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IL CASO

Il grande pasticcio del calendario ATP: Indian Wells a rischio?

Lo spostamento dell'Australian Open a febbraio obbligherà l'ATP a effettuare diversi aggiustamenti nel calendario, soprattutto nel mese di febbraio. Per ora i tornei tacciono, ma si vocifera di possibili rinvii di tre settimane rispetto al programma originario. Indian Wells sarebbe a rischio per la situazione COVID in California: decisione a metà gennaio.

Riccardo Bisti
5 dicembre 2020

E tutti gli altri? Se è vero che lo svolgimento dell'Australian Open è cruciale sotto mille aspetti, dietro tanti tornei di tennis – soprattutto i più piccoli – si nascondono mille sacrifici, impegno e una macchina organizzativa che spesso dura dodici mesi all'anno. Per questo, la comunicazione (ufficiosa) secondo cui a Melbourne si giocherà dall'8 al 21 febbraio (con il torneo di qualificazione nella prima metà di gennaio, quasi certamente in un altro Paese) ha destato viva preoccupazione in tutti i tornei che saranno colpiti dall'invasione australiana. Si tratta di ben dodici eventi, poiché il calendario originale ne prevedeva tre a settimana: Cordoba, Montpellier e Pune dall'1 febbraio, Rotterdam, Buenos Aires e New York dall'8, Rio de Janeiro, Delray Beach e Marsiglia dal 15, Acapulco, Dubai e Santiago dal 22. Secondo quanto informa l'Equipe, l'ATP sta lavorando per riorganizzare un calendario che sarà giocoforza rivoluzionato.

Per adesso siamo nel campo delle ipotesi, ma si parla di quattro ATP 250 da giocarsi nelle prime due settimane dell'anno, subito prima dell'inizio della quarantena. L'isolamento previsto a Melbourne nella seconda metà di gennaio costringerà ad avere due settimane di buco. Inevitabile, perché nessuno accetterebbe di organizzare un torneo ATP con la certezza di non avere i top-100. Al contrario, potrebbero aprirsi scenari interessanti nella prima e nella seconda settimana dell'anno. Qualcuno ha ipotizzato di giocare Doha in avvio (collocazione storica) e anticipare Dubai di un mese, magari mischiandoli con il circuito WTA, che già effettua la mini-stagione mediorientale a febbraio (è ipotizzabile che nel 2021 la anticipi).

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Il Governatore della California starebbe pensando ad alcune misure di contenimento per evitare il collasso del sistema sanitario. Indian Wells sarebbe a rischio, anche se molto dipenderà dalle limitazioni legate alla presenza del pubblico.
L'ultima edizione del BNP Paribas Open si è tenuta nel 2019. Qualcuno teme che la prossima possa slittare al 2022

È pressoché certo che la prima settimana di febbraio spazzerà via tutti i tornei originariamente programmati. Gli indiani si erano già tirati fuori, annunciando lo spostamento a data da destinarsi del torneo di Pune. Nessuna novità sulle tappe di Cordoba e Montpellier. Dalle informazioni che trapelano, Tennis Australia punta a organizzare ben quattro tornei: l'ATP Cup (o un inedito ATP 750) più un ATP 250 tra gli uomini, oltre a un WTA 500 e a un WTA 250. Allo stato attuale, è improbabile che si possa giocare al di fuori dello stato del Victoria. Per questo, c'è da credere che buona parte di questi eventi si terranno a Melbourne Park. Le ultime indiscrezioni sostengono che i tre tornei indoor europei di febbraio potrebbero salvarsi e andare in scena subito dopo Melbourne.

Andrebbe così: Montpellier dal 22 al 28 febbraio, Rotterdam dall'1 al 7 marzo e Marsiglia dall'8 al 14 marzo. Nonostante il buonsenso suggerisca altro, si vocifera che anche Doha e Dubai potrebbero infilarsi in quel periodo, con il Qatar dal 22 febbraio e gli Emirati dall'1 marzo. Sembra che anche il Sudamerica stia cercando di organizzarsi, anche se l'Equipe menziona esclusivamente Cordoba, Acapulco e Santiago del Cile. Mancano Rio de Janeiro (era uscita l'indiscrezione secondo cui IMG l'avrebbe temporaneamente spostato negli Emirati), mentre Acapulco rimarrà un semplice torneo ATP: la prova femminile è stata cancellata. Tutto abbastanza logico, non fosse che si andrebbero a occupare le date del più importante torneo ATP-WTA del calendario. Non c'è dubbio che il BNP Paribas di Indian Wells sia il principale evento del circuito, tra montepremi da record e la bellezza della location.

Nonostante il buonsenso suggerisca un anticipo a gennaio, si vocifera che il torneo di Dubai potrebbe svolgersi a inizio marzo
Storico evento di febbraio, l'Open 13 di Marsiglia potrebbe giocarsi dall'8 al 14 marzo

Le notizie non sono delle migliori: primo torneo vittima di cancellazione nel 2020, rischia di saltare anche l'anno prossimo perché la situazione dei contagi in California si è fatta preoccupante. Il sindaco di San Francisco ha detto che lo Stato sta attraversando il momento più pericoloso della pandemia, e il Governatore della California starebbe pensando ad alcune misure di contenimento per evitare il collasso del sistema sanitario. Insomma, sembra che il torneo sia a rischio anche se molto dipenderà dalle limitazioni legate alla presenza del pubblico.

Questo parametro sarà fissato dalle autorità e la decisione definitiva dovrebbe arrivare a metà gennaio. Il tabellone principale di Indian Wells dovrebbe giocarsi dall'11 al 23 marzo, con le qualificazioni a partire dal 9. Al contrario, sembra che il Miami Open (al via il 24 marzo) avrebbe una situazione più tranquilla. Ma la faccenda è in continua evoluzione. Circa una settimana fa era uscita l'indiscrezione secondo cui il calendario del 2021, almeno in merito ai primi tre mesi, sarebbe uscito a inizio dicembre. A quanto pare, i pezzi del puzzle sono ancora piuttosto in disordine.