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IL CASO

Addio Parigi-Bercy per evitare la guerra?

Dopo le recenti fumate nere, gli organi di governo del tennis si riuniranno a Londra per trovare un punto d'incontro tra le proposte ATP e l'ipotesi di Premium Tour. Il compromesso potrebbe essere la disponibilità dei francesi a rinunciare al Masters 1000 di Parigi. Basterà?

Riccardo Bisti
14 aprile 2024

Da quando “The Athletic” ha preso in gestione la sezione sportiva del New York Times, ogni volta che esce un articolo di tennis c'è da mettersi sull'attenti. Spesso Matthew Futterman possiede notizie esclusive. Per questo, il pezzo uscito sabato e intitolato “Incontro cruciale a Londra per i leader del tennis in cerca di pace e denaro” aveva destato una certa curiosità. Per una volta, invece, le nuove indicazioni sono poche. Le limiteremmo a due: la prossima settimana ci sarà un nuovo incontro tra i rappresentanti degli organi di governo tennistici. L'appuntamento è a Londra e sarà un tentativo di riavvicinare le parti dopo quanto accaduto a Indian Wells, con forti tensioni tra il Filone Gaudenzi (che spinge per un tour a trazione araba, forte di una maxi-offerta del PIF) e il Filone Tiley, che invece ha proposto un super tour con gli Slam, dieci tornei premium e le competizioni a squadre.

Le due parti sono molto distanti e si scontrano – oltre che con evidenti antipatie personali – con due questioni di non facile soluzione: la necessità di intascare più soldi e quella di non sovraccaricare i giocatori. Anzi, se possibile, ridurre i loro impegni. Vi abbiamo ampiamente parlato degli scenari in ballo e delle loro implicazioni. La seconda notizia dell'articolo di Futterman (emersa da conversazioni con addetti ai lavori che hanno chiesto l'anonimato) è che la federazione francese sarebbe disposta a rinunciare al suo Masters 1000 pur di favorire la pace e l'entrata in scena dell'Arabia Saudita. Si tratta di uno scenario clamoroso, ma non così sorprendente. Clamoroso perché il Masters 1000 di Parigi-Bercy, inaugurato quasi 40 anni fa, di recente ha ufficializzato il trasferimento presso La Defense Arena, impianto indoor più grande d'Europa. Lo spostamento si verificherebbe dall'anno prossimo, ma Gilles Moretton (presidente FFT) avrebbe sostenuto che questo torneo non sarebbe diventato un ostacolo alla pace nello sport.

L'annuncio dello spostamento di Parigi-Bercy presso la Paris La Defense Arena

L'uscita di scena del torneo francese permetterebbe di far entrare l'Arabia Saudita in calendario senza creare una decima licenza per un Masters 1000, evitando di toccare le prime settimane dell'anno (scenario ipotizzato fino a qualche mese fa, e fortemente osteggiato da Tennis Australia, desiderosa dell'esclusiva di quella fase dell'anno). Non riteniamo questa cosa così sorprendente perché la FFT è l'unica istituzione – tra i presenti al tavolo – a possedere due eventi, uno Slam e un Masters 1000. Ci sarebbe la USTA, ma i tornei di Indian Wells e Miami appartengono a privati (Larry Ellison ed IMG), mentre di recente hanno venduto il torneo di Cincinnati al multi-miliardario Ben Navarro, padre di Emma. E c'è da credere che tale sacrificio sarebbe pagato molto profumatamente ai francesi. Detto che The Athletic ha chiesto conferme alla FFT (senza ottenerle), si ritiene che la soluzione sia ancora lontana anche con l'eventuale sacrificio del Masters 1000 di Parigi, anche perché ognuno prova a fare i propri interessi.

La terza notizia del pezzo è che la USTA ha iniziato a ragionare su un'ulteriore ristrutturazione del BJK National Tennis Center, sede dello Us Open, che prevederebbe un nuovo centro di allenamento, uno di ospitalità e un rinnovamento dell'Arthur Ashe Stadium. Notevole, visto che il precedente intervento strutturale è terminato pochi anni fa, proprio con la copertura del più grande impianto tennistico del mondo. Insomma, tutti hanno bisogno di denaro e cercano – legittimamente – di fare il possibile per ottenerlo. Le notizie finiscono qui, salvo una doverosa sottolineatura: la proposta di Gaudenzi manterrebbe più o meno lo status quo attuale (ma con più soldi in circolazione), mentre la proposta degli Slam sembra più orientata a un cambio strutturale del calendario. Si diceva che la decisione sarebbe stata presa a maggio, magari durante il torneo di Madrid: per adesso ci sarà una tappa intermedia a Londra, tra qualche giorno. Vedremo che tipo di fumata produrrà.