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TENNIS NAPOLI CUP

Sessione serale... in pieno pomeriggio!

Non c'è pace per il torneo ATP di Napoli: l'umidità costringe a fermare il gioco alle 20.30. Per mercoledì, gli organizzatori tolgono il “not before” alla sessione serale e inseriscono nel programma un campo che avrebbe dovuto esordire giovedì. Nel frattempo Barrientos tuona: “Hanno sgombrato la mia camera d'albergo mentre giocavo”

Riccardo Bisti
19 ottobre 2022

Spiace evdenziare le pecche di un torneo italiano, ma la deontologia professionale impone di raccontare quanto sta accadendo sul lungomare di Napoli. Nell'incantevole scenario di Villa Comunale si sta giocando il torneo ATP più tribolato nella storia d'Italia... e non solo. Un torneo che non conosce pace e che dà la sensazione di vivere alla giornata. Dopo l'incredibile vicenda della superficie (con il precipitoso passaggio da Mapei a Greenset), altri problemi si sono abbattuti sulla Tennis Napoli Cup. E il tentativo di risolverli – a partire da oggi – sembra una scommessa. C'è da sperare che sia vincente, ma non c'è dubbio che i supervisor ATP in loco (Roland Herfel e Carmelo Di Dio) stiano prendendo nota dell'accaduto. L'ultimo episodio risale al match di martedì sera tra Luca Nardi e Corentin Moutet. E pensare che il programma aveva detto bene agli organizzatori: i primi cinque incontri erano terminati in tempi ragionevoli, evitando orari marzulliani. Ma il match tra il pesarese e il transalpino è durato poco più di mezz'ora: intorno alle 20.30, il giudice di sedia li ha spediti negli spogliatoi sul 2-2 perché la forte umidità ha reso il campo scivoloso, dunque pericoloso, dunque impraticabile. A nostra memoria, è la prima volta che un match internazionale – almeno uno così importante – viene sospeso per umidità. Per la verità, la scelta originaria (poi spazzata via dal caso superficie) era di una sessione serale con due incontri a partire dalle 19. Normalissimo, non fosse che siamo nella seconda metà di ottobre e il Campo Centrale sulla Rotonda Diaz è a ridosso del mare.

Va da sé che il pericolo umidità era enorme. E si è materializzato con crudeltà. C'è sincera preoccupazione per quello che potrà accadere nei prossimi giorni. Sembra che gli organizzatori si siano resi conto che giocare oltre un certo orario sia impossibile, dunque hanno modificato l'ordine di gioco di mercoledì: a differenza della prima versione (sei match sul Centrale e due doppi a Pozzuoli), è stato inserito anche il Campo d'Avalos, storico Centrale del Tennis Club Napoli. Su questo campo è in fase di preparazione il tappeto Greenset proveniente da Firenze. Ma c'è un problema: gli stessi organizzatori avevano detto che il campo sarebbe stato a disposizione da giovedì. Tornano dunque d'attualità i dubbi dei giorni scorsi: il campo ha bisogno di un po' di tempo per essere pronto. Per questa ragione, lunedì non si è giocato sul Centrale. I due singolari in programma (Djere-Gojo e McDonald-Passaro) dovrebbero scattare alle 17, su un campo nuovo di zecca e che sarà dunque utilizzato praticamente senza rodaggio. Non resta che incrociare le dita, ed è una fortuna che il tabellone sia a 28 giocatori, dunque con soli dodici primi turni. Con il format a 32, completare il primo turno entro oggi sarebbe stato un incubo. Probabilmente sarebbero stati costretti all'umiliazione di far giocare altri singolari a Pozzuoli, dopo tutte le qualificazioni.

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Lo sapevi che...

Organizzare un torneo ottobrino in Europa, sul cemento all'aperto, è un'anomalia assoluta nella storia dell'ATP. Non si può prendere in considerazione il torneo di Tel Aviv (che si è giocato a metà ottobre fino al 1996 salvo poi tornare quest'anno, ma indoor), perché - a dispetto del legame culturale con l'Europa - Israele si trova geograficamente in Asia. Fino al 2006 c'è stata un'appendice di tornei autunnali sulla terra battuta (Valencia, Marbella, Atene, Palermo), superficie che però tollera meglio l'umidità. Dal 1990 (anno dell'istituzione del circuito ATP), la Tennis Napoli Cup è il primo torneo a giocarsi outdoor nella stagione autunnale nell'Europa continentale. Il più vicino in termini di calendario rimane il Grand Prix Passing Shot di Bordeaux, che si giocava subito dopo lo Us Open, dunque ancora formalmente in estate. L'ultima edizione risale al 1995: quell'anno, la finale si giocò il 17 settembre.

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L'ordine di gioco originario di mercoledì. Tra i commenti, la rabbia di tanti appassionati. Nella foto in alto, la versione definitva che anticipa la "sessione serale" e aggiunge il Campo d'Avalos

Comunque vada, mercoledì 19 ottobre 2022 passerà alla storia: nella speranza che non ci siano altri intoppi, si giocherà la sessione serale più anticipata di sempre. Gli ultimi match di giornata (Fucsovics-Zhang e Fognini-Grenier) saranno a seguire dei primi tre, senza alcun not before. Con una durata normale dei match, dunque, l'ungherese e il cinese scenderebbero in campo intorno alle 16 / 16.30. Il match, tuttavia, è catalogato come sessione serale perché potranno assistervi i soli possessori del biglietto per gli incontri notturni. Perdonateci l'espressione gergale: si tratta di una soluzione per salvare capra e cavoli, ovvero evitare che si finisca troppo tardi (e fronteggiare l'umidità serale) ma vendere ugualmente due ordini di biglietti nella stessa giornata. Tuttavia, è legittimo domandarsi quanti possessori del biglietto serale possano essere in loco già a metà pomeriggio. Da che tennis è tennis, la sessione serale è pensata per venire incontro a chi lavora e si concede un po' di relax, appunto, in serata. C'è da credere che i canali social del torneo (che peraltro non ha un sito ufficiale, ma si appoggia al sito del TC Napoli) ospiteranno ulteriori lamentele di appassionati e spettatori, che in questi giorni hanno già scaricato rabbia, frustrazione, ironie e – va detto – anche osservazioni di cattivo gusto.

