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US OPEN - IL TABELLONE

Djokovic, ecco la strada per la leggenda

Percorso difficile per Novak Djokovic: le due teste di serie più temute (Zverev e Berrettini) sono dalla sua parte, e non mancano possibili insidie. Beffa azzurra: i dieci italiani sono tutti nella parte alta, la più difficile. Se la ride Medvedev, affascinante Tsitsipas-Murray al primo turno.

Riccardo Bisti
27 agosto 2021

Sette partite. Ventuno set. Almeno centoventisei game. È la distanza che separa Novak Djokovic dal Grande Slam. L'attesa per il sorteggio dello Us Open era ancora più grande in virtù della portata storica dell'evento. John McEnroe ha già sentenziato che vincerà il torneo, ma in mezzo ci sono sette ostacoli e 127 avversari. Non sempre i nomi sul tabellone rappresentano la difficoltà del percorso, ma sono un buon indicatore. Ed è certo che Djokovic dovrà sudarsi la grande impresa. L'urna di New York (torneo vinto soltanto tre volte, l'ultima nel 2018) non gli è stata troppo amica. Lungo il percorso troverà gente forte, che avrebbe preferito avere dall'altra parte del tabellone. Intanto dalla sua parte c'è Alexander Zverev e non Stefanos Tsitsipas, ed è evidente che il tedesco rappresenti una minaccia maggiore. E nel suo quarto c'è Matteo Berrettini: tra le teste di serie tra la 5 e la 8, la peggiore.

Lo ha battuto sia a Parigi che a Londra, ma il romano sa come metterlo in difficoltà. Per il resto, abbiamo altre due sentenze: la prima riguarda Daniil Medvedev. Il russo sorride perché il suo tabellone sembra decisamente meno insidioso. Non certo un'autostrada per la finale, ma ci avrebbe messo la firma. Marin Cilic, Grigor Dimitrov e Casper Ruud sarebbero le teste di serie sul percorso prima della semifinale, forse, contro Tsitsipas. C'è anche John Isner, ma il modo in cui lo ha disinnescato a Toronto ha abbassato le quotazioni dell'americano. La seconda è tutta tricolore: come se l'urna si fosse inceppata, ha piazzato i dieci azzurri nella parte alta del tabellone. Più che per loro, è un danno per gli appassionati: si alterneranno giorni strapieni di italiani, con tante contemporaneità, e altri senza neanche uno. Più in generale, nello spicchio di Berrettini sono concentrati ben cinque italiani. Oltre al romano ci sono Travaglia, Fognini, Sonego e Seppi. Diciamo che poteva andare meglio. Andiamo a scoprire segreti e dettagli dello Us Open 2021.

US OPEN 2021 - IL TABELLONE MASCHILE

ASICS ROMA
Djokovic dovrà sudarsi la grande impresa. L'urna di New York non gli è stata troppo amica. Lungo il percorso troverà gente forte, che avrebbe preferito avere dall'altra parte del tabellone.

Nel 2014, Kei Nishikori ha stoppato Novak Djokovic in semifinale. I due potrebbero ritrovarsi al terzo turno (Goffin e McDonald permettendo)

PRIMO QUARTO
Djokovic potrebbe avere qualche difficoltà già al secondo turno contro Jan Lennard Struff (sorteggiato con Tallon Griekspoor, che dunque dovrebbe aver ottenuto il visto per gli Stati Uniti), poi ci sarebbe un terzo turno contro Kei Nishikori: per carità, lo ha battuto 17 volte su 19. Tuttavia sarebbe un replay della semifinale-incubo del 2014, quando il giapponese gli scippò un titolo quasi certo. Nishikori sembra più accreditato di Goffin per sfidarlo al terzo turno, ma attenzione a Mackenzie McDonald. Negli ottavi ci sarebbe un altro replay, quello della semifinale australiana, contro Aslan Karatsev. Il russo si è preso una gustosa rivincita a Belgrado, ma da allora sembra aver esaurito la benzina. Vedremo se l'aria di New York lo rilancerà. Di certo sembrerebbe avversario più ostico di Alex De Minaur. Altro deja-vu in prospettiva: il quarto contro Matteo Berrettini, come a Parigi. A Cincinnati abbiamo visto un Matteo in convalescenza tecnica, ma la condizione si può trovare anche strada facendo. Il nostro numero 1 esordisce contro Chardy, poi avrà uno tra Moutet e Travaglia e forse Fognini al terzo turno. Sarebbe una bella sfida, ma il ligure non ha avversari troppo semplici: prima Pospisil, poi uno tra Sandgren e Ivashka. Il sogno sarebbe un ottavo Berrettini-Sonego, ma la classifica suggerisce una sfida contro Hubert Hurkacz. Il polacco avrebbe Seppi o Fucsovics al secondo, mentre la strada di Sonego verso il terzo turno non sembra proibitiva. Questa zona potrebbe riservarci grandi gioie, ma anche grandi delusioni.

