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ROMA

Pre-Qualificazioni, il torneo che dura un anno intero

Scattano le pre-qualificazioni degli Internazionali BNL d'Italia. In palio due WC per le qualificazioni maschili e altrettante per il main draw femminile. Alcuni match si giocheranno in Piazza del Popolo. Il torneo ha un forte (e giusto) impulso verso l'alto livello: ha senso legarlo a tappe amatoriali che iniziano un anno prima?

Riccardo Bisti
30 aprile 2024

In principio furono Blake Strode e Alexandra Mueller. Correva l'anno 2010 quando la USTA, la federtennis americana, si è inventata gli Us Open National PlayOffs. Idea semplice ma simpatica: dare a tutti i tesserati Over 14 la possibilità, il sogno, l'illusione di partecipare allo Us Open. Una serie di tornei sparsi in giro per gli Stati Uniti davano accesso a una tappa finale, in cui i vincitori (un uomo e una donna) ottenevano una wild card per le qualificazioni dello Us Open. Aveva fatto scalpore la partecipazione della leggenda dello sci Bode Miller, così come quella del rapper Redfoo (quando era fidanzato con Victoria Azarenka). Come detto, i primi vincitori furono Strode e la Mueller. Della loro partecipazione a Flushing Meadows non è rimasta particolare traccia, anche perché il best ranking di entrambi (311 per lui, 280 per lei) non avrebbe mai permesso l'ammissione diretta. Detto che Strode si è costruito una bella carriera da avvocato per i diritti civili, dopo qualche anno la federtennis americana ha cambiato idea e cancellato il torneo dopo l'edizione del 2016.

Dopo un'analisi dettagliata, la USTA ha deciso di non organizzare più gli Us Open National PlayOffs. Quando sono stati introdotti erano pensati per dare a tutti (amatori della domenica, ex giocatori di college e chiunque altro) la chance di qualificarsi per lo Us Open. Ma nelle ultime edizioni sono stati utilizzati da professionisti come scorciatoia per accedere allo Us Open. Non è il fine per cui erano stati pensati, dunque non saranno più organizzati e le risorse reindirizzate sul tennis giovanile” recitava il comunicato USTA, diffuso nell'aprile del 2017. Tra l'altro, l'ultimo a ottenere una wild card per il singolare maschile era stato il neozelandese José Statham, poiché l'unico requisito per la partecipazione era la tessera USTA, senza alcun vincolo di nazionalità. L'idea USTA è stata ripresa dalla FIT (attuale FITP) per gli Internazionali BNL d'Italia e ha avuto un percorso molto diverso, anzi, è stato investito sempre di più su questo torneo fino a esagerare nel dargli importanza, fino al (corretto) ridimensionamento dell'anno scorso.

  • 53.853

    Il numero di partecipanti complessivi alle pre-qualificazioni degli Internazionali BNL d'Italia. Di questi, 36.504 hanno partecipato alla Fase TPRA, riservata ai classificati dal 4.4 in giù

Fino al 2022, i vincitori delle pre-quali ottenevano tutte le wild card per le qualificazioni e, in certi casi, persino qualche posto nel main draw. Col tempo si sono resi conto che era meglio non affidarsi al caso e riservare al Settore Tecnico l'assegnazione delle wild card, anche perché i tabelloni a 96 giocatori avevano ridimensionato una delle principali ragioni d'esistenza delle pre-quali: l'allungamento artificioso del torneo. Adesso gli Internazionali durano già due settimane, e con le pre-quali arrivano a ben 20 giorni. Si parte proprio oggi, martedì 30 aprile, con i match di primo turno. Rispetto all'anno scorso (in cui veniva assegnata solo una WC per le qualificazioni), il torneo preliminare acquisisce nuova linfa. Tornano le wild card per il tabellone principale, sia pure solo in campo femminile. Tra gli uomini, le wild card per le qualificazioni diventano due (contro una dell'anno scorso). Ecco gli inviti messi in palio dal torneo che si svilupperà da qui al 3 maggio.

