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CIRCUITO ATP

Nadal è (ancora) Re della terra, Berrettini... d'Italia

Una grande domenica di tennis offre due importanti verdetti: nonostante età e acciacchi, Nadal è ancora l'uomo da battere sulla terra battuta. Si rifiuta di perdere contro Tsitsipas e vince a Barcellona per la 12esima volta. Berrettini rinasce alla svelta e vince il suo quarto titolo sotto gli occhi dei genitori. Il numero 1 azzurro è ancora lui.

Riccardo Bisti
26 aprile 2021

Gli appassionati più incalliti si sanno organizzare con lo streaming, ma il recente accordo tra Sky e SuperTennis è stato particolarmente prezioso. La trasmissione del torneo di Barcellona su Sky ha offerto la possibilità di un furibondo zapping tra due finali chiuse al fotofinish, entrambe belle, entrambe emozionanti. Senza questa concessione, molti si sarebbero arrabbiati per l'impossibilità di vedere una buona fetta di Nadal-Tsitsipas, match più lungo dell'anno. Quasi a voler cancellare la memoria di Djokovic-Karatsev di 24 ore prima, lo spagnolo e il greco sono rimasti in campo tredici minuti in più, per un totale di 3 ore e 38 minuti. Una partita emozionante, con una vivace altalena nel punteggio. Nadal è stato a un punto dalla vittoria nel secondo set, Tsitsipas ha avuto a sua volta un matchpoint sul 5-4 al terzo: alla fine si è imposto Rafa 6-4 6-7 7-5, prendendosi una gustosa rivincita dopo la beffa dell'Australian Open. Per lui è il 12esimo titolo al Conde Godò, torneo a cui tiene particolarmente (è tesserato proprio per il Real Club de Tenis della città catalana). Non è più lo stesso Nadal di qualche anno fa, e probabilmente non lo sarà mai più. Ma gli è rimasta la feroce voglia di vincere, mischiata alla più profonda repulsione per il concetto di sconfitta.

Tsitsipas arrivava meglio di lui, reduce dalla vittoria a Monte Carlo, nove partite e diciassette set vinti di fila. E dotato di un tennis perfetto per la terra battuta, ma con un DNA diverso, aggressivo. È stata battaglia lunga, incerta. Avrebbe potuto vincere Tsitsipas in due set (è stato avanti di un break sia nel primo che nel secondo), ma Nadal può dire altrettanto. Per questo, l'esito in tre set è stato il più giusto. Ha vinto Nadal perché è più abituato a giocare questo tipo di partite, con titoli in palio e con tanta pressione addosso. Lo ha mostrato nel matchpoint per Tsitsipas, sul 4-5 e 30-40 nel terzo set. Tanti professionisti sanno effettuare la transizione da difesa ad attacco, molti di meno ci riescono sul matchpoint a sfavore. A quel punto, le energie nervose di Tsitsipas si sono esaurite. A dire il vero, ha avuto una chance per rifugiarsi nel tie-break, ma Nadal gli ha impedito di avvicinarsi alle 4 ore di gioco. Due anni fa, lo spagnolo dovette aspettare il Foro Italico per vincere il primo titolo sul rosso, salvo poi non fallire a Parigi. È opportuno ricordarlo, specie per chi pone l'accento sulle debolezze che farebbero pensare a ipotetiche difficoltà verso il 14esimo titolo a Parigi (minore esplosività, qualche errore di troppo, profondità di palla che va e viene). Di Tsitsipas abbiamo ampiamente parlato: non sappiamo se sia già pronto per vincere uno Slam, ma non c'è dubbio che a Parigi sarà da corsa. E se aggiusta alcuni dettagli (risposta al servizio e fase difensiva col rovescio) può davvero fare paura.

