Test Racchette

Babolat Pure Drive 2020

Si rinnova la racchetta simbolo degli anni 2000, con un restyling grafico e caratteristiche tecniche che sono rimaste immutate. Due le novità: il sistema HTR, studiato per ottenere una maggior stabilità all’impatto e quindi precisione nella traiettoria e la tecnologia SWX Pure Feel

di Staff Padel Magazine
1 settembre 2020

Lorenzo, 48 anni, classifica 3.2
C’era un po’ di tensione nel testare un telaio che ha sempre funzionato così bene. Fortunatamente, tutto è rimasto nella norma, il feeling identico, potenza e resa delle rotazioni eccellenti, facilità di gioco super. E se resta più stabile all’impatto, meglio ancora. Volendo, qualche grammo a ore 3 e ore 9 la rendono ancora più cattiva.

Claudio, 24 anni, classifica 3.2
Picchio forte da fondo, con quel tanto di top spin che mi serve per ottenere più pesantezza di palla e maggior controllo. Impossibile riuscirci meglio che con la Pure Drive. Posso anche difendermi senza affanni e spingere tanto col servizio. Ogni tanto scappa via, ma ci sta!

Gianni, 52 anni, classifica 4.2
Tutto come prima e questa è una gran bella notizia. L’impatto è più stabile? Può essere, perché il dritto leggermente coperto non scappa più tanto ma comunque si manovra sempre con grande facilità perché non ho grandi soluzioni vincenti ma so fare un po’ tutto e la Pure Drive ha questa versatilità che ti permette di fare tutto piuttosto bene.

Christian, 18 anni, classifica 2.6
Semplicemente è la racchetta con la quale tiro più forte e, fin quando mi stanno in campo, non la cambio mai. Fondamentale sono le corde per avere maggior controllo ma ho la fortuna di poterle cambiare ogni 3-4 ore (anche perché spacco tanto). Potenza e spin messi insieme sono una vera bomba.

Tommaso, 34 anni, classifica 4.3
Un cocktail ben riuscito, un mix che permette di fare tutto con estrema facilità: spingere (quando riesco), difendere, usare il top, il back ma anche la botta piatta. Manca un po’ di controllo? Credo che fino a un certo livello sia più importante un attrezzo che aiuti a spingere la palla e giocare profondo, altro che controllo!

Paola, 26 anni, classifica 2.7
Gioco tutto piatto, d’incontro, dritto per dritto: mi piace perché è super maneggevole e si tira fortissimo, anche se bisogna fare attenzione a non perdere controllo. In questo senso, la miglior stabilità è una gran notizia. Sulla terra uso un filo di rotazione e cambio un po’ col back, che fila via bello liscio.

Cecilia, 50 anni, classifica 4.2
Confermo: se la prendo, va sempre di là. Se non la prendo, non è colpa sua!

Fabio, 65 anni, nessuna classifica
Fa quello che deve fare una racchetta: aiutarmi! Posso restare tre settimane senza giocare e appena la prendo in mano è facile da muovere e spinge a sufficienza la palla. Io ci metto sopra perfino il budello che per i miei doppietti è una manna, tiene la tensione, mi fa sentire bene l’impatto e la spinge un po’.