SINGOLARE MASCHILE – 2 WC per le qualificazioni
SINGOLARE FEMMINILE – 2 WC per il main draw, 2 per le qualificazioni
DOPPIO MASCHILE – 1 WC
DOPPIO FEMMINILE – 1 WC

Si tratta di un buon compromesso, e tutto sommato riteniamo giusto che i tabelloni siano popolati da un buon numero di giocatori scelti dal Settore Tecnico (dieci per tabellone, rispetto agli otto del 2023). Se da un lato si riduce ulteriormente la possibilità (già remotissima) che un giocatore partito dai tornei provinciali possa coronare il Sogno Foro Italico, dall'altro la presenza di ottimi giocatori come Enrico Dalla Valle, Raul Brancaccio, Marcello Serafini (senza dimenticare Riccardo Bonadio e Giovanni Oradini, emersi dai tornei Open) eviteranno di assistere a dei match-sparatoria al primo turno delle qualificazioni. Stessa storia tra le donne, laddove il tabellone è guidato da due top-400 WTA (Dalila Spiteri e Aurora Zantedeschi). Non è mai capitato – come peraltro era accaduto allo Us Open – che qualche giocatore emerso dalle qualificazioni diventasse un fattore nel torneo “vero”, ma probabilmente non era questo l'obiettivo degli organizzatori. Tra gli scopi principali c'è quello di organizzare il torneo più “partecipato” di sempre. L'obiettivo è stato raggiunto “aprendolo” a giocatori che mandano a stento la palla dall'altra parte del campo: la “Fase TPRA”, aperta dai classificati 4.4 in giù (e oggi sappiamo quanto sia più facile avere una classifica FITP rispetto al passato) ha accolto 36.504 giocatori, a cui si sono aggiunti quelli delle categorie superiori, per un totale di 53.853 partecipanti.

La sfida tra Musetti e Sinner del 2019 rimarrà il più iconico match nella storia delle pre-qualificazioni

Un record fine a se stesso, poiché l'accesso al torneo al via oggi è riservato a semi-professionisti. Parliamoci chiaro: senza la moltitudine di giocatori di Terza e Quarta Categoria (circa il 90% del totale), il torneo sarebbe stato identico. La novità delle pre-qualificazioni 2024 è lo svolgimento di alcuni match nel campo allestito in Piazza del Popolo. Uno scenario spettacolare: la famosa piazza romana era già stata teatro di alcuni eventi collaterali del torneo, ma mai in modo così dirompente. Lo scenario offrirà cartoline spettacolari, specie quando ci sarà un'esibizione con in campo Jannik Sinner o Matteo Berrettini. Per quanto riguarda le pre-qualificazioni, si giocheranno due match al giorno (uno alle 11, l'altro alle 15). I primi a giocare su questo campo saranno Marcello Serafini, Luca Giacomini, Denise Valente e Gaia Maduzzi, i quali potranno raccontare di aver giocato in uno scenario da favola. C'è poi un'altra buona notizia per i partecipanti: in linea con l'anno scorso, è previsto un interessante montepremi, paragonabile a quello di un ottimo Challenger: le pre-quali distribuiranno 164.436 euro.

I vincitori del singolare maschile intascheranno meno rispetto ai vincitori degli altri tabelloni: normale, visto che le wild card in doppio e nel main draw WTA garantiscono più soldi rispetto a quelle delle qualificazioni. Rimane comunque un buon indennizzo, a cui diversi tennisti non sono abituati. Lascia un po' perplessi (come l'anno scorso) l'assenza della transportation. Che succede se uno si perde nel traffico di Roma, magari proprio mentre si reca in Piazza del Popolo? Si dà scretch, come accade nei tornei di Quarta Categoria? A parte questo, crediamo che le pre-qualificazioni rimangano una buona iniziativa per dare visibilità e opportunità a giocatori di seconda fascia. Impossibile dimenticare un match giocato cinque anni fa, sul Campo Pietrangeli, tra due giovanissimi Jannik Sinner e Lorenzo Musetti (vinto dal primo dopo una lunga battaglia): la speranza è che si possa assistere a qualcosa di simile. Ma vista l'impronta data al torneo, impostata sull'alto livello, ci domandiamo se abbia senso associare agli Internazionali i torneini TPRA e di Quarta Categoria che si giocano mesi e mesi prima dell'evento. Anzi, addirittura un anno: sapete che i primissimi tornei legati agli Internazionali del 2025 si giocheranno a partire da sabato prossimo tra Abruzzo e Molise?