Una rabbia comprensibile, ma il rischio di un flop era annunciato. E sono invecchiate piuttosto male le affermazioni dei relatori nella conferenza stampa tenutasi esattamente una settimana fa, quando era appena stati stesi (ma non ancora testati) i campi in resina Mapei. Per un Angelo Binaghi che parlava dell'inizio di una nuova era per la federazione, il presidente del TC Napoli Riccardo Villari non poneva limiti alla crescita del torneo e ha menzionato il sogno di ospitare un ATP 500, mentre il governatore della Campania Vincenzo De Luca sosteneva di “non esagerare” nell'affermare che questo torneo offre lo scenario più bello del mondo. Vero in astratto, ma il concreto è un caos organizzativo che non può essere taciuto e che non potrà essere cancellato da frasi di circostanza, atte a minimizzare l'accaduto. E nemmeno dal silenzio degli organi di comunicazione in qualche modo coinvolti nell'evento.

Alcuni dei relatori alla prima conferenza di presentazione del torneo, lo scorso 26 luglio: da sinistra Angelo Binaghi (presidente FITP), Gaetano Manfredi (sindaco di Napol), Riccardo Villari (presidente TC Napol) e Cosimo Napolitano (direttore del torneo)

L'indignazione di Nicolas Barrientos

A gettare ulteriore benzina sul fuoco è arrivato lo sfogo del doppista colombiano Nicolas Barrientos: già deluso per la sconfitta al primo turno in coppia con Miguel Angel Reyes-Varela, ha trovato una brutta sorpresa al ritorno nell'hotel ufficiale (sito in zona Fuorigrotta). Con un filmato di 26 secondi pubblicato su Twitter, ha mostrato quello che ha trovato al rientro in hotel: tutti gli effetti personali sgombrati dalla stanza e lasciati in corridoio, compresa una valigia con un computer al suo interno. Ecco le parole del colombiano: “Il vaso è colmo! Come può succedere qualcosa del genere in un ATP 250? Nemmeno in un Challenger mi era successo, ma credo che al mio compagno fosse successo in un Challenger organizzato dalla stessa società che si occupa di questo torneo (probabilmente allude al Challenger di Forlì dello scorso giugno, ndr). I fatti: ATP 250 di Napoli, torno in hotel alle 17 dopo aver giocato la mia partita e trovo nella lobby tutti i miei effetti personali e quelli di mia moglie, male assemblati, con diverse cose gettate nel pavimento. Controllo la mia mail e vedo che alle 16, mentre stavo giocando, mi era giunta una mail in cui mi dicevano che avrei dovuto cambiare nuovamente hotel. Me lo avevano già cambiato al secondo giorno dopo il mio arrivo”. A quel punto, scatta un'invettiva a 360 gradi contro il torneo. “Credo che non sia nemmeno il caso di citare la questione della superficie, conosciuta al mondo intero. Si sono giocate le qualificazioni e il primo turno del doppio in un club a 40 minuti dalla sede di gara. Neanche a parlare della transportation: il torneo ha a disposizione poche auto (alcune indicrezioni, da verificare, sostengono che le vetture ufficiali siano soltanto 6, ndr), e potete immaginare quanto sia difficile spostarsi da un luogo all'altro.

Credo che ci siano problemi che i tornei risolvono in corso d'opera, ma niente di questo è accidentale. La cattiva organizzazione e la pianificazione di questo torneo ha reso impossibile fronteggiare ogni problema che emerge ogni giorno. Mi auguro che l'ATP prenda le misure necessarie per evitare che i tennisti debbano vivere situazioni come questa. Specialmente quando l'incidente si ripete in torneo organizzati dalla stessa società”. Un attacco molto duro, sicuramente dettato da un particolare stato emotivo, ma piuttosto preciso. Barrientos ha preso di mira la NEN Events, che in questi anni ha organizzato diversi tornei Challenger, focalizzandos soprattutto sulla città di Forlì, con tappe sia indoor che outdoor, senza dimenticare il Challenger allo Sporting Stampa di Torino dello scorso marzo, e la Tennis Napoli Cup del 2021. Ma era un Challenger, con obblighi organizzativi ben diversi rispetto a un ATP. E si giocava sulla terra battuta. Come è noto, quest'anno avevano ottenuto l'upgrade a Challenger 125, nella seconda settimana dello Us Open, poi la cancellazione della Kremlin Cup ha aperto la possibilità di organizzare un torneo ATP. L'evento è stato ufficializzato a luglio. Nessuno, davvero nessuno, immaginava che potesse esserci un calvario del genere. Nelle prossime settimane, oltre a seguire l'evolversi dell'accertamento delle responsabilità per la questione della superficie, sarà importante verificare come si comporterà l'ATP.