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IL CASO

“Restituiscimi i 2.000 euro, altrimenti ti troverò”

L'incredibile vicenda di Johan Nikles: il numero 435 ATP ha ricevuto un messaggio minatorio dopo un match perso ad Amersfoort. Il mittente non sarebbe il “solito” scommettitore deluso, bensì un calciatore dilettante che gli ha chiesto la restituzione della somma giocata. Con tanto di minacce.

Riccardo Bisti
18 luglio 2021

I casi di minacce social ai tennisti non fanno più notizia. Decine, centinaia di giocatori ricevono messaggi di vario genere da parte di scommettitori delusi, i quali sfogano la loro rabbia con insulti e volgarità. Logica difficile da capire, ma non è un caso che la ludopatia sia considerata a tutti gli effetti una malattia. Dovessimo segnalare ogni caso di questo tipo, ogni giorno ci sarebbero una o due notizie del genere. Merita un approfondimento, tuttavia, il caso di Johan Nikles. Svizzero, 24 anni, numero 435 ATP. In questi giorni era impegnato al Challenger di Amersfoort, e ha perso negli ottavi: 6-2 6-1 contro Lukas Rosol. Sconfitta che ci poteva stare, anche se le quote dei bookmakers davano i giocatori più o meno alla pari. Dopo la partita, Nikles ha ricevuto un messaggio via Instagram da uno scommettitore arrabbiato.

Niente di inusuale, non fosse per il mittente e per il contenuto. “Grazie per aver distrutto la mia vita. Restituiscimi i miei 2.000 euro. Hai due giorni di tempo, poi verrò in Svizzera con i miei amici britannici a trovare la tua famiglia”. Una vera e propria minaccia in stile mafioso, a cui è accompagnato il codice IBAN del presunto beneficiario, il quale chiude dicendo: “Non è uno scherzo, sono serio. Quando scegli di imbrogliare devi essere pronto a una punizione”. Un'accusa, neanche troppo velata, di essersi venduto la partita. Nikles ha scelto di rendere pubblico il messaggio, senza alcuna censura. “Siamo abituati a messaggi di questo tipo, ma qui è stato raggiunto un nuovo livello di violenza – racconta Nikles – all'inizio volevo cancellarlo, ma poi ho deciso di pubblicarlo per far sapere quello che ci tocca passare”. Nikles è convinto che la persona in questione non darà concretezza alla sua minaccia, ma pensa che la possibilità di scommettere su partite di qualsiasi livello sia un grosso problema per i tennisti.

ASICS ROMA
Mi sono domandato come fare per sporgere denuncia: volessi farlo, in quale Paese? Svizzera o Repubblica Ceca? Non so proprio come si fa"
Johan Nikles

La partita tra Nikles e Rosol che ha fatto imbufalire lo scommettitore ceco

“Pensate a questo scenario: se in tribuna c'è uno scommettitore che ha perso soldi giocati su una mia partita e perde il controllo di sé, cosa succede? Ed è sufficiente una sola volta... Gli organi di governo del tennis non fanno molto per aiutarci. L'ITF ha firmato un contratto molto ricco con un sito di scommesse, ma in cambio non ci offre alcuna protezione. I giocatori sono le vittime”. L'altro aspetto scioccante di questa storia è che lo scommettitore non sembra nascondersi dietro un nickname. Intanto l'IBAN fa capire che ha il conto in Repubblica Ceca, ma basta una semplice ricerca online per scoprire che David Smolen sarebbe un calciatore. Fosse davvero lui, giocherebbe in una squadra dilettantistica di Kaplice, città non troppo distante dal confine con l'Austria.

Mi sono domandato come fare per sporgere denuncia – dice Nikles – se sì, in quale Paese lo devo fare? In Svizzera o in Repubblica Ceca? Non so proprio come si fa”. Poi fa i complimenti al giornalista di Blick che aveva scovato l'identità del calciatore. “Se riesci a parlargli, fammi sapere”. Nella sua pagina Facebook, la squadra ha recentemente annunciato l'arrivo del giocatore. “Francamente mi ha sorpreso che non si sia nascosto, di solito queste persone provano a mantenere l'anonimato”. Ripensando al match contro Rosol, lo svizzero ricorda che è stato sospeso per pioggia e durante l'interruzione aveva ricevuto un messaggio di incoraggiamento da qualcuno che aveva scommesso su di lui. “Poi ho perso, ma mi ha scritto di nuovo per dirmi che non aveva perso molti soldi e che andava bene così. È stato carino da parte sua”.

Johan Nikles ha compiuto 24 anni lo scorso marzo

Johan Nikles racconta le metodologie utilizzate dal centro tecnico di Swiss Tennis

In generale, l'assenza di regolamentazione del mondo del betting può creare problemi non solo ai tennisti, ma anche (e soprattutto) a chi scommette. Secondo Nikles, c'è chi si gioca tutto su una partita di tennis. Questa popolarità indesiderata, tuttavia, gli ha fruttato un piccolo aiuto. Appena rientrato in Svizzera, pensava di dover giocare le qualificazioni al torneo ATP di Gstaad “E non sarà facile, perché ho giocato al livello del mare mentre lì saremo a oltre 1.000 metri d'altitudine”.

Al suo arrivo, ha scoperto che gli organizzatori gli hanno riservato una wild card per il tabellone principale. Per lui sarà la seconda esperienza di questo tipo: la prima risale a cinque anni fa, sempre a Gstaad (e sempre grazie a una wild card), quando fu eliminato al primo turno da Mikhail Youzhny. Al primo turno attende un qualificato ed è già certo di intascare i 5.415 euro per chi perde al primo turno. Non crediamo che il presunto David Smolen si farà vivo per reclamare quel denaro.