Test Racchette

Head Graphene 360+ Extreme Tour

Uno stampo tutto nuovo nella famiglia Extreme che promette di diventare un vero bestseller: 305 grammi, 31,5 cm di bilanciamento e 98 pollici di ovale. Controllo, precisione e feeling ideali per il giocatore agonista

di Staff Padel Magazine
16 luglio 2020

Lorenzo, 48 anni, classifica 3.2
Perfino sorprendente per precisione e feeling all’impatto. La palla viaggia veloce (occhio a scegliere la corda adatta: personalmente un monofilo soft a 22-21 kg) ma con la sensazione di totale controllo e così si può pestare con assoluta fiducia. Però non credevo le rotazioni uscissero così facili (il back è pazzesco) e si potesse manovrare con agio anche in fase difensiva.

Carlo, 34 anni, classifica 3.1
Una meraviglia per chi cerca un tennis completo: da fondo posso variare come mi pare e ho la sensazione di non tirarla mai fuori. A rete si manovra benissimo, il servizio è una bomba. Insomma, difficile chiedere di più!

Patrizio, 25 anni, classifica 2.7
Ho un gioco classico e quando ho sentito Extreme ho storto il naso. Dopo un’oretta di gioco, penso che metterò la mia Radical su eBay! È come quei cocktail che riescono bene: un mix di tante cose che, messe insieme, funzionano. Si spinge e si controlla, si spinna e si gioca di fino, è precisa anche quando si colpisce a tutta. Certo, serve un braccio educato e un minimo allenato. E bisogna testare qualche corda per trovare il set up giusto: i compromessi sono belli, ma vanno trattati con cura. 

Claudio, 54 anni, classifica 4.2
Bella eh, però è troppo per me. Mi tengo la mia tubolare con l’ovale bello grande e che mi butta la palla di là, senza far troppa fatica. 

Christian, 40 anni, classifica 3.1
Bella ma non trovo la stessa potenza delle tubolari con le quali riesco a generare spin e velocità con minor fatica. Certo, con questo telaio ho maggior precisione e controllo, ma perdo in pesantezza di palla che per me è fondamentale, soprattutto nelle lunghe battaglie sul rosso.

Fabio, 22 anni, classifica 3.1
Bella vera! Mi piacciono i profili sottili, sentire bene l’impatto: il feeling è meraviglioso e quindi mi sembra di accompagnare la palla esattamente dove voglio: top, back, piatto, con la corda giusta, fai un po’ di tutto e tutto bene.