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AUSTRALIAN OPEN

Djokovic-Sinner, capitolo 7. La resa dei conti

La semifinale dell’Australian Open riproporrà la sfida che ha caratterizzato il finale della scorsa stagione con tre partite nell’arco di due settimane. L’azzurro non ha ancora perso un set in tutto il torneo, mentre Nole ha sempre vinto a Melbourne quando ha superato i quarti di finale. Chi conquisterà il settimo atto di questa rivalità sempre più entusiasmante?

Antonio Sepe
25 gennaio 2024

Sarà la Rod Laver Arena di Melbourne Park il teatro del settimo atto della rivalità tra Novak Djokovic e Jannik Sinner, che si è infiammata nel finale del 2023 e sembra destinata ad essere una costante di questa stagione. Nella semifinale dell’Happy Slam, si affrontano infatti la prima e la quarta testa di serie nonché due degli attuali quattro giocatori migliori al mondo, determinati a monopolizzare anche questo 2024.

Si riparte ovviamente dai 3 confronti in 12 giorni dello scorso anno, quando Sinner batté Djokovic nel round robin alle Atp Finals di Torino per poi arrendersi in finale. Poco male visto che riuscì a prendersi la rivincita quasi subito con una storica vittoria in semifinale di Coppa Davis, che di fatto consegnò l’Insalatiera all’Italia, poi vittoriosa in finale contro l’Australia. Si tratta però di una sfida inedita, innanzitutto perché i sopracitati tre confronti si sono disputati sul veloce indoor, e poi ovviamente perché si giocherà al meglio dei cinque set. In passato, Nole e Jannik si sono già affrontati a livello Slam, ma mai sul cemento. Il match di Melbourne si prospetta dunque avvincente e difficile da prevedere, anche se il cammino dei rispettivi giocatori in questo torneo ha già dato indicazioni su cosa aspettarsi.

Capitolo 1: la conoscenza

2021, Masters 1000 Monte-Carlo (terra rossa). R32, Novak Djokovic b. Jannik Sinner 64 62

È l’aprile del 2021 quando un giovane Jannik in rampa di lancio si trova al cospetto di Djokovic, neanche a dirlo numero uno al mondo. Sinner ha vinto il titolo di Melbourne 1 ad inizio stagione ed è reduce dalla finale del Masters 1000 di Miami persa contro Hurkacz, che gli ha però permesso di portarsi a ridosso della top 20. Djokovic ha invece vinto l'Australian Open per poi saltare il Sunshine Double oltreoceano. Per il serbo si tratta dunque dell’esordio stagionale su terra battuta, ma anche del primo match dopo oltre due mesi di stop. Poco male visto che Jannik non riesce a dargli filo da torcere e la sfida si rivela a senso unico: Djokovic prevale comodamente in poco più di un’ora e mezza, ma cederà a Evans al turno seguente.


4-2

Novak Djokovic conduce 4-2 nei precedenti contro Jannik Sinner ma ha perso due degli ultimi tre. Il serbo è tuttavia imbattuto a livello Slam.


Capitolo 2: l’illusione

2022, Wimbledon (erba). QF, Novak Djokovic b. Jannik Sinner 57 26 63 62 62

In poco più di 12 mesi Sinner ha fatto in tempo ad entrare e uscire dalla top 10. La sua prima metà del 2022 non è stata però troppo entusiasmante: diversi quarti di finale – anche in tornei importanti come l’Australian Open – ma tanti, troppi ritiri. Neppure Djokovic se la passa troppo bene visto che ha dovuto saltare tanti tornei per via del mancato vaccino ed ha faticato al rientro, vincendo il solo torneo di Roma. Negli Slam però sa esaltarsi e, nonostante il torneo non assegni punti, per lui non fa differenza.

Ai quarti tuttavia il serbo se la vede brutta perché Sinner, reduce da un convincente successo ai danni di Alcaraz, gli strappa i primi due set giocando in maniera molto convincente. Nonostante il vantaggio, l’azzurro non andrà mai vicino alla vittoria. Nole, come raccontato poi in conferenza stampa, torna negli spogliatoi incitandosi a rimanere positivo e al rientro in campo sale in cattedra, dominando i tre seguenti set. Si tratta comunque di un primo avvertimento: quando Djokovic non esprime il suo miglior tennis, Sinner non resta a guardare.

Capitolo 3: la consapevolezza

2023, Wimbledon (erba). SF, Novak Djokovic b. Jannik Sinner 63 64 76(4)

Prima semifinale Slam in carriera per Sinner, che nonostante le deludenti prestazioni delle settimane precedenti riesce a fare il suo sui prati di Church Road, approfittando di un tabellone favorevole per raggiungere il penultimo atto del torneo. Dall’altra parte della rete c’è però un 7 volte campione di Wimbledon, in corsa per il Grande Slam (bilancio di 19 vittorie e 0 sconfitte fino a quel momento).

