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DELIRIO SINNER

Sinner, obiettivo 10 milioni di spettatori?

Due milioni di persone hanno seguito la finale dell'Australian Open su Eurosport. Il Ministero competente sembra orientato a inserire le finali Slam tra gli eventi di interesse nazionale da trasmettere in chiaro: dovesse accadere, quali numeri potrebbe raggiungere la Sinner Mania?

Riccardo Bisti
30 gennaio 2024

Dopo l'indigestione mediatica di queste ore, certi numeri non sono più utopia. Partiamo dai dati: la finale dell'Australian Open tra Jannik Sinner e Daniil Medvedev ha fatto registrare il record assoluto di ascolti per Eurosport, detentrice esclusiva dei diritti del torneo (fino al 2031). 1.914.000 spettatori medi (18% di share) hanno seguito l'incontro, con il picco alle 13.31 quando oltre 2,6 milioni di persone hanno osservato l'ultimo dritto vincente di Jannik. Lungo le quattro ore della diretta, Eurosport è stato il secondo canale più visto in Italia alle spalle di Rai Uno. Come se non bastasse, la differita dell'incontro (trasmessa alle 18 da Nove, uno dei canali in chiaro del gruppo Warner Bros Discovery, proprietario di Eurosport) ha raccolto 576.000 spettatori con il 3,8% di share. A questi numeri si aggiungono i 256.828 che hanno seguito il talk show in onda su SuperTennis durante la finale. Nulla di sorprendente: delirio social a parte, basta uscire di casa per trovare qualcuno disposto (anzi, desideroso) di parlare di Sinner.

A differenza delle ultime cinque finali Slam di singolare con in campo tennisti italiani, Sinner-Medvedev è stata trasmessa esclusivamente su Eurosport, che nella versione italiana è fruibile sul pacchetto di Sky (laddove si radunano la maggior parte degli appassionati), oltre che su DAZN, Prime Video e – ovviamente – l'app Discovery+. L'esclusiva ha permesso a Eurosport 1 di raggiungere dati d'ascolto eccezionali, inediti per la sua versione italiana. La scelta di non aprire al chiaro la diretta dell'incontro è stata in controtendenza rispetto alla storia recente: le tre finali del Roland Garros con in campo Francesca Schiavone (2010 e 2011) e Sara Errani (2012) furono trasmesse anche su Rai Due, il derby Pennetta-Vinci allo Us Open 2015 andò su Deejay TV, mentre nel 2021 Sky utilizzò TV8 per mostrare Berrettini-Djokovic a Wimbledon. Non c'erano obblighi precisi, ma soltanto la scelta di offrire match così importanti a un pubblico più ampio. Già, perché il concetto di “evento di interesse nazionale” è regolamentato a livello normativo. Da quando lo sport è diventato un fenomeno di massa, e con l'avvento delle TV a pagamento, è stato necessario individuare gli eventi (quasi tutti sportivi, ma non solo) che devono essere trasmessi in chiaro perchè “interessano altre persone oltre a quelle che normalmente seguono il tipo di evento in questione”.

Lo sapevi che...

Da quando i dati d'ascolto sono rilevati da Auditel (1986), l'evento sportivo più seguito rimane la semifinale di Italia '90 tra Italia e Argentina, persa ai rigori. Seguirono l'ultima delle "Notti Magiche" 27,5 milioni di italiani, cifra leggermente superiore a quella fatta registrare nel 2006 per la semifinale contro la Germania e la finale contro la Francia. Si stima, tuttavia, che circa 37 milioni di spettatori seguirono in diretta l'urlo di Marco Tardelli quando segnò il gol del 2-0 nella finale di Spagna '82. 

