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ROLAND GARROS

“È la più forte di tutte. È il Mozart del tennis”

Per proseguire nel suo sogno, Martina Trevisan dovrà battere la rampante Iga Swiatek. Secondo alcuni, la polacca è la favorita del torneo. La vittoria contro Simona Halep ha scatenato una sorta di isteria collettiva in Polonia, coinvolgendo addirittura il Primo Ministro. Per l'azzurra è davvero un ostacolo invalicabile?

Riccardo Bisti
6 ottobre 2020

Rivoluzionare tutto in dodici mesi. Iga Swiatek possiede un talento enorme, ma il 6-1 6-0 incassato lo scorso anno contro Simona Halep pesava come un macigno. Nella domenica di mezzo del Roland Garros, invece, la 19enne polacca ha rovesciato l'esito: 6-1 6-2, con una facilità sorprendente. Ha preso in mano il gioco sin dal primo punto e ha affogato le trame della Halep, incapace di trovare soluzioni. Eppure ci ha provato in tutti i modi. Traduzione: non ha giocato male. Semplicemente, la Swiatek è stata troppo forte. Sembra di assistere a un secondo caso Andreescu: lo scorso anno, la canadese vinse lo Us Open incantando tutti. Ma se Bianca non era (e non è) abituata a perdere, per la Swiatek è stato un processo più lungo. Lei è passata da sconfitte e infortuni, oltre agli impegni extra: nonostante sia una tennista a tutti gli effetti, ha completato gli studi in estate, peraltro con ottimi risultati, tanto da attirare le invidie di alcuni compagni. Col diploma in tasca, in futuro dovrebbe iscriversi al programma di studi universitari messo a disposizione dalla WTA.

Ma adesso è il momento di concentrarsi sul tennis. Un tennis che ha scomodato nomi importanti. Persino Mateusz Morawiecki, Primo Ministro polacco, le ha fatto i complimenti via Twitter. Ha scritto che il suo percorso a Parigi terminerà soltanto con la vittoria. In Polonia si respira un vivo ottimismo sulla sua possibilità di migliorare i risultati di Agnieszka Radwanska, finalista a Wimbledon e numero 2 WTA. Ne è convinto Wojtek Fibak, miglior tennista polacco di sempre. I media lo cercano in continuazione per avere un'opinione, e lui non si fa pregare. “Un anno fa ero dietro al suo allenatore durante il match contro la Halep, e ho avuto una netta sensazione: se si fossero trovate a distanza di un anno, Iga avrebbe vinto. È un genio, possiede un talento enorme. Adesso è la più forte di tutte. È il Mozart del tennis”. Forse esagera, ma la sensazione è che la Polonia abbia trovato un crack.

"È un genio, possiede un talento enorme. Adesso è la più forte di tutte. È il Mozart del tennis" Wojtek Fibak
La fantastica prestazione contro Simona Halep

Vederla giocare è uno spettacolo. Il dritto non è il massimo dell'eleganza, con un topspin molto marcato, ma è molto efficace. Il resto del suo tennis è una piccola opera d'arte. Impressiona la facilità con cui colpisce, la capacità di essere competitiva in ogni zona del campo. Nessuno aveva messo in dubbio le sue qualità, sin da quando ha vinto il suo primo torneo ITF (a Bergamo, nel 2017, estasiando il Tennis Club Città dei Mille), e soprattutto quando ha vinto Wimbledon Junior, nel 2018. Adesso le ha trasferite dalla carta al campo, ed è diventata un personaggio popolarissimo. Qualche mese fa, diceva che in Polonia la riconoscevano soltanto quando indossava il suo inseparabile cappellino. Adesso c'è da credere che diventerà uno degli sportivi più famosi. A maggior ragione se dovesse battere Martina Trevisan: nel caso, migliorerebbe i risultati parigini di Agnieszka Radwanska e dello stesso Fibak. Ma da dove arriva questo improvviso salto di qualità? Come ha fatto a dominare in questo modo Simona Halep, apparente dominatrice sul rosso? Pare che il segreto abbia un nome e un cognome: Daria Abramowicz, psicologa dello sport che la segue da marzo e viaggia spesso con lei. La segue anche a Parigi e le ha dato la giusta convinzione.

