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BRAND RANKING 2024

Head, Total Domination

Il primo mese di tennis è stato dominato dai giocatori del brand austriaco che vanta anche cinque testimonial nella top 10 mondiale. E anche in Italia, quattro dei primi cinque azzurri utilizzano telai Head

di Tennis Magazine
8 febbraio 2024

Il calendario tennistico parte subito forte perché già nel mese di gennaio presenta una tappa dello Slam e un ATP 500, oltre a una serie di tornei ATP 250 (quasi) sempre ben frequentati. E quindi si può subito tracciare una tendenza dei risultati ottenuti dai vari testimonial grazie al nostro Brand Ranking che tiene conto dei risultati ottenuti dai giocatori, seguendo un’apposita tabella punti (vedi la legenda nelle prossime immagini). I tornei dello Slam offrono punti fin dagli ottavi (la seconda settimana), i Masters 1000 dai quarti, gli ATP 500 e 250 dalle semifinali, una scelta basata sulla visibilità televisiva e mediatica in generale.

La classifica mondiale evidenzia lo strapotere di Head che vanta tre giocatori nella top 5 e cinque nella top 10 (e in campo italiano quattro dei cinque azzurri in top 100: Sinner, Musetti, Arnaldi e Cobolli)

Ebbene, il primo verdetto è piuttosto chiaro: Head è (diversi) gradini sopra tutti, avendo conquistato quasi il triplo del primo marchio inseguitore (Babolat). Nello specifico, l’Australian Open è stato chiaramente l’evento di maggior richiamo e il brand austriaco ha piazzato io vincitore (Jannik Sinner), due semifinalisti (Novak Djokovic e Alexander Zverev) e altrettanti quartofinalisti (Andrey Rublev e Taylor Fritz).Nessuno ci è nemmeno andato vicino. A questi risultati, si aggiunge anche la vittoria di Rublev nell’ATP di Hong Kong. Alle spalle di Head, c’è Babolat con 35 punti, quindi Wilson con 29 e Tecnifibre con 26 (grazie alla finale australiana di Andrei Medvedev e alla vittoria a Montpellier di Alexander Bublik). Più indietro Yonex (14 punti) e Dunlop (8 punti).

Anche dando uno sguardo alla classifica mondiale, si evidenzia lo strapotere di Head con tre giocatori nella top 5 e cinque nella top 10 (e in campo italiano vanta quattro dei cinque azzurri in top 100: Sinner, Musetti, Arnaldi e Cobolli). Solo Babolat va oltre la singola unità con due rappresentanti in top 10, entrambi giovani, di grande talento e con una personalità spiccata: Carlos Alcaraz e Holger Rune. A loro il compito di raccogliere l’eredità di un certo Rafael Nadal. Meno incoraggiante la situazione in casa Wilson: dopo il ritiro di Federer, si sperava che Stefanos Tsitsipas potesse comunque rappresentare un testimonial accattivante, ma da diversi mesi il greco fa parlare più per le sue performance off court che on court. Il brand americano può comunque sperare in due giovani di grandi prospettive: Jakub Mensik e soprattutto Dino Prizmic, mentre Yonex si attacca alla solidità di risultati di Hubert Hurkacz, al talento esplosivo di Ben Shelton e al giovanissimo Joao Fonseca.