ASICS ROMA
"Ha giocato per la prima volta contro il numero 1 del mondo ed è andata così. Ma la seconda dovrà vincere"
Kazbek Karatsev, 18 febbraio

Rafael Nadal ha vinto 87 titoli ATP. È gà leader assoluto sulla terra battuta, con 61 trionfi

Qualche migliaio di chilometri a est, Matteo Berrettini intascava il quarto titolo in carriera a casa di Novak Djokovic. Nonostante prestazione-monstre di Karatsev del giorno prima, Matteo sarà stato ben felice di affrontare il russo e non il numero 1 del mondo. Il primo set è stato figlio della fatica del giorno prima. Partire a handicap è dura anche per il Robocop russo, che tuttavia è rimasto a galla e ha prolungato il match al tie-break del terzo, salvo sciogliersi sul più bello. Berrettini lo ha vinto addirittura 7-0, sigillando il 6-1 3-6 7-6 finale. Successo che allontana i fantasmi dell'ultimo infortunio e lo rilancia come numero 1 d'Italia a dispetto di chi vanta maggiore pubblicità, ma che – fino a prova contraria – gli sta ancora dietro. Berrettini ha confermato grande intelligenza agonistica, adattandosi a una situazione quasi inedita per lui: giocare in difesa, rincorrere le bordate del russo in attesa del contrattacco. Lo ha fatto nel migliore dei modi, soffrendo quando c'era da soffrire e spingendo non appena c'era l'occasione.

A differenza di Djokovic, è stato aiutato da un gran servizio che lo ha tenuto alla larga dai guai. A parte il game del controbreak, nel terzo ha concesso pochissimo ed è arrivato più fresco allo sprint finale. Lui è scattato, Karatsev si è piantato. “Questo successo è per la mia famiglia, è la prima volta che mi vedono sollevare un trofeo dal vivo, anche se questo era il quarto – ha detto Berrettini – abbiamo vissuto un lungo percorso sin da quando ero ragazzino e mi hanno portato dappertutto. Credo che lo meritassero”. Questo successo vale ancora di più perché era solo il secondo torneo dopo il problema agli addominali patito in Australia. I 250 punti di Belgrado gli permettono di consolidare la decima posizione mondiale, anche se le strane norme sul congelamento dei punti invitano a guardare con più attenzione l'ATP Race. La situazione è comunque ottima, con Berrettini in undicesima posizione mentre Sinner è settimo. In altre parole, abbiamo due giocatori in piena lotta per un posto a Torino anche se ci sarà da battagliare fino all'ultima settimana. Ma sono situazioni nuove, emozionanti. E per questo bellissime.

Matteo Berrettini è undicesimo nella Race to Turin, la classifica che tiene conto dei soli punti raccolti nel 2021

Vincendo a Belgrado, Matteo Berrettini si è aggiudicato il quarto titolo ATP in carriera. Tre sono arrivati sulla terra battuta