Buona parte del merito è del mio staff” ha detto Iga, alludendo anche al coach Piotr Sierzputowski . “Non posso rivelare cosa le ho detto, perché sono vincolata dal segreto professionale – ha detto la Abramowicz – ma nella nostra conversazione l'ho convinta che è in grado di prendere il controllo di quello che succede sul campo. Poteva permettersi di scendere in campo contro un'avversaria così forte e imporre le proprie condizioni. Sono felice che Iga abbia detto pubblicamente quanto sia importante lavorare sulla preparazione mentale: con lei abbiamo scherzato, dicendo che l'unica differenza rispetto allo scorso anno è stata il risultato. In realtà non è così semplice: dopo quella partita, ha voluto rivederla e analizzarla. All'epoca era la sua prima esperienza su un campo così importante, c'era un grande stress. Quell'incontro le ha fatto capire cosa significa giocare sul Centrale di uno Slam. Negli ultimi dodici mesi ha fatto un grande lavoro, anche se non si vede a occhio nudo. Si tratta di un processo lungo, non è come accendere un interruttore, anche se a volte la gente pensa che sia così”

Iga Swiatek è attualmente numero 54 WTA. Secondo molti, è una futura numero 1
Iga Swiatek confeziona la sua rivincita

Quanto al match con la Trevisan, secondo il clan polacco sarà fondamentale l'aspetto psicologico. Se Iga saprà far fronte al ruolo di favorita, tutto andrà bene. “Se qualcosa funziona è bene non cambiare – dice la psicologa – noi seguiamo metodi collaudati”. Avrà bisogno di un ottimo staff, perché l'ondata di popolarità a cui andrà incontro è impressionante. Per rendere l'idea, quando ha vinto Wimbledon junior nel 2018, al rientro in patria hanno dovuto organizzare una conferenza stampa presso lo stadio del Legia Varsavia. Nell'occasione, il coach disse che Iga ha un carattere difficile. Lei sorrise imbarazzata, rimase in silenzio per qualche secondo, poi ammise: “È vero, ma credo che sia funzionale al successo”. Un personaggio ancora da scoprire, degna rappresentante di un tennis femminile sempre a caccia di volti nuovi. La Swiatek piace moltissimo alla gente: lo scorso anno, i fan l'hanno eletta come seconda giocatrice più amata (alle spalle della Halep) e hanno votato una sua smorzata a Lugano come colpo più spettacolare dell'anno.

La vittoria di domenica è uno di quei match che possono svoltare una carriera. Se Martina Trevisan sta vivendo il suo sogno (e spera di continuare a viverlo), la Swiatek si augura che quello di oggi sia un match di passaggio verso traguardi ancora più ambiziosi: “Io credo che la vittoria contro la Halep le abbia messo le ali” dice papà Tomasz, ex canottiere olimpionico a Seul 1988. “Dovrà stare attenta al fatto che la Trevisan è mancina: quello potrebbe essere un problema”. La toscana dovrà prendere nota e cercare di sfruttare le sue rotazioni così particolari, così acute, che hanno mandato fuori palla (e fuori di testa) Kiki Bertens. Se è vero che lo scorso anno si è imposta la polacca a Birmingham, c'è un precedente vinto dalla Trevisan. 2017, primo turno del torneo ITF di Varsavia: 6-2 2-6 6-2 per l'azzurra. Nell'occasione, Iga si fece male a una caviglia nelle fasi finali. Anche per questo, avrà una voglia matta di rivincita. Iga sembra una che se la lega al dito facilmente: per informazioni, chiedere a Simona Halep...