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INDIAN WELLS

Soffia forte il vento di Jannik Sinner

Uno spettacolare Jannik Sinner gestisce meglio le folate del deserto e detronizza Taylor Fritz, centrando una storica semifinale a Indian Wells. Alla qualità tennistica si accompagnano un fisico sempre più solido e una mente di ghiaccio. E adesso super-sfida contro Carlos Alcaraz. 

Riccardo Bisti
17 marzo 2023

C'è una qualità che rende speciale Jannik Sinner: prende a muso duro le difficoltà si ingegna (anzi, si intestardisce) per trovare una soluzione. In tanti avevano sottolineato – noi per primi – la difficoltà di battere i top-5 ATP. Bene, con lo spettacolare successo contro Taylor Fritz nei quarti di Indian Wells, l'altoatesino ha vinto tre delle ultime sei partite contro i più forti. Il dato fa capire che la ruota sta girando, ma c'è molto di più nel 6-4 4-6 6-4 che regala all'Italia un piazzamento inedito al BNP Paribas Open. Jannik non si è accontentato dei quarti, ma ha fatto un passo in più vincendo una partita difficile sul piano ambientale e atmosferico. Il legame di Fritz con l'Indian Wells Tennis Garden era noto, così come le nove vittorie consecutive. Ma l'azzurro sa che queste cose non scendono in campo, e nelle due ore e diciassette minuti dello Stadium 1 ha gestito meglio del suo avversario il fattore vento. “Che ha fatto la differenza – ha ammesso Fritz – quando lui aveva il vento a favore gestiva meglio di me la situazione. Da quella parte potevi essere più aggressivo, ma era anche più facile sbagliare. Per vincere il punto dovevo fare affidamento ai suoi errori, nei game in cui mi ha brekkato nel terzo set non ho potuto fare molto”.

La chiave è stata questa: Sinner si è adattato meglio di lui, prendendo a muso duro le problematiche e risolvendole meglio. “Peccato aver perso il game sul 4-4, perché per Jannik non sarebbe stato facile servire sul 4-5 – ha esalato Fritz, salvo poi ammettere che... – lui è stato il giocatore migliore, ha fronteggiato varie situazioni meglio di me. Ha meritato di vincere, quando perdi contro chi è stato più bravo hai meno rimpianti”. Parole sagge di un giocatore che rimarrà tra i top-10 nonostante una cambiale di 820 punti in scadenza lunedì prossimo. Un ranking che potrebbe portare Sinner al numero 6 se dovesse vincere il torneo, anche se i prossimi ostacoli sono piccole montagne, a partire da Carlos Alcaraz in una semifinale pop-corn. Ci saranno 48 ore per pensarci: adesso è giusto celebrare una partita quasi perfetta, in cui Jannik ha fatto la voce grossa sin dal primo game, in cui ha brekkato l'americano e ha mantenuto il vantaggio fino al 6-4, peraltro annullando una palla del controbreak nel game successivo. Nel secondo, Fritz ha aggiustato il mirino e ha scippato il servizio a Sinner nell'ultimo game.

Alcaraz: “Jannik ti spinge al limite”

Nella notte tra sabato e domenica, l'avversario di Sinner sarà Carlos Alcaraz. Nell'ultimo quarto di finale, lo spagnolo ha rifilato un doppio 6-4 a Felix Auger-Aliassime, battendolo per la prima volta dopo tre sconfitte. Hanno chiesto allo spagnolo quanto gli piaccia giocare contro Sinner: “Molto. Adoro giocare partite difficili, equilibrate e di alta qualità. Jannik è un grande tennista, uno splendido colpitore. Amo ogni partita contro di lui perché devo essere concentrato su ogni singolo colpo. Lui porta l'avversario al limite, e non è facile restare concentrati mentalmente e fisicamente per tutta la partita. Amo giocare contro di lui perchè mi spinge al limite”. Gli hanno poi domandato chi sia il più veloce tra i due. “Come corsa sul campo, direi il sottoscritto. Lui tira più forte, i suoi colpi sono più pesanti... ma come rapidità prenderei me”. E giù una risata un po' contagiosa, un po' imbarazzata. 