A occuparsene è stata l'AGCOM, che ha diffuso la prima delibera nel marzo 1999. Il tennis era inserito soltanto con semifinali e finali di Coppa Davis (con l'Italia in campo, s'intende). Il mercato si è poi evoluto rapidamente, portando l'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ad aggiornare la lista con la delibera 131/12/CONS, ancora in vigore, in cui sono segnalati tutti gli eventi che devono andare in chiaro. Li potete consultare: in sintesi, abbraccia il top dello sport, strizzando l'occhio alle situazioni in cui nazionali e atleti italiani sono particolarmente competitivi. Il tennis è arricchito da una postilla: oltre alla Coppa Davis, anche semifinali e finali di BJK Cup e Internazionali d'Italia devono essere trasmessi in chiaro, a patto che ci siano italiani in campo. Detto, fatto: il gran torneo di Sara Errani nel 2014 fu seguito da SuperTennis, mentre la semifinale Sonego-Djokovic del 2021 fu trasmessa su Italia 1. Non esistono obblighi di questo tipo per i tornei del Grande Slam: paradossale, visto che rappresentano il massimo in termini di prestigio tennistico. Dimenticanza? Ignoranza? Disincanto, dal momento che all'epoca nessuno immaginava l'arrivo di Messia Jannik? In realtà fu una scelta ponderata, come si evince dalla lettura delle 27 pagine del documento. L'AGCOM consultò le emittenti televisive, che diedero pareri discordanti. Qualcuno era favorevole a estendere il “chiaro” anche a Roma e alla BJK Cup, altri erano scettici sul Foro Italico. Un altro operatore (di cui non si fa il nome) supportava invece l'estensione dell'obbligo a semifinali e finali Slam con in campo italiani, ma la proposta non fu presa in considerazione.

Da allora sono passati 12 anni e i fatti di questi giorni sembrano aver dato un'accelerata: secondo quanto riporta la Gazzetta dello Sport, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (che ha acquisito potere di delibera, lasciando all'AGCOM un ruolo consultivo) sarebbe intenzionato ad aggiornare ulteriormente la lista, includendo – naturalmente – le fasi finali dei tornei del Grande Slam. Una sorta di Effetto Sinner indiretto. Pare che le consultazioni siano partite già lo scorso anno, e che il nuovo decreto possa arrivare in un paio di mesi, dunque in tempo per il Roland Garros e Wimbledon. E allora – se Jannik dovesse continuare a macinare risultati – potrà ricominciare a dare la caccia ai record, aggiornando quelli che già detiene. Da quando esiste il sistema Auditel per monitorare i dati d'ascolto, sette dei dieci match più visti vedevano in campo il Golden Boy di San Candido. Il record risale allo scorso 19 novembre, quando 6.686.000 spettatori si divisero tra Rai e Sky per assistere all'ultimo atto delle ATP Finals. Dando un'occhiata alla lista dei quindici match più visti, si scopre che quattordici erano fruibili anche in chiaro. Per questo, i dati di Sinner-Medvedev sono clamorosi. Per quanto Eurosport sia visibile in più piattaforme, l'accesso era giocoforza limitato a una percentuale di spettatori che si può collocare intorno al 20-25% del totale (la legge prevede che un evento si ritenga "in chiaro" se raggiunge l'80% della popolazione, piccolo ridimensionamento rispetto al 90% previsto dalla delibera del 1999).

L'atto conclusivo delle ATP Finals 2023 è stato l'incontro di tennis più visto nella storia della TV italiana contemporanea

I match di tennis più visti dell'era Auditel

1) Sinner-Djokovic, ATP Finals 2023 (Finale) - 6.686.000 (Rai Uno + Sky Sport)
2) Sinner-De Minaur, Davis 2023 – 5.686.000 (Rai Due + Sky Sport)
3) Berrettini-Djokovic, Wimbledon 2021 - 4.165.000 (TV8 + Sky Sport)
4) Arnaldi-Popyrin, Davis 2023 – 4.057.000 (Rai Due + Sky Sport)
5) Sinner-Djokovic, ATP Finals 2023 (Girone) – 3.332.000 (Rai Due + Sky Sport)
6) Sinner-Rune, ATP Finals 2021 - 3.234.000 (Rai Due + Sky Sport)
7) Sinner-Medvedev, ATP Finals 2023 – 3.189.000 (Rai Due + Sky Sport)
8) Sinner / Sonego vs. Djokovic / Kecmanovic, Davis 2023 - 2.536.000 (Rai Due) *
9) Schiavone-Li, Roland Garros 2011 – 2.224.000 (Rai Due) **
10) Sinner-Djokovic, Davis 2023 – 2.149.000 (Rai Due) *
11) Schiavone-Stosur, Roland Garros 2010 – 2.149.000 (Rai Due) **
12) Pennetta-Vinci, Us Open 2015 – 2.033.000 (Deejay TV + Eurosport)
13) Sinner-Medvedev, Australian Open 2024 - 1.914.000 (esclusiva Eurosport)
14) Errani-Sharapova, Roland Garros 2012 – 1.710.000 (Rai Due) * *
15) Musetti-Kecmanovic, Davis 2023 – 1.689.000 (Rai Due) *

