Basilashvili ancora in tribunale: contratto non rispettato?

ATTUALITÀ

30 aprile 2021

Riccardo Bisti

L'uomo d'affari Irakli Karachava ha citato in giudizio il n.34 ATP: il giocatore non avrebbe rispettato un accordo che prevedeva il versamento del 30% del prize money. L'entourage di Basilashvili sostiene che l'uomo sia un estorsore.

Non c'è pace per Nikoloz Basilashvili. Il georgiano ha avuto problemi con la giustizia già lo scorso anno, quando fu accusato di violenza domestica dall'ex moglie. Il processo è ancora in corso, anche se lo stesso Basilashvili aveva promesso querela per diffamazione nei confronti di Neka Dorokashvili. Meno infamante l'ultima accusa, peraltro molto frequente nel tennis professionistico. Giusto qualche giorno fa, Daniil Medvedev ha ricordato come spesso i giovani siano sovvenzionati da investitori senza scrupoli, che poi reclamano la loro parte quando i giocatori iniziano a guadagnare.

Spesso le diatribe finiscono in tribunale: è il caso di Basilashvili con l'uomo d'affari Irakli Karachava. L'accusa è di estorsione e mancato rispetto dei termini contrattuali. Karachava sostiene di aver investito molti soldi nella carriera del giocatore, con lo scopo – sul lungo termine – di ottenere una percentuale del profitto. Secondo gli accordi, Basilashvili avrebbe dovuto versargli una parte del prize money, ma non avrebbe mantenuto la promessa.

Lo scorso anno, Nikoloz Basilashvili era stato arrestato (e poi rilasciato su cauzione) per le accuse di violenza domestica dell'ex moglie

Gli avvocati dell'uomo, guidati dalla combattiva Marika Arevadze, sostengono che il passaggio chiave sia l'ingresso del giocatore tra i top-50 ATP: qualora ce l'avesse fatta, avrebbe dovuto girare a Karachava il 30% dei guadagni (più una quota sugli introiti pubblicitari). Secondo i documenti, l'uomo sosterrebbe Basilashvili sin dal 2015 e le inadempienze contrattuali sarebbero iniziate nel 2017, anno in cui il georgiano ha raggiunto l'obiettivo di classifica (in verità, la sua miglior classifica di quell'anno fu il numero 51. L'ingresso tra i top-50 è arrivato il 30 luglio 2018, dopo il successo ad Amburgo, ndr). Il giocatore avrebbe rifiutato qualsiasi negoziazione: da lì, la scelta di ricorrere in tribunale.

Basilashvili è difeso dall'avvocato Irma Chkadua, che però ha declinato ogni richiesta di commento. Massimo riserbo anche dalla famiglia del giocatore, anche se la loro posizione è nota: ritengono Karachava un estorsore. Difficilmente Basilashvili se la caverà a costo zero, specie in presenza di un contratto firmato. A rendergli le cose ancora più complicate, la data dello stesso: se davvero risale al 2015, all'epoca il giocatore aveva 23 anni e dunque era maggiorenne. Spesso ci sono contratti firmati dai genitori quando l'atleta è ancora minorenne, la cui validità può essere messa in discussione. Non sembra questo il caso.

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