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IL CASO

Tutti i problemi di Nikoloz Basilashvili 

Entra nel vivo il processo intentato dall'ex moglie di Nikoloz Basilashvili. L'avrebbe abusata in vari modi e chiamata “topo”, “serpente” e “pulce”. Il giocatore nega qualsiasi addebito. La vicenda si intreccia con la causa promossa da due ex investitori. Secondo la famiglia del giocatore, ci sarebbero loro dietro le voci di match-fixing uscite qualche mese fa. 

Riccardo Bisti
17 agosto 2022

La permanenza di Nikoloz Basilashvili a Cincinnati è passata quasi inosservata. Il georgiano ha raccolto appena un game contro Mackenzie McDonald. Probabilmente ci sono ragioni extra-tennistiche per la sua cattiva prestazione: a oltre due anni dalle accuse e dall'arresto, l'ex moglie Neka Dorokashvili ha testimoniato nel processo che lo vede accusato di violenza domestica. La vicenda fece un certo rumore nel maggio 2020: addebiti pesanti, visto che la coppia ha messo al mondo un figlio e alcuni degli abusi si sarebbero verificati proprio davanti al piccolo Lukas. L'opinione pubblica georgiana si era divisa: da una parte le associazioni per i diritti civili si erano schierate con la donna, affermando che la violenza domestica è molto frequente nel Paese: ne sarebbe vittima una donna georgiana su sette, senza contare quelle che non denunciano. “Questo episodio potrebbe cambiare la percezione delle cose e dare coraggio alle donne, perché qualche anno fa una cosa del genere non sarebbe stata possibile”. Altri si schierarono a favore di Basilashvili, a partire dal Comitato Olimpico: pur condannando qualsiasi forma di violenza, appoggiarono la tesi secondo cui la donna avrebbe agito per ripicca.

La separazione, infatti, sarebbe stata burrascosa e la stessa non avrebbe accettato la nuova relazione del tennista, oltre ad aver chiesto di triplicare il già sostanzioso assegno di mantenimento. Le prove hanno convinto i giudici preliminari, che hanno dato l'ok al processo. In un'udienza aperta al pubblico, la Dorokashvili ha dato la sua versione dei fatti: i due si sono conosciuti nel 2011 e hanno deciso di sposarsi dopo circa un anno e mezzo. “Per me è difficile parlarne, ma proverò a esporre i fatti – ha detto la donna, che di professione fa la fashion designer, la modella e l'influencer: non a caso, vanta oltre 370.000 followers su Instagram – nel giorno del matrimonio, una donna dovrebbe essere felice, ma io non la ero. Quella sera la madre di Nikoloz aveva litigato con lui e a un certo punto se ne è andata: durante il ricevimento, lui mi ha preso per il braccio e non capivo cosa stesse succedendo. Gliel'ho chiesto, ma non ha risposto. In quel momento non l'ho percepita come violenza, ma è stato molto difficile. Quel giorno ho conosciuto una persona diversa, prima di allora camminavamo al parco un'ora o due al giorno”.

«Quando ha iniziato ad avere un certo successo come tennista, ha detto che lui era il Re e che avrei dovuto comportarmi come un suo suddito»
Neka Dorokashvili
ASICS ROMA

Neka Dorokashvili racconta la sua versione dei fatti presso il Tribunale di Tbilisi

Come è noto, la coppia ha poi avuto un figlio. Nonostante abbia avuto una gravidanza serena, la donna sostiene di averla trascorsa spesso da sola. “A un certo punto ha iniziato a umiliarmi, chiamarmi in modo dispregiativo e a commettere degli abusi, anche fisici. Una volta mi sono sdraiata sul letto dopo un litigio e mi ha versato l'acqua gelata su un orecchio quando avevo gli occhi chiusi. E poi mi tirava i capelli e mi lanciava addosso il cibo. Quando ha iniziato ad avere un certo successo come tennista, ha detto che lui era il Re e che avrei dovuto comportarmi come un suo suddito”. Le loro tensioni erano accompagnate da minacce di divorzio e propositi di chiamare la polizia se le cose fossero proseguite così. La Dorokashvili sostiene di aver vissuto in piena solitudine, perché non aveva il sostegno della famiglia di lui. “La madre di Nikoloz mi ha detto che una donna impazzisce quando mette al mondo un bambino”. Inoltre, anche quando era incinta, sarebbe stata etichettata con nomi dispregiativi: topo, serpente, pulce... “Li ha usati anche nei confronti della mia famiglia”. Il giocatore ha assistito in remoto all'udienza, che peraltro non è ancora terminata. Riprenderà mercoledì, perché il giudice ha ancora delle domande per la donna. Come abbiamo già sostenuto a suo tempo, si tratta di un processo molto complicato perché si basa quasi esclusivamente su indizi e testimonianza, senza reali prove concrete. Per la verità, la donna ha prodotto un video risalente al 2018 in cui chiede a Basilashvili il perché dei suoi gesti. Il giocatore lo ha immediatamente contestato: “Non ho esercitato violenza, e comunque nel video non si vede nulla”. Seguiremo l'evolversi della vicenda, che si somma a quella riguardante Alexander Zverev, pure lui accusato di violenza domestica dall'ex compagna Olga Sharypova.

