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Le scommesse aiutano la ripresa del tennis, ma attenzione...

La partnership tra due società, finalizzata alla creazione di un mercato di scommesse, ha permesso di organizzare un maxi-evento itinerante negli Stati Uniti. La Tennis Integrity Unit vede con favore il progetto, ma avvisa: "Attenti: potrebbe esserci un elevato rischio di corruzione”. Le norme anti-corruzione valgono anche per le esibizioni.
Riccardo Bisti
20 giugno 2020

Il tennis ha una relazione lunga e complicata con il mondo delle scommesse. Il primo scandalo risale al 2007, al famoso match di Sopot tra Nikolay Davydenko e Martin Vassallo Arguello. Il clamore spinse alla creazione un corpo investigativo (la Tennis Integrity Unit) interamente dedicato a queste vicende. I vari report, uniti a scandali, sospetti e condanne, hanno evidenziato quanto i tornei più piccoli siano soggetti alla corruzione. Ma c'è un'altra faccia della medaglia: le agenzie di scommesse sono tra i partner più munifici. Il Pannello Indipendente che ha valutato l'operato della TIU ha suggerito di evitare sponsorizzazioni dirette, ma in tempo di pandemia si sono create sinergie impensabili. Un'agenzia di management e una società di tecnologia hanno scelto il betting per generare gli introiti necessari per un rapido ritorno in campo. Topnotch Management ha collaborato con Genius Sports (società internazionale di monitoraggio di dati e integrità): da questa collaborazione è nata la Topnotch Tennis Tours MatchPlay 120 Series, evento di sei settimane a cui partecipano diversi top-300 ATP-WTA.

I meglio piazzati sono Sam Querrey (n.40 ATP) e Jennifer Brady (n.48 WTA). I giocatori si spartiscono l'interessante montepremi di 150.000 dollari. L'evento è scattato il 25 maggio, si snoda tra Florida, California e Ohio, ed è visibile in streaming. In assenza di altri eventi, parecchie agenzie di scommesse hanno quotato gli incontri. E i guadagni arrivano da lì. Prima della pandemia, Topnotch riteneva che un torneo avesse bisogno di almeno 80 elementi del personale in loco: per il MatchPlay 120 li hanno ridotti a meno di 10, compresi giocatori e giudici di sedia. Tra i vari protocolli anti-contagio, c'è anche l'obbligo di utilizzare palline diverse per i turni di servizio. Un set ha la X, l'altro no. La produzione streaming è affidata a Genius Sports, che utilizza una telecamera in HD, dotata di intelligenza artificiale.

"Mi hanno offerto circa 20.000 sterline, non chiedevano nemmeno che vendessi la partita. Erano sufficienti un paio di game. Sono cose abbastanza comuni”"
Ronnie Schneider

I consigli della federtennis francese per svolgere l'attività in sicurezza

“È davvero una situazione strana e impegnativa – ha detto il direttore dell'evento Kyle Ross – abbiamo quattro campi in quattro luoghi diversi, tutti gestiti a distanza. Per venirne a capo stiamo sfruttando tutta la tecnologia che abbiamo a disposizione”. Si tratta di un sistema efficace per garantire un po' di tennis giocato in un periodo difficile, in cui varie istituzioni si stanno ingegnando per interrompere la pausa. Rimangono le perplessità sul rapporto tra tennis e scommesse. Tuttavia, secondo Chris Dougan (portavoce di Genius Sports) la sua società ha esperienza sufficiente per aiutare nella prevenzione delle partite truccate. In effetti, Genius Sports fornisce supporto tecnologico e di consulenza a maxi-campionati come NBA e Premier League. “Da qualsiasi altra parte del mondo il mercato è trasparente, con un mercato regolare. Per questo, il betting è visto come legittimo.

E noi abbiamo tutto l'interesse affinché lo sport mantenga la sua integrità: se la perde, perdiamo i clienti e la loro fiducia. Credo che il rapporto tra sport e scommesse debba essere equo e trasparente, in modo che ognuno abbia il suo guadagno”. Belle parole, ma chi conosce il tennis sa che i tornei più piccoli sono un ricettacolo di irregolarità. Montepremi da fame possono convincere i giocatori a vendersi qualche partita in cambio di guadagni extra. Ronnie Schneider, ex semi-professionista (ha giocato un paio d'anni nel circuito minore), afferma che i tentativi di corruzione sono molto frequenti. Non tutti hanno successo, ma parecchi sì. E molti rimangono impuniti. “Non credo che esista un modo per fermare il fenomeno – dice – però hanno adottato una serie di misure che hanno messo paura ai giocatori”.

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    I match sospetti segnalati dalla Tennis Integrity Unit nel primo trimestre del 2020. Di questi, 32 si sono svolti nel circuito ITF.
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La Match120 Series non è un evento ufficiale, tuttavia è soggetto alle norme del Tennis Anti-Corruption Program, che vieta qualsiasi tipo di attività legata alle scommesse e non permette sponsorizzazioni dirette delle agenzie di betting. In un comunicato dello scorso 15 aprile, la Tennis Integrity Unit ha inviato le sue linee guida agli organizzatori. “Comprendiamo che saranno buone occasioni per giocare e intascare qualcosa: vediamo con favore queste opportunità, ma dobbiamo avvisarvi che in alcuni di questi ambienti potrebbe esserci un elevato rischio di corruzione”. La matematica non è un'opinione: se l'offerta di truccare un match è superiore rispetto a quanto si guadagnerebbe con un successo, diventa difficile rifiutarla.

Schneider ha detto di aver ricevuto una proposta simile nel febbraio 2018, in occasione di un Futures in Gran Bretagna. Dopo aver vinto il primo turno, ha ricevuto un messaggio via Instagram da uno sconosciuto. Gli faceva i complimenti e gli augurava buona fortuna. Dopo aver ottenuto una risposta di ringraziamento, lo sconosciuto è arrivato al dunque. “Mi ha offerto circa 20.000 sterline, e non chiedeva nemmeno che vendessi la partita. Erano sufficienti un paio di game. Sono cose abbastanza comuni”. Schneider non ha risposto, ha realizzato uno screenshot della conversazione, lo ha mostrato al Supervisor ITF e ha dovuto rispondere a una serie di domande della Tennis Integrity Unit. “Il fatto è che in quel torneo ho portato a casa 400 dollari” sospira. Come a dire che aveva ragione Marco Trungelliti, il più famoso dei whisteblowers tennistici: denunciare è faticoso e non conviene. Per farlo, ci vuole una grande spinta morale. Altrimenti è molto più facile restare in silenzio. Anche e soprattutto nelle esibizioni.

In tempi di distanziamento sociale, le telecamere comandabili a distanza sono una risorsa molto preziosa