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Tsitsipas: “Adesso parlo io (e mi vaccino)”

Ospite di un talk show greco, Stefanos Tsitsipas ha detto la sua sugli argomenti del momento, dalle polemiche sui toilet break fino ai vaccini COVID. In mezzo, parole non proprio gentili per Daniil Medvedev: “Col suo tennis unidimensionale, mi sorprende che vinca così tanto”.

Staff Tennis Magazine
21 settembre 2021

Ci voleva una trasmissione generalista greca, senza barriere linguistiche e la pressione di chi si occupa costantemente di tennis, per avere le risposte definitive di Stefanos Tsitsipas sulle polemiche che lo hanno accompagnato in questi mesi. Vaccini, perdite di tempo, polemiche di vario genere: dopo la finale al Roland Garros, il greco ha fatto parlare di sé soprattutto per ragioni extra-tennistiche. In attesa di giocare la Laver Cup (laddove farà squadra con Daniil Medvedev e Alexander Zverev, non esattamente i suoi migliori amici), ha trascorso un po' di tempo in Grecia: avrebbe dovuto giocare il match di Coppa Davis contro la Lituania, ma ha rinunciato all'ultimo per un problema al piede. Si è comunque presentato ad Heraklion ed è stato ospitato dalla trasmissione To Proino, show mattutino condotto da Giorgios Laigkas, in onda sul canale Ant1. Tsitsipas ha detto la sua sugli argomenti più caldi del momento, in un'intervista andata in onda nella mattinata di lunedì.

I TOILET BREAK
“Sono una persona a cui piace prendere il suo tempo, ma non come una donna” dice Tsitsipas quando gli hanno chiesto quanto tempo trascorre sotto la doccia. A suo dire, le lunghe pause non devono essere interpretate come uan strategia per mandare fuori ritmo l'avversario. “Quando vinco 6-0 un set e poi vado al bagno, non credo che sia una mossa strategica. Però l'ho fatto anche in questa situazione, quindi non è qualcosa di dannoso”. In effetti in Canada aveva fatto qualcosa del genere durante il match contro Casper Ruud. Tuttavia, sembra che l'ATP non sia più disposta ad accettare questo comportamento. Un portavoce ha affermato che la questione dovrebbe essere regolamentata, magari già in tempo per il 2022. Quando gli hanno chiesto se comunica con suo padre quando si trova in bagno, come aveva ventilato Zverev durante il loro match a Cincinnati, ha scelto l'ironia: “Certo. Nei miei sogni”.

ASICS ROMA
"Non sono contrario alla vaccinazione, semplicemente non vedo perché uno della mia età debba fare il vaccino. Vorrei aspettare una versione migliore dello stesso, che dia più vantaggi che svantaggi"
Stefanos Tsitsipas

Lo spot che annunciava l'intervista a Tsitsipas al talk show "To Praino" 

COVID E VACCINO
Aveva fatto discutere una sua affermazione, pronunciata durante il torneo di Cincinnati, in cui sosteneva di non avere fretta di sottoporsi al vaccino. Oggi è più chiaro: “Non sono contrario alla vaccinazione, semplicemente non vedo perché uno della mia età debba fare il vaccino. Vorrei aspettare una versione migliore dello stesso, che dia più vantaggi che svantaggi”. L'argomento è molto divisivo: non è questa la sede per entrare nel merito. In effetti, se il vaccino è fondamentale per le persone di una certa età, il rapporto costi-benefici per le persone più giovani sembra essere meno conveniente. I dati su ricoveri e decessi sono abbastanza chiari. Tuttavia, il portavoce del governo greco Giannis Economou non aveva apprezzato le parole del tennista. “Coloro che sono un punto di riferimento per un pubblico più vasto dovrebbero essere più attenti nell'esprimere certe opinioni”. Tsitsipas ha replicato durante To Proino. “Io sostengo chiunque voglia vaccinarsi. Non sono un medico, e la mia opinione non è certo la più informata quando si tratta di questioni mediche. Sono più bravo a rispondere a domande sul tennis”. Una parziale retromarcia, che diventa quasi totale quando ammette che si sottoporrà al vaccino entro il 2021. Più che per convinzione, tuttavia, lo farà per riprendere una vita sociale più normale possibile, sia dentro che fuori dal circuito. Una resa rispetto a quando aveva detto che non si sarebbe vaccinato fino all'istituzione dell'obbligo.

IL GIOCO DI MEDVEDEV
Sin dai tempi di un vecchio scontro diretto a Miami, non scorre buon sangue tra Tsitsipas e il recente vincitore dello Us Open. Il russo è il primo giocatore nato dal 1996 in poi a vincere uno Slam. Tuttavia, secondo Tsitsipas, si tratta soprattutto di un colpitore, senza particolare varietà. “Medvedev è molto costante, un avversario molto difficile. Mi sorprende che riesca a raggiungere certi risultati giocando con questo stile unidimensionale. Tuttavia, è giusto dire che si tratta del miglior giocatore del momento. Lo dicono i risultati”. Attualmente il russo è numero 2 del mondo e ha la teorica possibilità di insidiare la leadership di Djokovic, anche se molto dipenderà dall'attività del serbo a da qui a fine stagione.

Quella di Boston sarà la seconda partecipazione di Tsitsipas alla Laver Cup, dopo quella di due anni fa a Ginevra

L'opinione di Patrick Mouratoglou sul "toilet gate" che ha visto protagonista Stefanos Tsitsipas

DEVO DIMOSTRARE DI PIÙ SUL CAMPO
L'autostima non manca al greco, che peraltro è il giocatore ad aver vinto più partite nell'anno solare (50 contro le 47 di Medvedev e le 44 di Djokovic). Per lui è un traguardo importante, in tempi non sospetti lo aveva fissato come obiettivo, anche se la seconda parte della stagione non è stata delle migliori: primo turno a Wimbledon, secondo alle Olimpiadi e terzo allo Us Open, con la brutta sconfitta contro Carlos Alcaraz. “Però mi considero ancora al livello dei miei avversari. Gli altri non sono migliori di me, ma in questo periodo hanno giocato meglio”. Tuttavia, ammette di dover crescere sulle superfici diverse dalla terra battuta. Sul rosso, in effetti, i ruoli si ribaltano: quest'anno ha vinto a Monte Carlo e Lione, oltre ad aver giocato la finale a Barcellona e Parigi. "La leadership è questione di dettagli".

PAPÀ COACH NON SI CAMBIA
Non c'è intervista in cui non gli chiedano del padre, coach autoditatta senza alcun bakcground da tennista e nemmeno una vera formazione come tecnico. Molti si domandano se sia la persona adatta per condurlo in vetta. Stefanos è convinto di sì: “Lo posso affermare al 100%. Cambiare allenatore? Non ho pensieri di questo tipo”.

Tsitsipas ha poi toccato diversi altri argomenti: si augura che Maria Sakkari possa ottenere grandi risultati, anche prima di di lui, sostiene di non leggere dai social media (a parte quello che scrive lui) e di non sapere cosa scrivono di lui. A suo dire, il posto più bello della Grecia (dove vorrebbe tornare in futuro, ma non adesso) è Paxos: “Mi sono sentito molto bene quando ci sono andato”. Gli hanno poi chiesto se si interessa di politica e se si candiderebbe in Grecia. “Non ho votato perché risiedo in Francia, ed è qualcosa a cui non ho pensato”. Anche perché il futuro è qualcosa di molto remoto, visto che ha confessato di voler continuare a giocare fino all'età... di Roger Federer.