La diatriba con l'ex moglie non è l'unico problema che ha dovuto affrontare Basilashvili in questi anni. Qualche mese fa era uscita la notizia – incontrollata – di un suo presunto coinvolgimento in alcune partite truccate e che sarebbe in corso un'indagine dell'International Tennis Integrity Agency. Per adesso le indiscrezioni sono rimaste tali, ed è opportuno segnalare la versione di Tengo Basilashvili, fratello di Nikoloz. A suo dire, dietro a queste accuse ci sarebbero i fratelli Karachava. Questi ultimi, uomini d'affari, nell'aprile 2021 hanno intentato una causa contro il giocatore. Vi avevamo raccontato la vicenda: sostenevano di aver firmato un contratto nel 2015, secondo cui avrebbero sostenuto la carriera di Basilashvili salvo poi ottenere una cospicua percentuale del prize money al raggiungimento di determinati obiettivi sportivi. Sostenevano di aver firmato un contratto, inesistente secondo il fratello del giocatore. “Si sono avvicinati a Nikoloz dopo Wimbledon 2015, presentandosi come famosi uomini d'affari e offrendo collaborazione. Questa si è concretizzata con un contratto con uno dei due (Irakli, ndr) e negli anni successivi hanno offerto un sostegno per coprire le spese vive. Tuttavia, le loro promesse non si sono effettivamente realizzate. Di conseguenza, gli importi da loro spesi con i dividendi sono stati restituiti e il contratto è stato chiuso”. Anni dopo – racconta Tengo Basilashvili – i due avrebbero avuto problemi di natura giudiziaria, diventando addirittura ricercati in territorio russo con l'accusa di frode. A causa di questi problemi, e con l'impossibilità di lasciare la Georgia, avrebbero cercato di ottenere “soldi facili”, chiedendo un sostanzioso prestito a Basilashvili, mai ottenuto.

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Nikoloz Basilashvili in compagnia del suo avvocato, Irma Chkadua

Il profilo Instagram di Nikoloz Basilashvili ha cancellato qualsiasi immagine con la ex moglie e anche con la successiva compagna. Ha fatto lo stesso anche la Dorokashvili

Lo scandalo legato alle accuse della moglie li ha avrebbe resi ancora più attivi: da lì, la causa in cui hanno chiesto denaro al giocatore come suoi ex investitori. “I due fatti coincidono nel tempo e noi, come famiglia, non escludiamo che possano essere collegati tra loro – dice Tengo Basilashvili – hanno chiesto un'enorme somma di denara ma non hanno presentato prove o contratti, quindi presto conosceremo il risultato. Per noi si tratta di ricatto e tentativo di estorsione, e tutti potranno vederlo”. Per mettere ulteriore pressione al giocatore, dunque, i Karachava avrebbero provato a diffondere informazioni fasulle sui suoi presunti match truccati. È della stessa opinione Irma Chkadua, avvocato di Basilashvili, secondo cui non c'era alcun accordo tra le parti. “Ma la reputazione commerciale di Nikoloz è stata danneggiata e certe accuse hanno avuto un effetto negativo sulla sua condizione psicologica”. In effetti, negli ultimi due anni, il giocatore ha alternato momenti di ottimo tennis a preoccupanti strisce negative. Basti pensare che nel 2020, al rientro dopo lo stop del circuito per COVID, ha perso nove volte di fila al primo turno. Nel 2021 si è ripreso, vincendo due titoli ATP e cogliendo la prestigiosa finale al Masters 1000 di Indian Wells. Poi sono arrivate altre otto sconfitte consecutive tra il 2021 e il 2022 prima che raggiungesse la finale a Doha, proprio nella settimana in cui sono uscite le indiscrezioni sulle presunte partite aggiustate.

Come è logico, è diametralmente opposta la visione di  Marika Arevadze, avvocato di Irakli Karachava. A suo dire, il contratto era valido fino al 2020 e prevedeva una serie di obblighi per il tennista se fosse entrato tra i top-50. Non li avrebbe onorati, ma la causa è partita solo alla naturale scadenza dell'accordo. “In effetti Irakli Karachava è sotto interrogatorio degli inquirienti ITIA nell'ambito delle loro indagini, e anche la famiglia di Basilashvili e i suoi avvocati sono stati ufficialmente informati di questa indagine”. La Arevadze ha poi smentito i problemi legali del suo assistito, il quale avrebbe soltanto un procedimento in corso in Russia e non sarebbe ricercato dall'Interpol. “La famiglia di Basilashvili sta cercando di collegare questa causa civile con la sua disputa familiare, ma non è vero ed è probabilmente parte della loro strategia difensiva”. Insomma, parecchi pensieri per un giocatore dalle grandi potenzialità e capace di ottenere grandi risultati, tra cui un piazzamento tra i top-20 (è stato n.16 ATP, oggi è 34) e cinque titoli, tra cui tre ATP 500 (due volte Amburgo e una volta Pechino). Inoltre Basilashvili ha un legame importante con l'Italia: è rappresentato dalla Top Seed di Corrado Tschabuschnig e – al pari di Fabio Fognini e Veronika Kudermetova – veste il prestigioso marchio Emporio Armani. Ci auguriamo che tutto possa risolversi nel migliore dei modi.