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ATP CAGLIARI

Super Musetti detta legge al Sardegna Open

Cecchinato parte con un successo, Berrettini si fa rivedere in doppio, ma il protagonista di giornata è stato il baby fenomeno di Carrara. Forse stimolato dalla Sinner Mania, ha giocato un match perfetto contro Dennis Novak. “Osservate con attenzione i miei turni di risposta”. Adesso sfida il n.1 Daniel Evans. 

Da Cagliari, Valentina Guido (Photo by Felice Calabrò)
7 aprile 2021

Lorenzo Musetti, Marco Cecchinato e i fratelli Berrettini sono stati protagonisti sulla terra battuta del Tennis Club Cagliari, senza dimenticare il vento. Il maestrale a più di 30 chilometri orari ha complicato la vita ai tennisti in campo al torneo ATP 250 “Sardegna Open”, cospargendo un po’ di pepe sulle sfide di primo turno, tutte estremamente combattute ed equilibrate. Tutte tranne il match di Musetti che non ha avuto storia. È stata anche la giornata del rientro alle gare per Matteo Berrettini, numero 10 del mondo. Il romano aveva disputato il suo ultimo match ufficiale il 13 febbraio all’Australian Open contro Khachanov, poi si è ritirato dal torneo per un infortunio agli addominali. C’era molta attesa per il suo esordio in doppio con il più giovane fratello Jacopo Berrettini (n. 402 in doppio). I due fratelli si sono imposti per 10-8 al match tie-break contro la coppia argentina Pella–Duran in un’ora e 32.
 
Lorenzo Musetti (90) – Dennis Novak (101) 6-0 6-1
Al termine della sfida infinita tra John Millman e Federico Coria, vinta dall’australiano 7-6 3-6 6-3 in 3 ore e in quarto, sul campo centrale Lorenzo Musetti ha passeggiato contro l’austriaco Dennis Novak. È finita 6-0 6-1 in 52 minuti. L’austriaco (n. 101, best ranking 85 un anno fa) non è mai entrato in partita - più per meriti del suo avversario che per demeriti propri - e ha addirittura sfiorato il double bagel. Il 19enne di Carrara ha effettuato break nel primo game e poi ha strappato nuovamente il servizio nel 3° e 5° gioco: 6-0 in 21 minuti. Break per Musetti anche nel 1° gioco del secondo set e nuovamente nel terzo game, per di più a zero, con un Novak completamente in balia dell’italiano. Il game più combattuto è stato il quarto del secondo set, nel quale Musetti ha dovuto chiedere di più alla prima di servizio per annullare due palle break (il 27enne di Wiener Neustadt ne ha avuto tre in tutto). Anche il quinto game era iniziato male per l’austriaco, trovatosi sotto 0-30 a seguito di due capolavori di Musetti: un lob giocato in tweener e una volée di rovescio spettacolare; poi però è riuscito a tenere il servizio, evitando il doppio 6-0. Il toscano, reduce dal terzo turno a Miami e da una settimana da sogno ad Acapulco, dove ha perso in semifinale contro Stefanos Tsitsipas, ha fatto vedere il meglio del suo repertorio: rovesci lungolinea, dritti aggressivi, qualche bella volée e molte smorzate eccellenti che hanno mandato fuori di testa l’avversario, comprensibilmente nervoso e frustrato. Non era semplice, considerato il vento. Novak non ha difeso nemmeno l’ultimo turno di servizio, perso a 0. Musetti ha ottenuto il 72% di punti vinti sulla prima e 69% sulla seconda; ha messo a segno in totale 27 punti su 38 al servizio, 28 su 42 alla risposta. Nel post-match, Musetti ha dichiarato: “Mi sarebbe piaciuto giocare con il pubblico anche perché immagino che avrebbe tifato per me. Ad Acapulco è stata una grande soddisfazione la reazione del pubblico contro Schwartzman, Dimitrov e soprattutto contro Tsitsipas la standing ovation nel centrale pieno. Per quanto riguarda la posizione in campo, rispondo da lontano ma nel colpo successivo mi avvicino il più possibile, è una cosa che mi ha fatto fare molti miglioramenti”. Al prossimo turno affronterà per la prima volta in carriera Daniel Evans, n. 32, prima testa di serie del tabellone.

