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L'Avvenire continua a parlare italiano

La 56esima edizione del "torneo che non sbaglia mai un pronostico” ha visto trionfare Michele Mecarelli, classe 2007 di Jesi, e la tedesca Mariella Thamm. Il loro sogno è allungare la lista di vincitori Slam passati dal TC Ambrosiano. 

Antonio Sepe (foto Roberta Corradin)
19 giugno 2023

Quattro anni di stop, ma è come se non ci si fosse mai fermati. Il Torneo Avvenire è tornato in calendario, con lo status di Super Category (il più importante di Tennis Europe), e lo ha fatto nel segno di un giovane italiano. Dopo la vittoria nel 2019 di Gabriele Piraino, classe 2003, quest’anno il titolo maschile è andato a Michele Mecarelli, classe 2007 di Jesi.

L’azzurrino ha completato una settimana fantastica superando in finale il numero uno del seeding, Kolos Kincses (Ungheria). 4-6 7-5 6-1 il punteggio in favore di Mecarelli, capace di annullare ben tre match point e bravo a restare concentrato nel parziale decisivo, quando il suo avversario è stato frenato dai crampi, spuntandola dopo 2h27’. “Ringrazio tutti per questo momento straordinario che sto vivendo, dall'organizzazione al mio team. Ho temuto che ormai la partita fosse scivolata via, invece sono riuscito a reagire e a recuperare” ha commentato a caldo ai canali ufficiali del torneo il marchigiano, allenato dal maestro Luca Quintiliani e seguito a Milano da Matteo Baldini.

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    La classifica di Michele Mecarelli nel ranking mondiale di categoria. Non si può certo dire che partisse favorito.

Nel femminile, invece, a trionfare è stata la giovanissima Mariella Thamm, impedendo una doppietta azzurra. La 13enne tedesca ha infatti liquidato nell’atto conclusivo del torneo Ilary Pistola per 6-4 6-3 in 1h13’. “Sono molto felice di aver conquistato questo torneo perché so qual è la sua storia e le campionesse che sono passate da qui. Sono riuscita a fare il mio tennis e a mettere a segno tanti vincenti” ha dichiarato la baby tedesca.

Malgrado il ko in finale, anche per la giovane italiana resta una settimana ampiamente positiva. Epilogo agrodolce dunque per Jesi, città natale dei due finalisti italiani, che ha potuto festeggiare una sola vittoria.

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Definito da Rino Tommasi “il torneo che non sbaglia mai un pronostico”, sarà solo il tempo a dire se ciò varrà anche per i due vincitori di quest’anno. Le possibilità esistono: basti dare un’occhiata all’albo d’oro. Non è un caso che quest’evento abbia incoronato ben diciassette futuri vincitori slam, da Bjorn Borg a Martina Hingis, passando per Ivan Lendl, Stefan Edberg, Maria Sharapova e, più di recente, Juan Martin Del Potro e Jelena Ostapenko. Menzione speciale per Adriano Panatta, che venne sconfitto in finale nella prima edizione (delle 56) in assoluto del torneo, nel 1965.

Il Torneo Avvenire è dunque ritornato e lo ha fatto con tante novità. Innanzitutto ha accompagnato una tappa Under 14 al classico torneo Under 16; poi ha posticipato la finale a domenica (solitamente si disputava di sabato) e infine, per ragioni logistiche (più partite vuol dire necessità di più campi) ha affiancato ai campi dello storico Tennis Club Ambrosiano quelli dell’ASPRIA Harbour Club di Via Cascina Bellaria, che a inizio luglio ospiterà un torneo Challenger. Curiosamente, ai nastri di partenza del torneo ci sarà anche qualche giocatore che negli ultimi decenni ha vinto il Torneo Avvenire, come il bulgaro Dimitar Kuzmanov o l’azzurro Andrea Pellegrino.

La tedesca Mariella Thamm, vincitrice del Torneo Avvenire 2023 (foto Roberta Corradin)