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La splendida vittoria di Jannik Sinner contro Taylor Fritz, nei quarti di Indian Wells

Il terzo è stato un capolavoro tecnico e mentale del nostro: lo scambio di break in arrivo poteva essere dannoso, ma lui non ha fatto una piega e ha avuto la bravura di schivare la situazione vissuta nel secondo, ovvero servire sul 4-5. Sfruttando il vento a favore, ha tolto il servizio a Fritz per la terza volta e poi ha passeggiato nell'ultimo game. “A un certo punto ho cambiato posizione in risposta, spostandomi in avanti soprattutto dal lato destro – dice Sinner – non leggevo bene il suo lancio di palla, allora ho cercato di rispondere da più vicino per dargli meno tempo”. Si è sviluppato così un successo che – si spera – non sarà troppo ricordato nella sua carriera, ma che ha un peso specifico enorme. È uno step, un passaggio cruciale di un percorso che dovrebbe portarlo a vincere partite che fino all'anno scorso perdeva, magari sul filo di lana. Per carità, Fritz non è Djokovic, Nadal, Alcaraz, Medvedev e nemmeno il miglior Tsitsipas, ma viene subito dopo. E poi batterlo a Indian Wells è ancora più complicato.

Jannik lo ha fatto e non si è lasciato andare a chissà quale esultanza. Giusto qualche pugnetto e un sorriso. Vincere queste partite non è un punto d'arrivo, ma una tappa di passaggio necessaria, bella, ma nulla di più. Rischiando di cadere nei luoghi comuni, crediamo che possa ringraziare – almeno in parte – la sua provenienza altoatesina. Un cuore di ghiaccio che gli permette di restare glaciale quando il braccio potrebbe tremare. Fa quasi paura, la sua espressione impassibile. A questa si aggiunge una condizione fisica sempre migliore. “Devo ancora migliorare, ma mi trovo in una posizione diversa rispetto all'anno scorso – racconta – inoltre adesso conosco meglio il mio corpo, so come e quanto devo allenarmi, sia in campo che in palestra. I tanti acciacchi dell'anno scorso ci hanno permesso di intervenire. E sto meglio anche mentalmente. Credo proprio che tra 2-3 anni sarò in una condizione fisica ancora migliore”.

Jannik Sinner ha vinto 16 partite su 19 nel 2023. In carriera, il bilancio racconta di 142 vittorie e 62 sconfitte

La sconfitta contro Carlos Alcaraz nei quarti dello Us Open fu dura da digerire: oggi Jannik ha la possibilità di prendersi la rivincita

L'ultima frase suona come una minaccia per gli avversari, ma è un dolce suono nelle orecchie dei suoi sostenitori. E sono tanti, a giudicare dal fermento che ha accompagnato la notte dei social media tennistici. Previsto per le 23, il match è iniziato con un'ora di ritardo per il protrarsi dei match femminili (Rybakina-Muchova e Swiatek-Rybakina), ma in tanti hanno fatto le ore piccole per sostenere a distanza Jannik, nel Masters 1000 che si gioca più lontano dall'Italia, battendo Shanghai di qualche centinaio di chilometri. Tra le tante buone notizie c'è anche la sensazione che Jannik possa ancora migliorare, più o meno sotto ogni aspetto. In fondo ha 21 anni e mezzo e sarebbe grave aver già ultimato il percorso di crescita. Hanno chiesto a Fritz in cosa sia migliorato rispetto al precedente del 2021, e non ha avuto dubbi. “Il servizio. Per il resto i suoi colpi da fondocampo sono sempre stati molto buoni. Per me non è stata una sorpresa perché ci siamo allenati qualche volta. L'unica cosa su cui aveva davvero bisogno di migliorare era il servizio, e mi pare che lo abbia fatto”.

L'americano ha poi raccontato un aneddoto: a inizio anno, l'ATP aveva chiesto a diversi giocatori chi avrebbe avuto una splendida stagione. Lui non aveva avuto dubbi nell'indicare Sinner: sta avendo ragione, e poco importa che la semifinale garantisca soltanto il numero 11 ATP a Sinner. Dovesse battere Alcaraz salirebbe al numero 9 (eguagliando il best ranking), mentre un successo lo spedirebbe al già citato sesto posto, oltre a una spettacolare terza posizione nell'ATP Race alle spalle di Djokovic e Medvedev. Tutto bellissimo, ma è ancora più soddisfacente che non ci sia nulla da celebrare. Jannik vuole di più, a partire dalla rivincita contro Carlos Alcaraz. Ci sono indizi gravi, precisi e concordanti che la loro possa essere la principale rivalità dei prossimi anni. Per adesso il bilancio dice 3-2 Alcaraz, e poi c'è quel match allo Us Open che fa ancora parecchio male. Indian Wells non è New York, ma sarebbe un ottimo modo per lenire il ricordo. Gli Slam arriveranno.

MASTERS 1000 INDIAN WELLS – Quarti di Finale
Carlos Alcaraz (SPA) b. Felix Auger-Aliassime (CAN) 6-4 6-4
Jannik Sinner (ITA) b. Taylor Fritz (USA) 6-4 4-6 6-4
Daniil Medvedev (RUS) b. Alejandro Davidovich-Fokina (SPA) 6-3 7-5
Frances Tiafoe (USA) b. Cameron Norrie (GBR) 6-2 6-4