Sinner fa la sua partita e dà del filo da torcere al serbo, specialmente nel terzo parziale quando ha anche due set point sul 5-4. A vincere, ancora una volta, è tuttavia Djokovic, che pochi giorni dopo verrà sconfitto in finale da Alcaraz. Paradossalmente, Sinner ha avuto più possibilità in questa sfida rispetto a quella dello anno precedente, quando dopo i primi due set di fatto uscì dal campo. Il gap tra i due è piuttosto sottile, ma – specialmente nel 3 su 5 – Djokovic dimostra di avere ancora qualcosa in più.

Capitolo 4: la prima volta

2023, Nitto ATP Finals (cemento indoor). RR, Jannik Sinner b. Novak Djokovic 75 67(5) 76(2)

La stagione si appresta a volgere al termine e Sinner è uno dei giocatori più in forma del momento. Ha vinto il Masters 1000 in Canada, ha portato a casa gli Atp 500 di Pechino e Vienna battendo in finale Medvedev (e in Cina anche Alcaraz in semifinale) ed ha esordito davanti al pubblico di Torino – che fa un tifo sfegatato – con una convincente vittoria ai danni di Tsitsipas.

Contro Djokovic però non ha mai vinto e il serbo fa leva anche su questo, vincendo il tie-break del secondo set dopo aver perso il primo parziale per 7-5, e non disunendosi neppure nella frazione decisiva quando va sotto di un break, recuperandolo immediatamente. Ma la serata del Pala AlpiTour non è come le altre e Sinner riesce a spuntarla al tie-break per 7 punti a 2, mandando in visibilio un intero paese. Superato anche l’ultimo ostacolo Djokovic, che non sembrava in alcun modo poter scavalcare. Ormai non ci sono più dubbi: ormai anche Sinner è un big.

Capitolo 5: la rivincita

2023, Nitto ATP Finals (cemento indoor). F, Novak Djokovic b. Jannik Sinner 63 63

Cinque giorni dopo il match di round robin, Sinner e Djokovic si ritrovano in finale ma stavolta è tutto diverso. L’azzurro ha infatti avuto l’opportunità di eliminare Nole ma ha ha sconfitto in tre set Holger Rune, evitando il biscotto e qualificando di conseguenza anche il serbo. E si sa che, quando si fa sul serio, Djokovic non resta a guardare.

Dopo una prova maiuscola in semifinale contro Alcaraz, Novak ribadisce di essere il più forte del mondo anche in finale e liquida Sinner con un periodico 6-3, prendendosi la rivincita. Per lui si tratta del settimo titolo di Maestro della carriera, nonché del secondo di fila a Torino. 

Capitolo 6: l’apoteosi

2023, Davis Cup Finals (cemento indoor). SF, Jannik Sinner b. Novak Djokovic 62 26 75

Non passa neppure una settimana che i due tornano in campo uno contro l’altro a Malaga, in semifinale di Coppa Davis. Sia l’Italia che la Serbia hanno rispettato il pronostico (rispettivamente contro Olanda e Gran Bretagna) e si affrontano in quella che si configura come una finale anticipata.

Sinner parte alla grande e domina il primo set per 6-2, ma Nole gli restituisce il favore e, con il medesimo punteggio, ristabilisce la parità, trascinando la sfida al terzo. Djokovic non solo ha l’inerzia dalla sua parte ma è anche padrone assoluto del campo: tiene con una facilità disarmante i propri turni di servizio (appena 3 punti persi in 5 games) e mette costantemente sotto pressione Sinner, il quale riesce però in qualche modo a tenere la battuta e restare in scia.

Il momento della verità sembra essere il decimo gioco, quando Djokovic si procura tre match point consecutivi e già pregusta il ritorno dell’insalatiera a Belgrado. In tutta la sua lunga carriera Nole non ha mai sprecato tre palle match di fila; Sinner invece riesce nell’impresa e non solo glieli annulla, ma inanella un parziale di 13 punti a 3 con cui vince il set per 7-5, il match e, il giorno dopo, la Coppa Davis con l’Italia.

Capitolo 7: il presente

A due mesi e un giorno dal loro confronto in terra spagnola, Novak Djokovic e Jannik Sinner sono pronti a dar vita ad una nuova sfida. La posta in palio? Altissima: la finale dell’Australian Open. Favorito il serbo, che ha vinto questo torneo 10 volte e negli Slam sembra (anche all’età di 36 anni) avere una marcia in più rispetto a tutti gli altri. Inoltre, Djokovic non ha mai perso un match in tutte e 10 le occasioni in cui ha superato i quarti di finale a Melbourne.

C’è da dire però che arriva meglio Sinner: se il serbo ha faticato in più occasioni (parecchio ai primi turni e un po’ anche contro Fritz, complice il caldo), mentre il cammino dell’azzurro è stato netto. Zero set persi e pochissimi momenti di vera difficoltà (il principale l’1-5 nel tie-break del secondo contro Rublev). Battere Djokovic in semifinale a Melbourne è indubbiamente una delle imprese più difficili del tennis contemporaneo, ma se c’è un giocatore che sembra in grado di potercela fare quello è Sinner. Sveglia puntata dunque alle 4:30 del mattino: a Melbourne si può fare la storia.