ASICS ROMA

Marco Cecchinato (93) - Thomas Fabbiano (172) 6-4 4-6 6-3
Vittoria sofferta per Marco Cecchinato, che batte Thomas Fabbiano per 6-4 4-6 6-3 in 2 ore e 20 minuti. Il palermitano, numero 16 ATP nel 2019, ha aspettative elevate per questo torneo in cui l’anno scorso, sui campi del Forte Village, era arrivato in finale. Al primo turno ha incontrato Thomas Fabbiano (entrato in tabellone con una wild card), che ha dimostrato di non esser venuto in Sardegna per fare atto di presenza. Il 31enne pugliese, dopo aver ceduto 6-4 il primo set, è riuscito a venir fuori da un difficile secondo set costellato di palle break e attraversato da tre break. Complice un Cecchinato poco in palla soprattutto con il dritto, anche per via di un vento molto fastidioso, Fabbiano - sceso in campo con un nuovo look platinato - è riuscito a portare il connazionale alla terza frazione, esito giusto per un derby che è stato per lunghi tratti equilibrato. Decisivo il break ottenuto dal siciliano nel sesto game del terzo set. Ha servito per il match sul 5-3 ed è riuscito a chiudere, nonostante qualche difficoltà (è stato sotto 0-15 e 15-30 nell’ultimo game). Al prossimo turno Cecchinato incontrerà il tedesco Yannick Hanfmann. L’urlo liberatorio a fine match è stato sottolineato in conferenza stampa dallo stesso palermitano, per il quale la stagione su terra vuol dire molto: “Questa è la mia superficie, mi sto allenando bene e mi sento fisicamente pronto. Confermo di essermi pentito della trasferta australiana e ho fatto bene a non andare a Miami per allenarmi sulla terra battuta. Oggi era importante vincere per trovare ritmo partita. È importante riuscire a giocare il più possibile ogni settimana. Spero che giovedì non ci sia la bufera di oggi”.
 
Gilles Simon (63) - Stefano Travaglia (69) 1-6 6-3 6-4
C’è ben più di un rammarico per la sconfitta subita da Stefano Travaglia (69 ATP) contro il francese Gilles Simon (n. 63). L’ex numero 6 del mondo, che aveva recentemente dichiarato di volersi prendere una pausa dal tennis, ha vinto in tre set una partita che a un certo punto sembrava persa. Il 29enne di Ascoli Piceno infatti era sceso in campo con grande convinzione portandosi rapidamente sul 6-1 1-0 e servizio. Ma il transalpino non ha mai perso contatto con la partita, facendo valere la sua maggiore esperienza: il 36enne vanta 14 titoli ATP, una semifinale alle Nitto ATP Finals nel 2008, quarti di finale all’Australian Open 2009 e a Wimbledon 2015. Nel secondo set Simon ha giocato meglio i punti importanti e, sfruttando alcuni errori gratuiti di Travaglia, è riuscito a prevalere con il punteggio di 6-3. Nell’ultimo parziale il francese ha servito per il match sul 5-2 ed è stato solo l’orgoglio dell’italiano ad allungare la partita. Alla fine però ha chiuso 6-4 al secondo match point. Giovedì Simon se la vedrà con Lorenzo Sonego.

Italiani vincenti in doppio
Bene i due doppi azzurri: Andrea Vavassori e Lorenzo Sonego hanno battuto la prima testa di serie Melo/Rojer (6-3 3-6 10-6); Zeppieri e Pellegrino hanno avuto ragione di Basilashvili/Begeman per 7-6 1-6 10-7. Ottimo risultato per Zeppieri dopo la sconfitta contro Bedene in tre set, anche per via di una contrattura al polpaccio destro. Su di lui si è espresso l'amico Musetti: “È migliorato molto. Ha bisogno di giocare match e di fare esperienza. Ha molte potenzialità. Peccato per la partita di ieri, Bedene è un giocatore esperto”.

Matteo Berrettini/Jacopo Berrettini – Guido Pella/Guillermo Duran 5-7 6-4 10-8
Era un test importante per Matteo Berrettini, che ha scelto un rientro dolce per cominciare la stagione sulla terra battuta e prepararsi al Masters 1000 di Monte Carlo. Dopo qualche difficoltà iniziale contro la coppia argentina Pella-Duran, Matteo e Jacopo sono riusciti a riportarsi in parità: 5-7 6-4 è stato il punteggio dei primi due set. Al match tie-break ottima prestazione di Jacopo Berrettini che è riuscito a prendere diverse volte l’iniziativa con scelte che si sono rivelate corrette. Dal numero 10 del mondo sono arrivati segnali incoraggianti sul piano atletico. Nei quarti, i fratelli Berrettini troveranno Huey-Nielsen, bravi a eliminare la coppia composto da Matthew Ebden e Divij Sharan, teste di serie numero 3. 

Fermo da due mesi, Matteo Berrettini ha scelto un rientro soft nel circuito: a Cagliari gioca solo il doppio col fratello Jacopo (Foto Calabrò)