SECONDO QUARTO
Qualcuno sta già pregustando l'ottavo tra Alexander Zverev e Jannik Sinner. In questo momento, il tedesco sembra inavvicinabile. Vedremo se le notizie extra-tennis emerse (di nuovo) in queste ore lo potranno distrarre. Querrey non è un primo turno semplice, ma non è più quello di un tempo. Lo Zverev visto nelle ultime settimane non dovrebbe avere problemi a cogliere gli ottavi. L'altoatesino parte contro Purcell, poi avrebbe uno tra Cecchinato e Svajda. Per accedere alla seconda settimana ci sarebbe un Gael Monfils in ripresa, ma ancora lontano dai tempi d'oro. Insomma, tutto fa pensare a un ottavo spettacolare. Più in basso , la classifica suggerisce un ottavo tra Carreno Busta e Shapovalov (replay dello spettacolare quarto dell'anno scorso), ma ci sono diverse bucce di banana. Lo spagnolo avrebbe Sebastian Korda al secondo turno (match che probabilmente andrebbe sul centrale) e il temibile Opelka al terzo. Al contrario, il canadese può rischiare grosso nell'eventuale terzo turno contro Karen Khachanov. Galvanizzato dall'argento olimpico, il russo sembra a un passo da un importante salto di qualità. Suggestivo il primo turno di Lorenzo Musetti: due anni e mezzo dopo ritrova Emilio Nava, suo avversario nella finale dell'Australian Open junior 2019. L'americano ha avuto bisogno di una wild card, mentre il carrarino è ammesso di diritto. Farà bene a pensarci: Lorenzo sta vivendo un periodo difficile, ma soltanto un anno fa avrebbe messo la firma per trovarsi in questa posizione. In caso di vittoria ritroverebbe Opelka, con il quale aveva perso a Roma.

Tsitsipas-Murray è il primo turno più affascinante, ma le ultime prestazioni dello scozzese non sono state troppo incoraggianti

Alexander Zverev in allenamento a Flushing Meadows: il tedesco ha battuto Djokovic nella semifinale olimpica

TERZO QUARTO
Primo turno deluxe: Stefanos Tsitsipas inaugura la sua campagna contro Andy Murray. Sono trascorsi nove anni dallo storico successo del britannico. All'epoca il greco aveva 14 anni e Sir Andy si muoveva senza un'anca metallica. Insomma, il presunto equilibrio del match non corrisponde al suo fascino. Il livello espresso da Murray nelle ultime settimane non fa pensare a chissà quale impresa. Anzi, Norrie al terzo turno potrebbe essere più impegnativo per Tsitsipas. Più in generale, ci sono ottimi primi turni: spicca Bautista-Kyrgios, talmente diversi tra loro da giustificare una certa curiosità. Bello anche Norrie-Alcaraz: il baby-fenomeno spagnolo è già pronto per dire la sua sul cemento? È andata abbastanza bene ad Andrey Rublev: finalista a Cincinnati, potrebbe trovare Tiafoe o Krajinovic al terzo turno e Auger-Aliassime (o Bautista, o Kyrgios) negli ottavi. Da un paio d'anni, tuttavia, sembra aver trovato una continuità tale da ipotizzarlo robusto favorito per i quarti. Da segnalare l'eterno Feliciano Lopez, al 77esimo Slam consecutivo. Troverà un qualificato.

ULTIMO QUARTO
Chi può ostacolare Daniil Medvedev verso la semifinale? L'inizio sembra soft, poi c'è il terzo turno contro Marin Cilic. Il croato ha vinto a new York sette anni fa e soltanto due mesi fa lo ha spaventato a Wimbledon, portandogli via i primi due set prima di crollare. Il precedente darà una mano a Medvedev, che non lo sottovaluterà e comunque è molto più competitivo sul cemento rispetto all'erba. Negli ottavi, Dimitrov o Evans non lo spaventano. Numeri alla mano, nei quarti troverebbe Casper Ruud. Il norvegese sta crescendo sul duro ed è caccia di punti per le ATP Finals, ma per lui un quarto di finale sarebbe un gran risultato. E Tsonga al primo turno non è avversario banale, ammesso che stia bene. E allora può essere una buona chance per Schwartzman e Isner. L'argentino viaggia ad alti e bassi: dovesse superare l'esame Anderson al secondo turno, potrebbe avere buone chance. Esordio molto complicato per Isner: trova Brandon Nakashima, battuto un mese fa in finale ad Atlanta. Non deve sottovalutarlo. La sensazione è che possa aspirare ai quarti, anche perché la prematura sconfitta a Cincinnati gli ha dato un po' di tempo per rifiatare. Dai quattro spicchi, tuttavia, sembra quello in cui il presunto semifinalista abbia meno ostacoli. E dovrebbe essere Daniil Medvedev.