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LA STORIA

La partita di tennis che cambiò un impero

Tutti sanno che Naomi Osaka è la prima giapponese ad avere guidato la classifica mondiale. Ma pochi conoscono la storia dell'imperatore Akihito, immenso appassionato del nostro sport. Fu lui ad avvicinare la famiglia imperiale al popolo, e tutto nacque con una partita di tennis. Anni dopo, avrebbe battuto George Bush.

Riccardo Bisti
22 dicembre 2020

L'imperatore Akihito ha abdicato il 30 aprile 2019. Temeva che la vecchiaia e la precarietà del suo stato di salute potessero pregiudicare i suoi ruoli istituzionali. Però è suggestivo ricordare che nel giorno della cerimonia, in cui ha passato la mano al figlio Naruhito, il Giappone aveva appena trovato una numero 1 del mondo. Una ragazza del popolo, nemmeno giapponese purosangue, viste le origini haitiane del padre di Naomi Osaka. È stata la chiusura di un processo inaugurato 60 anni prima grazie al tennis. E non poteva che essere il tennis a chiuderlo. Ma andiamo con ordine: il Giappone è la più antica monarchia del mondo, nonché l'unica in cui il sovrano viene ancora denominato imperatore. Gli orrori della Seconda Guerra Mondiale, tuttavia, hanno cambiato tutto. Fino ad allora, la figura dell'imperatore era considerata una sorta di divinità. Secondo la leggenda, la dinastia passò direttamente dalla Dea del Sole.

Tuttavia, dopo i bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki, l'allora imperatore Hirohito fu costretto a rinunciare allo status “divino” e accontentarsi di quello di “monarca istituzionale. La nuova costituzione giapponese, realizzata insieme agli americani, ha ridotto l'imperatore a figura simbolica, dai poteri esclusivamente cerimoniali. Si dice che l'attuale influenza politica dell'imperatore del Giappone sia inferiore a quella della Regina d'Inghilterra. Dopo la resa, Hirohito non fu processato dalla corte internazionale, nonostante il Giappone avesse commesso diversi crimini di guerra. Gli americani pensavano che potesse essere utile per gli sforzi per dare una nuova immagine alla monarchia, finalmente vicina al popolo. Tale compito è stato portato avanti – concretamente – dal figlio ed erede Akihito. E qui entra in scena il tennis. Il 10 aprile 1959, prendendo in sposa Michiko Shoda, fu il primo membro della famiglia imperiale a sposare una cittadina comune.

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George W. Bush ebbe un malore durante una cena e la moglie Barbara scherzò dicendo che era colpa del tennis. Insieme all'ambasciatore americano Michael Armacost, avevano incassato un severo 6-3 6-3 contro Akihito e il figlio Naruhito.
Quello tra Akihito e Michiko è stato un amore fortemente segnato dal tennis

I due si erano conosciuti due anni prima, nell'agosto 1957, su un campo da tennis a Karuizawa. Erano avversari in doppio misto: la 23enne Michiko, insieme a un ragazzo di 12 anni, batté il futuro imperatore. Colpo di fulmine. Dopo quella partita, Akihito prese a chiamare costantemente la ragazza e le fece una corte serrata a suon di partite di tennis. Nel frattempo, nel novembre del 1957, era stata approvata la sua candidatura come erede al trono. Essendo grande appassionato di tennis, il nostro sport ebbe un vero e proprio boom, diventando la seconda disciplina più popolare dopo il baseball. Inevitabilmente, il gossip (sì, esisteva già allora) prese di mira la futura sposa. Si diffuse la voce che l'Agenzia della Casa Imperiale avesse scelto un'altra moglie per Akihito, e che persino l'imperatrice Kojun fosse contraria. Niente da fare: il 10 aprile 1959 fu celebrato il matrimonio, trasmesso in diretta dalla neonata TV giapponese. L'evento fu talmente importante che vennero utilizzate le primissime telecamere in movimento, anziché quelle statiche. Fu seguito da 15 milioni di persone, in aggiunta alle 500.000 che seguirono il corteo della giovane coppia.

Il matrimonio tra Akihito e Michiko fu il simbolo del riavvicinamento tra la monarchia e il popolo, passaggio cruciale nella strada verso la democrazia. Tuttavia, sembra che l'incontro non fosse stato così spontaneo. Si narra che la Direzione della Corte Imperiale (potente organizzazione giudiziaria) avesse combinato l'incontro sul campo da tennis, sperando nel colpo di fulmine, perché il matrimonio dell'erede al trono con una ragazza comune avrebbe giovato all'immagine del Paese. E Michiko, essendo figlia di un ricco industriale, soddisfaceva determinati requisiti. Dopo il matrimonio, i coniugi continuarono ad andare contro le tradizioni. Ci sono tracce fotografiche di lei impegnata ai fornelli, o scene da coppia tradizionale che pattina mano nella mano. Inoltre hanno cresciuto personalmente i loro tre figli, a differenza di quanto accadeva in passato, quando gli eredi venivano consegnati ai cortigiani che si occupavano della loro crescita. Lo stesso Akihito era cresciuto così: ad accompagnarlo nell'infanzia ci fu un donna americana, Elizabeth Vining, che gli insegnò l'inglese e giocò a tennis con lui. Nel 1959, fu l'unica ospite straniera al matrimonio.

L'imperatore del Giappone e la moglie hanno continuato a giocare a tennis fino a un'età molto avanzata
60 anni dopo, Akihito e Michiko hanno visitato il campo da tennis che ospitò il loro primo incontro

Akihito è poi diventato imperatore nel 1989, dopo la morte del padre Hirohito. In più occasioni, ha detto che il tempo libero della famiglia si divideva tra gli strumenti musicali e il tennis. “I miei figli sono ormai più bravi di me” disse. Tuttavia, ebbe il merito di battere un altro fanatico del nostro sport: il presidente USA George W. Bush. La prima volta il 7 ottobre 1987, a Washington, nella residenza di un Bush ancora vicepresidente di Ronald Reagan. La seconda a Tokyo, nel gennaio 1992: quella sera, Bush ebbe un malore durante una cena e la moglie Barbara scherzò dicendo che era colpa del tennis. Insieme all'ambasciatore americano Michael Armacost, avevano incassato un severo 6-3 6-3 contro Akihito e il figlio Naruhito. Nel 2018, a oltre sessant'anni dal loro primo incontro, i coniugi imperiali sono tornati sul campo di Karuizawa. Non giocarono, limitandosi a osservare gli altri. “Bei tempi, quando potevo battere anche io così” sussurrò la moglie dopo aver visto un bello scambio.

L'anno dopo, Michiko è tornata al resort, ma lo scenario era completamente diverso. Lui aveva appena abdicato (primo imperatore dopo oltre 200 anni), mentre a lei era stato diagnosticato un cancro. Ma intanto il Giappone aveva finalmente prodotto la tennista più forte del mondo: si narra che Akihito fosse più sereno, nel giorno dell'addio, sapendo che Naomi Osaka aveva fatto quel che in oltre un secolo non si era mai verificato. È stato il giusto premio per un uomo che non si è limitato a dare umanità ai monarchi giapponesi, ma anche moralità. Nel 1965 fu lui a lanciare i Giochi Nazionali per Disabili, strumento per fornire loro maggiori opportunità di integrazione. Insieme alla moglie, ha spesso visitato scuole per bambini disabili e – nell'occasione – si inginocchiavano davanti a loro. Nessun membro della famiglia imperiale lo aveva mai fatto.