(*) A questa cifra vanno aggiunti i dati di Sky Sport
(**) A questa cifra vanno aggiunti i dati di Eurosport

27 febbraio 1988: Alberto Tomba "interrompe" il Festival di San Remo. 16 milioni di persone assisteranno alla sua discesa

Quali cifre sarebbero state raggiunte con la trasmissione in chiaro? Il triplo? Il quadruplo? Chissà. Bisogna poi aggiungere che la fascia oraria non era la migliore possibile: ci si domanda, dunque, quali numeri potrebbe raggiungere una nuova finale con Sinner, trasmessa in chiaro, in un orario più appetibile. La sensazione è che ci si possa avvicinare alla cifra-monstre di cui parliamo nel titolo, anche se la fruizione dei canali lineari è in calo costante (sebbene l'Australian Open 2024 sia andato in controtendenza: Eurosport 1 ed Eurosport 2 hanno registrato un aumento del 24% su scala europea). È ormai assodato che Sinner sia diventato un personaggio totale, come Alberto Tomba o Valentino Rossi. E allora vale la pena dare un'occhiata ai loro record di ascolti. La gara più vista di Valentino è il GP di Valencia 2015, quando (tra chiaro e pay) assistettero al suo disperato tentativo di rimonta 9.673.699 spettatori. Per non parlare di Alberto Tomba: il record assoluto – irraggiungibile – riguarda la storica seconda matche dello slalom speciale olimpico di Calgary 1988, quando Miguel Bosè e Gabriella Carlucci bloccarono il Festival di San Remo per mostrare la discesa di Alberto, seguita dalla mostruosa cifra di 16.085.000 spettatori. Senza il doping sanremese, la manche intera più seguita è la seconda al mondiale di Vail 1989, quando 8.922.000 persone seguirono la sua rimonta fino al settimo posto. Negli anni successivi, avrebbe spesso raccolto 7-8 milioni di spettatori. Se la norma cambiasse e Sinner dovesse diventare un abituale frequentatore delle finali Slam, sarebbe in grado di fare altrettanto? Sfida affascinante ma difficile.

Jannik avrebbe due svantaggi: 1) Una partita di tennis può durare anche 4 ore, dunque è più complicato mantenere il pubblico rispetto a una manche di sci (circa mezz'ora) o a una gara motoclistica (45-50 minuti). 2) Oggi la fruizione dei media è molto più frammentata. Un tempo c'era soltanto la TV, peraltro con pochi canali a disposizione. Oggi ci sono i social, le app, mille opzioni, e la soglia d'attenzione si è generalmente abbassata. Proprio in virtù di questo, i numeri fatti registrare in questi mesi sono clamorosi. Nel 2023, soltanto due eventi extra-calcio sono finiti nella top-30 degli eventi sportivi più visti in TV: Sinner-Djokovic a Torino e Italia-Polonia di pallavolo, finale dei Campionati Europei. I numeri dei canali lineari, in effetti, sono in calo. L'evento più visto (la finale di Champions League con in campo l'Inter) non è arrivato a 9 milioni di spettatori su Canale 5, ai quali vanno aggiunti quelli su Sky Sport (1,3 milioni). Insomma, arrivare a 10 milioni sarebbe un'impresa stratosferica, raggiunta una sola volta da Tomba e mai da Rossi. Ma Sinner ci sta abituando, giorno dopo giorno, ai miracoli. Adesso la palla passa al Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Poi, eventualmente, alla racchetta di Jannik. Infine, alla passione degli italiani.