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AUSTRALIAN OPEN

I talent di Eurosport "giocano" Sinner-Djokovic

Sinner è chiamato all’impresa: battere Djokovic nel suo regno. Abbiamo provato a "giocare" il match con il contributo delle voci di Eurosport:  Paolo Canè, Jacopo Lo Monaco e Fabio Colangelo. Quale sarà la chiave dell’incontro?

Alessio Fabrizi
25 gennaio 2024

Una cosa è sicura: darò tutto quello che ho. Controllerò quello che posso controllare: la mia testa, il mio atteggiamento e lottare su ogni palla. Crederci. Sono queste le partite per le quali mi alleno e che mi fanno capire a che punto sono”. A Sinner non mancano di certo la personalità e l'etica del lavoro. Lui che vive per testare e capire il suo livello, domani affronterà uno degli ‘Everest’ del tennis: battere Djokovic sulla Rod Laver Arena in semifinale. Sì perché la storia parla chiaro, Nole quando supera i quarti in Australia non perde mai. Non solo, in questa fase del torneo, nelle ultime 4 occasioni, non ha mai lasciato un set per strada. L’ ultimo a vincere un parziale contro di lui in ‘semi’ è stato Federer nel 2016.

Ma Sinner sa come si fa e ha avuto la meglio in due degli ultimi tre precedenti (2-4 nel computo totale) e in questo Australian Open è l’unico tennista a non aver perso un set. L’azzurro è apparso in forma e soprattutto lucido e cinico nei momenti importanti: 26 palle break su 28 annullate nel torneo lo confermano. Il servizio sarà un aspetto fondamentale della partita: nelle due recenti vittorie con il campione serbo ha sempre ottenuto più del 70% dei punti con la prima in campo; dato che cala al 57,1% nella finale delle ATP Finals 2023. Questi aspetti, oltre ad un’eccellente tenuta fisica, saranno fondamentali se Sinner vorrà centrare un’autentica impresa. Per quanto riguarda le possibili chiavi del match e un pronostico, hanno espresso il loro parere i talent di Eurosport: Paolo Canè, Jacopo Lo Monaco e Fabio Colangelo.

LA TATTICA

Paolo Canè: “A livello tattico sa come giocare, si vede che soffre di meno, sta bene in campo. Quando gioca i punti è meno nervoso rispetto a prima, tatticamente anche se sbaglia delle palle per fretta, è sempre molto tranquillo. Serve bene ed è maturato, sono gli avversari che hanno paura di lui. Carica la prima, gioca sempre spingendo molto, è maturo e fa male”. 

Fabio Colangelo: “Sinner non potrà giocare una partita come quella giocata nel girone (delle ATP Finals) perché non riesce a durare così tanto, se va avanti due set a uno ne deve sempre vincere un altro. Non potrà andare a tutta e capire i momenti in cui dovrà spingere o rifiatare. Dal punto di vista tattico l’idea di giocare verso il centro per poi spingere e fare male sulla palla giusta rimane corretta in linea generale, dipende anche da quello che ti concede Djokovic. Prenderà le giuste contromisure come in finale a Torino: ha spinto di più, tirato più forte, ritmo più alto, con la tattica solita non era scontata la vittoria. Con Sinner potrebbe non bastare quello che ha fatto con Fritz”. 

Jacopo Lo Monaco: “Nello scambio non deve stare troppo sulle diagonali ma cambiare in lungolinea quando ne ha la possibilità e muovere Djokovic. Sul piano della resistenza, se nello scambio faticano allo stesso modo, alla lunga dovrebbe avere meglio (Sinner).

Premiazione delle ATP Finals 2023

Gli highlights dell'ultimo confronto Slam tra Sinner e Djokovic. Vinse il serbo in tre set

L’INCOGNITA 3 SET SU 5

Paolo Canè: “Sinner mi ha sorpreso ancora una volta. C’era il punto interrogativo dei tre set su cinque che poteva anche accusare con la distanza, il caldo, le temperature molto alte in Australia e l’intensità dei tre set su cinque. Fino a questo momento è stato l’unico a non aver perso neanche un set. Match lungo? Bisogna vedere. Djokovic è l’unico che quando ha un minimo di down, o esce dalla partita, nel giro di pochi game quando rientra gioca meglio di prima. Djokovic è micidiale: quando passa quel momento lì che può essere qualche game o  un set poi torna a giocare bene come all’inizio. Non so come faccia, è inspiegabile. Sinner è al top, una cosa importante può essere la distanza dei tre set su cinque”. 