VITTORIE ITALIANE NEL CIRCUITO ATP
1971 – Senigallia (terra) – Adriano Panatta b. Martin Mulligan (Ita) 6-3 7-5 6-1
1973 – Bournemouth (terra) – Adriano Panatta b. Ilie Nastase (Rom) 6-8 7-5 6-3 8-6
1974 – Firenze (terra) – Adriano Panatta b. Paolo Bertolucci (Ita) 6-3 6-1
1975 – Firenze (terra) – Paolo Bertolucci b. Georges Goven (Fra) 6-3 6-2
1975 – Kitzbuhel (terra) – Adriano Panatta b. Jan Kodes (Cec) 2-6 6-2 7-5 6-4
1975 – Stoccolma (indoor) – Adriano Panatta b. Jimmy Connors (Usa) 6-4 6-3
1976 – Barcellona (terra) – Paolo Bertolucci b. Jun Kuki (Sve) 6-1 3-6 6-1 7-6
1976 – Firenze (terra) – Paolo Bertolucci b. Patrick Proisy (Fra) 6-7 2-6 6-3 6-2 10-8
1976 – Nizza (terra) – Corrado Barazzutti b. Jan Kodes (Cec) 6-2 2-6 5-7 7-6 8-6
1976 – Roma (terra) – Adriano Panatta b. Guillermo Vilas (Arg) 2-6 7-6 6-2 7-6
1976 – ROLAND GARROS (terra) - Adriano Panatta b. Harold Solomon (Usa) 6-1 6-4 4-6 7-6
1976 – Bastad (terra) – Tonino Zugarelli b. Corrado Barazzutti (Ita) 4-6 7-5 6-2
1977 – Firenze (terra) – Paolo Bertolucci b. John Feaver (Gbr) 6-4 6-1 7-5
1977 – Charlotte (cemento) – Corrado Barazzutti b. Eddie Dibbs 7-6 6-0
1977 – Amburgo (terra) – Paolo Bertolucci b. Manuel Orantes (Spa) 6-3 4-6 6-2 6-3
1977 – Berlino (terra) – Paolo Bertolucci b. Jiri Hrebec (Cec) 6-4 5-7 4-6 6-2 6-4
1977 – Bastad (terra) – Corrado Barazzutti b. Balazs Taroczy (Ung) 7-6 6-7 6-2
1977 – Houston (cemento) – Adriano Panatta b. Vitas Gerulaitis (Usa) 7-6 6-7 6-1
1977 – Parigi (indoor) – Corrado Barazzutti b. Brian Gottfried (Usa) 7-6 7-6 6-7 3-6 6-4
1978 – Tokyo (cemento) – Adriano Panatta b. Pat Dupre (Usa) 6-3 6-3
1980 – Cairo (terra) – Corrado Barazzutti b. Paolo Bertolucci (Ita) 6-4 6-0
1980 – Firenze (terra) – Adriano Panatta b. Raul Ramirez (Mex) 6-2 2-6 6-4
1981 – Linz (terra) – Gianni Ocleppo b. Mark Edmonson (Aus) 7-5 6-1
1984 – Firenze (terra) – Francesco Cancellotti b. Jimmy Brown (Usa) 6-3 6-3
1984 – Palermo (terra) – Francesco Cancellotti b. Miloslav Mecir (Cec) 6-0 6-3
1985 – Bari (terra) – Claudio Panatta b. Lawson Duncan (Usa) 6-2 1-6 7-6
1986 – Bordeaux (terra) – Paolo Canè b. Kent Carlsson (Sve) 6-4 1-6 7-5
1986 – Saint Vincent (terra) – Simone Colombo b. Paul McNamee (Aus) 2-6 6-3 7-6
1987 – Bari (terra) – Claudio Pistolesi b. Francesco Cancellotti (Ita) 6-7 7-5 6-3
1988 – Firenze (terra) – Massimiliano Narducci b. Claudio Panatta (Ita) 3-6 6-1 6-4
1989 – Bastad (terra) – Paolo Canè b. Bruno Oresar (Yug) 7-6 7-6
1991 – Rotterdam (indoor) – Omar Camporese b. Ivan Lendl (Cec) 3-6 7-6 7-6
1991 – Bologna (terra) – Paolo Canè b. Jan Gunnarsson (Sve) 5-7 6-3 7-5
1991 – Brisbane (cemento) – Gianluca Pozzi b. Aaron Krickstein (Usa) 6-3 7-6
1992 – Milano (indoor) – Omar Camporese b. Goran Ivanisevic (Cro) 3-6 6-3 6-4
