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MIAMI OPEN

ItalSinner!

Si allarga sempre di più la forbice tra Jannik Sinner e gli altri italiani. Nella classifica del 2023 c'è un distacco notevole, ma l'altoatesino guarda soprattutto a se stesso: contro Dimitrov ha dato un'importante dimostrazione di forza. È atteso da Rublev, ed è favorito per un posto in semifinale. 

Riccardo Bisti
27 marzo 2023

Magari Lorenzo Sonego e Martina Trevisan infileranno un grande risultato al Miami Open, prendendosi riflettori e copertine. Ma i numeri dei primi tre mesi dell'anno sono chiari: nell'aria rarefatta del tennis di vertice c'è un solo italiano. Vincendo la quattordicesima delle ultime sedici partite, Jannik Sinner ha centrato gli ottavi all'Hard Rock Stadium e si conferma uno dei giocatori del momento. Si è provata una bella sensazione, assistendo al suo match contro Grigor Dimitrov (uno che è stato numero 3 del mondo e ha vinto il Masters): grazie a una velocità di crociera ben superiore, Jannik ha costantemente dato l'impressione di essere più forte. Non ha mai trasmesso l'idea – non di poter perdere – ma nemmeno di rischiare, neanche quando il bulgaro ha prodotto il massimo sforzo nella prima parte del secondo set, quando gli ha strappato il servizio in due occasioni. Entrambe le volte, Sinner gli ha impedito di scappare via centrando il controbreak. Come a dirgli: Ok, adesso facciamo sul serio. Come a giocare al gatto col topo.

Si può sintetizzare così il 6-3 6-4 che apre la strada all'ottavo contro Andrey Rublev, un match che può già avere una qualche importanza nella Race to Turin. Forte della sua esperienza, Dimitrov ha provato a mettere in difficoltà Sinner con il frequente utilizzo dello slice, ma l'azzurro (sia pure senza numeri eccezionali) era troppo più potente di lui, costringendolo spesso sulla difensiva. Magari i punti più belli li ha vinti Dimitrov (su tutti un imperiale rovescio lungolinea nel quinto game del secondo set, al termine di uno scambio giocato costantemente in difesa), ma le partite non si vincono con gli highlights. Ancora una volta, a fare la differenza è stato il servizio. Sinner ha un po' faticato con il suo, ma ha banchettato nei turni di battuta di Dimitrov. Si è procurato undici palle break e ne ha trasformate cinque, mettendogli costantemente pressione. Un dato su tutti: Dimitrov ha raccolto il 27% di punti con la seconda (7 su 26). Ogni volta che non gli entrava la prima, era quasi rassegnato a predere il punto. L'ansia di doverla tenere in campo non lo ha aiutato, visto che ha chiuso con un modesto 55%.

La classifica stagionale vede Sinner al numero 7, mentre per trovare gli altri italiani bisogna scendere parecchio: Matteo Berrettini è al numero 44, Lorenzo Sonego è 72esimo mentre Lorenzo Musetti è addirittura in 117esima posizione.
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Il punto più bello l'ha giocato Dimitrov, ma quelli più importanti li ha intascati Jannik Sinner

Numeri insufficienti per un giocatore che doveva mettere insieme tanti (troppi?) pezzi del suo puzzle tennistico per vincere, mentre a Sinner è stato sufficiente giocare un match normale per portare a casa il diciottesimo successo su ventidue partite giocare nel 2023. E poi Miami è un torneo amico, visto che due anni fa ci ha giocato la sua unica finale Masters 1000. Ma era un'edizione inquinata dal Covid, senza che fosse utilizzato il maxi-centrale allestito sull'Hard Rock Stadium. Stavolta ci si gioca, e per Jannik è una fonte di motivazione in più. “Era la prima volta che giocavo di sera, non mi ci ero neanche allenato – ha detto – posso essere soddisfatto del mio rendimento in risposta, soprattutto sulla seconda del mio avversario, quando ho cercato di essere aggressivo. Lui è intelligente e talentuoso, quindi sono molto felice di come ho giocato”. Gli hanno poi fatto presente che ha giocato un serve and volley in un momento importante. “Stiamo lavorando parecchio su questo aspetto, stavolta ne ho giocato uno, magari nella prossima partita saranno due”.

Come detto, ad attenderlo negli ottavi c'è Andrey Rublev. Reduce da un'esibizione a Città del Messico contro Daniil Medvedev, sta avendo un buon impatto su questo torneo: dopo aver battuto JJ Wolf, ha impiegato 58 minuti per superare Miomir Kecmanovic. Anche il russo va a caccia del primo titolo Masters 1000: fino a oggi ha giocato due finali, entrambe nel 2021 (Monte Carlo e Cincinnati). Sarà il quinto scontro diretto tra i due: il bilancio dice 2-2, ma entrambe le vittorie di Rublev sono arrivate per ritiro di Sinner, quando la parte atletica era ancora un problema. Oggi non è più cosi, e si vede a occhio nudo. Sul suo fisico magro e asciutto inizia a vedersi qualche muscolo, segno tangibile di un lavoro a 360 gradi per diventare il giocatore che desidera. ItalSinner, abbiamo titolato: non è soltanto un gioco di parole che evoca la famosa acciaieria dismessa trent'anni fa, ma serve a evidenziare il distacco sempre più grande tra Jannik e gli altri italiani.

Sinner tornerà in campo martedì contro Andrey Rublev

Jannik Sinner vanta un bilancio di 10 vittorie e 2 sconfitte al Miami Open

La classifica stagionale lo vede (per ora) al numero 7, mentre per trovare gli altri italiani bisogna scendere parecchio: Matteo Berrettini è al numero 44 (e deve la maggior parte dei suoi punti a un paio di vittorie nella semi-esibizione della United Cup), Lorenzo Sonego è 72esimo mentre Lorenzo Musetti è addirittura in 117esima posizione, con appena due punti in più del suo ex compagno junior Giulio Zeppieri (a cui basterà passare un turno al Challenger di San Remo per superarlo). Il bello del tennis è che c'è sempre una nuova chance, una possibilità di riscatto che può smentire quanto accaduto fino al giorno prima, ma la tendenza è chiara: lo scorso anno si pensava che l'Italia avesse i suoi Big Three (Berrettini, Sinner e Musetti) con un Sonego un filo distante.

I primi verdetti del 2023 indicano uno scatto in avanti di Sinner, sempre più leader azzurro e incapace di perdere contro i giocatori che gli stanno dietro in classifica. Quest'anno, per esempio, ha vinto tutti i match (13) contro avversari non compresi tra i top-50 ATP. Per trovare una sconfitta di questo tenore bisogna andare fino a Parigi-Bercy, quando – esausto dopo un 2022 molto complicato – si arrese a Marc Andrea Huesler. Sono numeri, ma adesso è tempo di centrare un grande risultato a Miami. Dovesse battere Rublev, nei quarti avrebbe un outsider. Nella notte di Miami, infatti, Botic Van de Zandschulp ha eliminato un Casper Ruud che proprio non riesce a vincere due partita di fila. L'olandese se la vedrà con Emil Ruusuvuori. La sensazione è che Jannik sia favorito per un posto in semifinale, magari contro Carlos Alcaraz, immediata rivincita sopo Indian Wells. È sempre più ItalSinner.