Jacopo Lo Monaco: “Sono curioso di vedere quanto l’ultima partita (Coppa Davis) un pochino sia entrata nella testa di Djokovic perché non è abituato a perdere con il match point, a maggior ragione una partita così importante. Un pochino lo destabilizza e allo stesso tempo dovrebbe dare fiducia a Sinner perché si è tirato fuori da una situazione del genere e qualsiasi cosa gli succeda domani, questo può dargli forza e non abbattersi. Se Djokovic su 10 semifinali in Australia ne ha vinte 10, 4 volte ha incontrato Federer che in 4 volte ha raccolto un set, un motivo ci sarà. Battere Djokovic su quel campo, a questo punto del torneo, forse è la cosa più difficile che esista in questo momento nel mondo del tennis. C’è sempre l’incognita tre set su cinque, perché batterlo due set su 3 è un conto”. 

Fabio Colangelo: “La partita è complicatissima, ci ha vinto in 2 delle ultime 3 giocate in partite importanti però Djokovic 3 su 5 è un problema in più, a maggior ragione a Melbourne. Tutte le statistiche che ha Djokovic su questo campo non possono essere trascurate solo perché Sinner sta giocando benissimo. La gestione del 3 su 5 Djokovic la conosce molto meglio”.

«Battere Djokovic su quel campo, a questo punto del torneo, forse è la cosa più difficile che esista in questo momento nel mondo del tennis.» Jacopo Lo Monaco

IL RENDIMENTO AL SERVIZIO 

Fabio Colangelo: “Il rendimento al servizio deve essere di altissimo livello: non può prescindere da ottime percentuali anche perché abbreviano gli scambi. Anche se dovesse fare una super partita da fondo, se trae pochi punti diretti dal servizio non sarebbe sufficiente. Due punti chiave: servizio e non aver fretta nello scambio, sapere che ha il livello di poter scambiare con Djokovic e accelerare al momento giusto. Sinner con Khachanov e Rublev non ha giocato il suo miglior tennis ma ha vinto 3 set a zero ed è un buon segno, c’è margine. Giocare meglio ma soprattutto il rendimento al servizio. Momentaneamente non è più forte di Djokovic in Australia tre set su cinque e dovrà essere aiutato dal servizio ”. 

Jacopo Lo Monaco:  “Parte tutto da come serve, deve servire da come sta facendo da dopo lo Us Open in avanti. Essere incisivo con la seconda, variarla e non farsi aggredire dalla seconda di Djokovic. Quando è sotto in un game sul suo servizio, 15-30 o 30-30 o sul punto che chiude un game, tante volte ne è uscito con un servizio vincente o con un ace. Quella è la chiave perché diventa frustrante per l’avversario, già Sinner non è che conceda tanto al servizio, se poi le poche volte che ti concede non ti fa giocare il punto, diventa difficile ”.

IL PRONOSTICO

Paolo Canè: “Con Djokovic è un bell’esame, è il giocatore che ha giocato meglio di tutti negli ultimi dieci anni e che lo ha vinto più volte. A mio parere non è favorito ma è avvantaggiato in percentuale Djokovic per esperienza e per i trascorsi, spero che Sinner mi smentisca “. 

Fabio Colangelo: “Djokovic in 4 o 5 set. Credo che Sinner non sia ancora pronto per battere Djokovic in semifinale o in finale a Melbourne. Nei turni precedenti è più battibile, negli Slam serve ancora qualcosa in più per batterlo”. 

Jacopo Lo Monaco: “ La quota ti invoglia un pochino a giocare Sinner. Un suo successo infatti vale 2,75. Mi attendo comunque un match equilibrato: non vedo una partita che finisce in 3 set. Potrebbe anche andare al quinto”.

La stretta di mano dopo l'ultimo precedente (storico) per i colori azzurri.