1992 – Scottsdale (cemento) – Stefano Pescosolido b. Brad Gilbert (Usa) 6-0 1-6 6-4
1993 – Tel Aviv (cemento) – Stefano Pescosolido b. Amos Mansdorf (Isr) 7-6 7-5
1994 – San Josè (indoor) – Renzo Furlan b. Michael Chang (Usa) 3-6 6-3 7-5
1994 – Casablanca (terra) – Renzo Furlan b. Karim Alami (Mar) 6-4 6-2
1998 – Casablanca (terra) – Andrea Gaudenzi b. Alex Calatrava (Spa) 6-4 5-7 6-4
2001 – Saint Polten (terra) – Andrea Gaudenzi b. Markus Hipfl (Aut) 6-0 7-5
2001 – Bastad (terra) – Andrea Gaudenzi b. Bohdan Ulihrach (Cec) 7-5 6-3
2002 – Milano (indoor) – Davide Sanguinetti b. Roger Federer (Sui) 7-6 4-6 6-1
2002 – Delray Beach (cemento) – Davide Sanguinetti b. Andy Roddick (Usa) 6-4 4-6 6-4
2004 – Saint Polten (terra) – Filippo Volandri b. Xavier Malisse (Bel) 6-1 6-4
2006 – Casablanca (terra) – Daniele Bracciali b. Nicolas Massu (Cil) 6-1 6-4
2006 – Palermo (terra) – Filippo Volandri b. Nicolas Lapentti (Ecu) 5-7 6-1 6-3
2011 – Eastbourne (erba) – Andreas Seppi b. Janko Tipsarevic (Ser) 7-6 3-6 5-3 (rit.)
2012 – Belgrado (terra) – Andreas Seppi b. Benoit Paire (Fra) 6-3 6-2
2012 – Mosca (indoor) – Andreas Seppi b. Thomaz Bellucci (Bra) 3-6 7-6 6-3
2013 – Stoccarda (terra) – Fabio Fognini b. Philipp Kohlschreiber (Ger) 5-7 6-4 6-4
2014 – Amburgo (terra) – Fabio Fognini b. Federico Delbonis (Arg) 4-6 7-6 6-2
2014 – Vina del Mar (terra) – Fabio Fognini b. Leonardo Mayer (Arg) 6-2 6-4
2016 – Kitzbuhel (terra) – Paolo Lorenzi b. Nikoloz Basilashvili (Geo) 6-3 6-4
2016 – Umago (terra) – Fabio Fognini b. Andrej Martin (Svk) 6-4 6-1
2017 – Gstaad (terra) – Fabio Fognini b. Yannick Hanfmann (Ger) 6-4 7-5
2018 – San Paolo (terra) – Fabio Fognini b. Nicolas Jarry (Cil) 1-6 6-1 6-4
2018 – Budapest (terra) – Marco Cecchinato b. John Millman (Aus) 7-5 6-4
2018 – Bastad (terra) – Fabio Fognini b. Richard Gasquet (Fra) 6-3 3-6 6-1
2018 – Umago (terra) – Marco Cecchinato b. Guido Pella (Arg) 6-2 7-6
2018 – Gstaad (terra) – Matteo Berrettini b. Roberto Bautista Agut (Spa) 7-6 6-4
2018 – Los Cabos (cemento) – Fabio Fognini b. Juan Martin Del Potro (Arg) 6-4 6-2
2019 – Buenos Aires (terra) – Marco Cecchinato b. Diego Schwartzman (Arg) 6-1 6-2
2019 – Monte Carlo (terra) – Fabio Fognini b. Dusan Lajovic (Srb) 6-3 6-4
2019 – Budapest (terra) – Matteo Berrettini b. Filip Krajinovic (Srb) 4-6 6-3 6-1
2019 – Stoccarda (erba) – Matteo Berrettini b. Felix Auger Aliassime (Can) 6-4 7-6
2019 – Antalya (erba) – Lorenzo Sonego b. Miomir Kecmanovic (Srb) 6-7 7-6 6-1
2020 – Sofia (indoor) – Jannik Sinner b. Vasek Pospisil (Can) 6-4 3-6 7-6
2021 - Melbourne (cemento) - Jannik Sinner b. Stefano Travaglia (Ita) 7-6 6-4
2021 – Cagliari (terra) – Lorenzo Sonego b. Laslo Djere (Srb) 2-6 7-6 6-4
2021 – Belgrado (terra) – Matteo Berrettini b. Aslan Karatsev (Rus) 6-1 3-6 7-6