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La Casa di Hopman

Un insegnamento del mitico Harry Hopman, ottimo giocatore degli anni 30 e considerato tra i migliori coach di tutti i tempi: il segreto per aprirsi il campo e forzare l’avversario all’errore è evitare... la Casa di Hopman!

di coach Christian Persico
29 marzo 2023

Sarebbe bello vivere di soli colpi vincenti, una lunga serie di highlights da collezione. Peccato che nemmeno a livello pro bastano per vincere tante partite. Un aspetto fondamentale, ancor di più a livello di club, è invitare l’avversario all’errore. Come riuscirci? Facendolo giocare fuori dalla sua comfort zone. E quindi evitando quella che in gergo si chiama la Casa di Hopman perché era un concetto molto caro al mitico Harry, campione sul campo e ancor di più fuori, ancora oggi ricordato come uno dei coach migliori di tutti i tempi.

Come potete osservare nel video, immaginate di disegnare al centro del campo avversario una casetta (esattamente come fanno i bimbi) e di doverla evitare. In sostanza, si tratta di giocare profondo o stretto, in modo da obbligare l’avversario a spostarsi dal centro del campo, a colpire in corsa o con appoggi non semplici e di riuscire ad aprirsi un angolo per diventare aggressivi.

Guarda anche: Kick Serve + 3rd Shot
«La lezione di Hopman è chiara: togliete l’avversario dalla sua comfort zone e usate bene tutti gli angoli del campo, in lunghezza e larghezza» coach Chrstian Persico

Usare il campo è fondamentale e spesso uno schema trascurato dai giocatori di club. Soprattutto chi è abituato a palleggiare tanto in allenamento, avrà la tendenza a giocare una palla troppo comoda, corta e centrale (perché nel palleggio serve per dare continuità al gioco). In un match invece, è necessario riuscire a muovere la palla, se vogliamo usare lo slang moderno dei coach, cioè trovare profondità e angoli per spostare l’avversario dalla sua zona di comfort.

Ma quanto è grande la Casa di Hopman? Questo dipende dal livello di gioco. Tra i pro è un quadrilocale e per mettere in difficoltà l’avversario bisogna giocare piuttosto vicino alle righe; man mano che scende il livello, si riducono anche le dimensione della Casa.

Fate solo attenzione a un dettaglio non trascurabile: una palla profonda ha sempre una certa efficacia perché è difficilmente attaccabile e spesso restituisce una palla comoda; tuttavia, dopo aver spinto l’avversario lontano dalla riga di fondo, è il colpo più stretto a risultare particolarmente efficace perché non tutti sanno muoversi tagliando il campo in diagonale e quindi finiscono per colpire troppo lontani, lasciando una buona fetta di campo scoperta. L’unico rischio è cercare di giocare stretto su una palla molto centrale e con l’avversario in buona posizione perché se arriva facilmente sulla palla, avrà la stessa opportunità di trovare un buon angolo.

In ogni caso, la lezione di Hopman è chiara: togliete l’avversario dalla sua comfort zone al centro del campo e usate bene tutti gli angoli del campo, in lunghezza e larghezza. Spesso troverete lo spunto vincente, altre volte forzerete l’avversario all’errore. In ogni caso, porterete a casa un buon numero di punti.