Match fixing: sospetti su Nikoloz Basilashvili?

CIRCUITO ATP

14 febbraio 2022

Riccardo Bisti

Un sito russo lancia una clamorosa indiscrezione: la ITIA starebbe indagando su un vecchio match-fixing riguardante Nikoloz Basilashvili, e la squalifica sarebbe imminente. Il giocatore è a Doha, dove dovrebbe difendere il titolo del 2021. Per lui non sarebbero le prime noie extra-tennistiche.

Tra i quattro tornei ATP della settimana c'è anche il Qatar Exxon Mobil Open di Doha. Storicamente collocato nella prima settimana dell'anno, da quest'anno dovrebbe aver trovato sistemazione definitiva a febbraio, prima della tappa di Dubai. Il campione in carica è Nikoloz Basilashvili: numero 3 del tabellone, dovrebbe esordire contro il vincente di Musetti-Ymer (anche se ha già esordito in doppio, insieme ad Alejandro Davidovich Fokina).

Usiamo il condizionale perché un sito russo (Vseprosport) ha diffuso la notizia che la International Tennis Integrity Agency (ITIA) avrebbe aperto un'indagine sul georgiano per alcuni presunti match truccati, risalenti al 2016. La notizia si è diffusa piuttosto rapidamente. Nello stesso, si sosteneva che la sospensione per Basilashvili potrebbe arrivare molto rapidamente e potrebbe essere di diversi mesi, o forse ancora più pesante. Di certo non è un momento facile per il georgiano, almeno sul campo da tennis. 

Nikoloz Basilashvili è campione in carica del torneo di Doha. Lo scorso anno battè Federer nei quarti e poi si impose in finale su Roberto Bautista Agut

Lo scorso ottobre ha raggiunto una prestigiosa finale a Indian Wells, ma da allora ha vinto una sola partita (a Vienna contro Carreno Busta). Quest'anno è ancora a secco di vittorie. Se l'indiscrezione fosse confermata, sarebbe la terza questione di natura disciplinare per Basilashvili, che qualche tempo fa è finito nell'occhio del ciclone per presunti maltrattamenti (da lui sempre vigorosamente smentiti) da parte dell'ex moglie Neka Dorokashvili, da cui ha anche avuto un figlio.

Come se non bastasse, lo scorso aprile era stato accusato da un uomo d'affari georgiano, Irakli Karachava: a suo dire, aveva sovvenzionato il giocatore nei primi anni di carriera e i due avevano siglato un contratto che prevedeva la cessione di una sostanziosa percentuale del prize money (30%) in caso di ingresso tra i top-50. Il georgiano ha fatto molto meglio, vincendo ben cinque titoli ATP e raggiungendo un best ranking al numero 16 (in questo momento è in 21esima posizione). Avevano definito Karachava un estorsore.

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