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INDISCREZIONE

Madrid a rischio: il torneo si sposta a Berlino?

Secondo un sito rumeno, Ion Tiriac avrebbe incontrato il sindaco di Berlino per parlare di un possibile spostamento del Mutua Madrid Open. Certe voci circolavano dal 2018, poi si erano spente: l'unica certezza è che l'accordo con Madrid scade nel 2021 e non è ancora stato rinnovato. Suggestione o possibilità concreta?

Riccardo Bisti
6 novembre 2020

Se ne parla da due anni e mezzo. Certe voci si erano un po' smorzate, ma adesso riprendono forza: la prossima edizione del Mutua Madrid Open potrebbe essere l'ultima nella capitale spagnola. Alla finestra ci sarebbe Berlino, ben felice di tornare nel circuito ATP-WTA. E lo farebbe dalla porta principale, vista l'importanza del torneo. A rilanciare l'indiscrezione è stato il sito rumeno Pro Sport, secondo il quale ci sarebbe stato un incontro tra Ion Tiriac (proprietario del torneo) e Michael Muller, sindaco di Berlino. A organizzare il tutto, l'ambasciatore rumeno in Germania Emil Hurezeanu. Oggetto della chiacchierata: spostare il torneo nella capitale tedesca. La presenza di buoni giocatori (da Sascha Zverev in giù) e la ritrovata popolarità del tennis sarebbe l'incentivo a investire su un torneo che potrebbe attirare molti spettatori.

Per ora si tratta di un'indiscrezione: l'unica certezza è che l'accordo tra il gruppo di Ion Tiriac e la città di Madrid scade nel 2021 e non è ancora stato rinnovato. Per ora è valido l'accordo firmato il lontano 29 dicembre 2011. Con quella firma, Madrid si assicurava il torneo per altri dieci anni e l'amministrazione comunale si impegnava a versare un contributo via via sempre maggiore. Il picco si toccherà l'anno prossimo, con 8.8 milioni pubblici a favore del torneo. Da anni si parla di un rinnovo, ma per ora non se ne è fatto nulla. I continui mutamenti dell'amministrazione comunale di Madrid non hanno dato una mano: l'accordo del 2011 è stato firmato quando il sindaco era Anna Botella, poi dal 2015 al 2019 c'è stata Manuela Carmena e adesso è in carica Josè Luis Martinez-Almeida. Durante il mandato della Carmena sono emersi i primi problemi: parte del Consiglio Comunale era scettica sul torneo, e voleva strappare un rinnovo di durata inferiore rispetto a 10 anni, magari con un investimento annuo inferiore.

L'accordo tra il gruppo di Ion Tiriac e la città di Madrid scade nel 2021 e non è ancora stato rinnovato. Per ora è valido il contratto firmato addirittura il 29 dicembre 2011.
Nel 2013, Ion Tiriac è entrato nella Hall of Fame

Da parte loro, gli organizzatori spingevano per un accordo addirittura più lungo, magari a tempo indeterminato. In fondo, con il suo giro d'affari di 107 milioni di euro, il Mutua Madrid Open è il terzo evento più ricco per la città, preceduto soltanto dalla Fiera Internazionale del Turismo (240 milioni) e la Fiera dei Prodotti Farmaceutici (150 milioni). La Caja Magica è una struttura moderna ed efficiente, perfetta per un evento di queste dimensioni, ma Tiriac ama avere libertà di movimento. Per quanto i due eventi non abbiano alcuna correlazione, non gli è andato giù il fatto che proprio Madrid ospiti le prime edizioni delle Davis Cup Finals. Inoltre la struttura (costata 300 milioni di euro contro i 120 inizialmente previsti) è al centro di parecchie polemiche perché nessuno l'ha presa in gestione. Dal settembre 2019 è una sorta di cattedrale nel deserto (oltre agli eventi tennistici, sospesi nel 2020, funziona solo una catena di palestre).

Per quanto Tiriac avesse manifestato l'intenzione di gestirla, per ora non se ne è fatto nulla. E allora non è scontato che il torneo rimanga a Madrid dal 2022. I contatti con i tedeschi sono piuttosto datati: già nel 2018, una delegazione si è recata alla Caja Magica durante il torneo. Poi sembrava che ci fosse stato un riavvicinamento tra il comune e Madrid Trophy Promotion (società di Tiriac che ha firmato l'accordo nel 2011). Con il nuovo sindaco, tuttavia, la questione è tornata nuovamente nell'ombra. Le ultime notizie risalgono ad agosto, quando è stata annunciata la definitiva cancellazione del torneo del 2020. Alcune agenzie di stampa scrivevano che la giunta Martinez-Almeida stesse lavorando per prolungare l'accordo e tenere il torneo a Madrid. Da allora, silenzio. Non è dunque inverosimile che Tiriac si stia muovendo sottotraccia.

Secondo quanto disse Tiriac alla Bild, il primo ad avere l'idea di portare il circuito a Berlino sarebbe stato Boris Becker
I punti finali del Mutua Madrid Open: dopo sette edizioni sul cemento indoor, nel 2009 si è spostato alla Caja Magica

L'incontro con il sindaco di Berlino sarebbe avvenuto un mese fa, martedì 6 ottobre. In effetti, Berlino è l'unica grande capitale europea a non avere un torneo di alto livello. Ha ospitato per anni un ricco torneo femminile, ma l'ultima edizione risale al 2008. Poi hanno ceduto la licenza a Varsavia, prima che l'evento morisse definitivamente dopo essersi spostato a Bruxelles. Il campo centrale intitolato a Steffi Graf è stato riutilizzato la scorsa estate per un'esibizione durante la pausa dei circuiti ATP-WTA. La società e|motion, guidata da Edwin Weindorfer, ha approntato un campo in erba per un mini-torneo vinto da Dominic Thiem su Matteo Berrettini. Se davvero il progetto berlinese dovesse andare in porto, è improbabile che si giochi nello stesso luogo. Qualche anno fa, in un'intervista alla Bild, Tiriac aveva sparato alto per i requisiti necessari.

Quando Becker mi ha parlato di organizzare un torneo a Berlino, gli ho consigliato di parlare con il sindaco e poi fargli queste domande: è disposto a spendere 200-300 milioni? Esiste un'area di 20 ettari dove realizzare uno stadio da 15.000 spettatori, uno da 12.000 e altri 17 campi?”. Quella che era una provocazione sembra essere diventata, all'improvviso, qualcosa di concreto. Non sarebbe la prima volta che Tiriac lavora in Germania. Il torneo è di sua proprietà da moltissimi anni: già proprietario del torneo di Stoccarda, nel 1995 ha acquistato la licenza dell'allora Masters 1000 da Stoccolma. Dopo un anno a Essen, il torneo si è poi giocato a Stoccarda fino al 2001. L'anno successivo c'è stato lo spostamento a Madrid, quando il magnate rumeno annusò il calo d'interesse dei tedeschi per il tennis dopo i ritiri di Boris Becker e Steffi Graf. Oggi, a distanza di vent'anni, sembra che possano esserci le condizioni per fare un nuovo tentativo. Per ora è solo una suggestione, ma gli indizi non mancano.