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US OPEN

Lo spareggio

Affascinante epilogo a New York: la finale tra Carlos Alcaraz e Casper Ruud non metterà in palio solo il titolo, ma anche la leadership ATP. Potrebbe essere l'occasione della vita per il norvegese, mentre per Carlitos è solo questione di tempo. Contro Tiafoe ha vinto il terzo match di fila al quinto set.

Riccardo Bisti
10 settembre 2022

C'era persino Mchelle Obama a fare il tifo per Frances Tiafoe. I successi contro Rafael Nadal e Andrey Rublev avevano scaldato il cuore degli americani. D'altra parte, l'aveva detto lo stesso Frances in tempi non sospetti, un paio d'anni fa: “Il pubblico dello Us Open desidera la storia di successo di un giocatore americano. Vorrei essere protagonista di quella storia. Lo vorrei follemente”. Gli americani hanno fatto il possibile per spingerlo al match clou contro Casper Ruud, creando quel clima che tanto gli piace. Urla, cori, passione. Ma non c'è stato il lieto fine, perché a giocarsi il titolo sarà Carlos Alcaraz, emerso dall'ennesima battaglia di cinque set, in cui ha avuto – ancora una volta – la forza di imporsi nonostante abbia perso due tie-break. Gli era successo contro Sinner, si è ripetuto in un venerdì notte americano, chiuso poco prima della mezzanotte, col punteggio di 6-7 6-3 6-1 6-7 6-3. Ma è stata una serata indimenticabile, al punto da far cambiare il protocollo ESPN.

Il rituale prevede che dopo il match sia intervistato solo il vincitore, mentre stavolta hanno fatto parlare anche lo sconfitto. Normale, perché Tiafoe era entrato in simbiosi con la gente. E non è utopico pensare che sia stato il pubblico a trascinare il match al quinto, rendendo speciale una serata di routine. Ne avevano un gran bisogno, specie dopo la prima semifinale, non indimentabile. Tiafoe ha il merito inscalfibile di aver ricordato agli americani cosa significa avere un giocatore di casa – uomo – capace di arrivare in fondo nello Slam di casa. Non accadeva da sedici anni. “Ho dato tutto quello che avevo. Fa davvero male perdere – ha detto – ma stasera Carlos è stato troppo bravo”. Cos'altro poteva dire? Lo spagnolo si è preso lo status di top-player lungo tutto il 2022, ma adesso ha fatto di più. Le sue ultime partite sono state un prototipo di quello che vedremo nei prossimi dieci anni di tennis. Sarà un tennis colmo di intensità, giocato a ritmi vertiginosi. Lui ne è il precursore.

«Mi sarebbe piaciuto vincere, ma credo che stasera abbia vinto il tennis»
Frances Tiafoe
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La splendida semifinale tra Alcaraz e Tiafoe

“La qualità del match è stata all'altezza della sua importanza – ha aggiunto Tiafoe – grandi colpi, scambi lunghissimi, punti folli in momenti folli. Mi sarebbe piaciuto vincere, ma credo che stasera abbia vinto il tennis”. Quella di domenica sera sarà la prima finale Slam di Alcaraz, che ha legittimato il successo con un'esuberanza atletica che ricorda – davvero – quella del primo Nadal. E poi i numeri: in cinque set, ha tenuto un salto positivo tra vincenti ed errori gratuiti (59 a 37), si è presentato 42 volte a rete (raccogliendo 32 punti) e ha strappato per nove volte il servizio all'americano. Tiafoe ha mantenuto il ritmo per un set, poi ha avuto un inevitabile calo. Non riusciva proprio a stargli dietro. La partita è girata sul 3-2 Alcaraz nel secondo, sul punteggio di parità.

L'americano aveva tirato una volèe smorzata che sarebbe stata vincente contro chiunque, ma lo spagnolo c'è arrivato e ha messo in difficoltà Tiafoe, costringendolo all'errore. Lezione? Mai tirare una smorzata contro Motorino-Alcaraz, a prescindere dalla sua posizione di partenza. “Carlos è giovane, colpisce fortissimo... non ho mai giocato contro uno che si muove così bene – ha ammesso l'americano – ha preso alcune smorzate fuori dal mondo. La sua capacità di allungare i punti è incredibile, sarà un problema per molto tempo”. Nonostante le oggettive difficoltà, Tiafoe ha lottato fino all'ultima palla. Il quarto set è stato il momento più emotivo: sembre costretto a rincorrere, gli è stato dietro fino all'ultimo, annullando un matchpoint con un vincente e artigliando il tie-break con un pizzico di fortuna, grazie a un paio di errori di misura dello spagnolo. Questione di millimetri.

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Casper Ruud si è aggiudicato la prima semifinale, battendo Khachanov in quattro set

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“È stata dura perdere il set in quel modo, ma sapevo che avrei dovuto continuare a giocare, rimanere in partita e mantenere la calma” ha detto Alcaraz, che aveva troppa più benzina del suo avversario. Il canto del cigno di Tiafoe è stato un break che lo ha portato 2-2 sul quinto, ma non aveva più forza. Si è arreso al nono game, non prima che Alcaraz giocasse un altro colpo da urlo, un morbido pallonetto atterrato a pochi centimetri dalla riga. E così, domenica sera, lo spagnolo si giocherà il numero 1 ATP in un vero e proprio spareggio contro Casper Ruud. La sensazione è che sia una chance quasi irripetibile per il norvegese, mentre per Carlitos (che a New York dorme in camera con il fratello Alvaro, quattro anni più grande di lui) è solo una questione di tempo. Dovesse farcela già stavolta, sarebbe il più giovane numero 1 nella storia dell'ATP (il record appartiene a Lleyton Hewitt), nonché il primo a riuscirci prima di compiere 20 anni.

E non è lecito pensare che arrivi stanco all'appuntamento, nonostante sia rimasto in campo una ventina d'ore nei sei match che lo hanno spinto in finale. “Mi sento benissimo in questo momento – ha detto – ho pensato a un piccolo uomo che dieci anni fa sognava di vivere un momento come questo”. Avrà solo 40 ore per recuperare, ma alla sua età ne bastano ancora meno. “La finale? Non mi fa paura, è qualcosa per cui mi sono preparato sia fsicamente che mentalmente. Nessun problema per il fisico, ho già dimostrato in questi match di stare benissimo nel quinto set”. L'ultimo ostacolo, come detto, si chiama Casper Ruud. “L'ho già battuto a Miami, credo di potermi ripetere in uno Slam. Ha già giocato una finale, quindi ha maggiore esperienza di me. Però ho già vissuto diverse emozioni per la prima volta e l'ho fatto bene, quindi voglio ripetermi domenica. So che non sarà facile, ma cercherò di viverla come se fosse una partita come un'altra. E dare la migliore versione di me”.

US OPEN 2022 – SEMIFINALI MASCHILI
Carlos Alcaraz (SPA) b. Frances Tiafoe (USA) 6-7 6-3 6-1 6-7 6-3
Casper Ruud (NOR) b. Karen Khachanov (RUS) 7-6 6-2 5-7 6-2