. Vedo sempre il lato positivo di ogni situazione. Se le cose non vanno bene, so che miglioreranno e che comunque potrebbe andare peggio. Va bene. La mia famiglia gode di buona salute, ho appena compiuto 40 anni e sono ancora in attività. Chi l'avrebbe mai detto? Non certo io. Sono in piena armonia con me stesso e sono sicuro che ci siano belle novità in arrivo.

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Hai menzionato il tuo 40esimo compleanno...
È stato fantastico, mi ha fatto bene stare con la famiglia, i bambini, Mirka e i miei genitori. Lo abbiamo festeggiato con gli amici.

Che tipo di festa è stata? Preferisci una playlist standard o karaoke?
Ho fatto karaoke soltanto una volta e sono stato piuttosto scarso. Pensavo di conoscere meglio le mie canzoni preferite. Di certo, alle feste mi trovo sempre in mezzo alla pista da ballo, preferibilmente qando non c'è nessuno in giro pronto a filmarmi e pubblicare il video online. Ho potuto vivere il mio compleanno con la giusta spensieratezza.

Com'è stato il giorno dopo la festa?
Sorprendentemente buono. Un po' come l'anno 2000, quando tutti pensavano che i computer sarebbero andati in crash. Mi sono svegliato al mattino, avevo 40 anni e mi sono accorto che tutto era come il giorno prima. Mi sono sentito sollevato.

Arrivare a 40 anni, però, spaventa un sacco di gente....
Succede all'improvviso e diciamo: “Non è possibile!”. All'improvviso mi sento molto lontano da quando avevo 20 anni. All'epoca ero un bambino. Adesso che ne ho 40 sento di dover essere più serio. Guardavo le persone di 40 anni e pensavo che fossero mega-vecchie. Adesso sono uno di loro.