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IL CASO

600 euro e due mesi per una parolaccia (e poco più)

Il curioso episodio riguardante Antonio Campo e Fabrizio Bellucci. Quest'ultimo, padre del 20enne Mattia, ha denunciato la minaccia di Campo dopo un match contro il figlio. Il proposito non si è mai concretizzato, ma il Tribunale Federale ha accolto le richieste della procura, sanzionando il siciliano.

Riccardo Bisti
15 luglio 2021

A volte è difficile comprendere dove si trovi il confine tra la ragione e il torto. È certamente il caso della decisione 3/2021 del Tribunale Federale FIT, che ha condannato il siciliano Antonio Campo (attuale n.1191 ATP) a 600 euro di multa e due mesi di sospensione dall'attività nazionale per i fatti avvenuti lo scorso settembre, in occasione di un torneo Open giocato a Parabiago (Milano). In semifinale, Campo (classe 1993) ha affrontato l'allora 19enne Mattia Bellucci, attuale n.866 ATP. Leggendo le cronache dell'epoca, tutto si sarebbe sviluppato senza problemi: il blog del TC Parabiago descriveva così il match: “Spazio ai colpi spettacolari ed entusiasmanti della prima semifinale tra Mattia Bellucci e Antonio Campo, con il primo che prevale per 6-3 6-1 grazie ad una migliore gestione degli scambi decisivi e anche ad alcuni shot da funambolo”.

L'eliminazione di Campo viene poi salutata con una premiazione per il giocatore, effettuata dallo sponsor e dal presidente del club Mattia Ceruti. A corredo, anche un fotografia con Campo sorridente. Tutto ok, dunque? Evidentemente no. Un paio di giorni dopo, il padre di Bellucci (Fabrizio) ha inviato una PEC al Giudice Sportivo Nazionale denunciando il comportamento di Campo, il quale gli avrebbe dato del “cogl...” e lo avrebbe invitato ad aspettarlo fuori dal circolo per “mettergli le mani addosso”. Secondo la denuncia di Bellucci Sr., mezz'ora dopo la fine del match, il siciliano avrebbe dato concretezza ai suoi propositi, attenendolo all'ingresso del circolo per aggredirlo e impedirgli di lasciare il club. La situazione non sarebbe peggiorata grazie all'intervento del già citato Ceruti. In virtù di quanto ricevuto, si è mossa la Procura Federale FIT in quella che nella sentenza è stata definita “solerte attività istruttoria”.

ASICS ROMA
Questo genere di squalifiche hanno effetto solo sul territorio nazionale, e in tornei sotto l'egida FIT. Non a caso, il siciliano ha proseguito nell'attività internazionale (ripresa a gennaio dopo anni di assenza), ed anzi sembra che la sanzione lo abbia motivato a fare bene.

Una breve intervista realizzata da Antonio Campo a inizio 2017

Secondo le testimonianze, Campo non avrebbe gradito il comportamento di Fabrizio Bellucci, il quale avrebbe applaudito più volte i suoi errori gratuiti, denotando scarsa sportività. A fine partita, scocciato per l'avvenuto, lo avrebbe effettivamente invitato a uscire con lui dal circolo per un regolamento di conti. Tuttavia, tale proposito non si sarebbe mai concretizzato. Anzi, Campo sarebbe rimasto nel bar del circolo insieme alla fidanzata. La Procura Federale ha ravvisato la violazione di alcuni articoli del Regolamento di Giustizia, oltre alla recidiva (art.39) perché Campo era già stato oggetto di due procedimenti disciplinari: il primo nel 2016 (il suo nome comparve nella lunga faccenda riguardante Marco Cecchinato: Campo fu l'unico a non ricorrere al Collegio di Garanzia CONI che dichiarò estinto il procedimento a carico di Cecchinato) e la seconda nel 2018, quando fu multato di 200 euro per non essersi presentato a un match di prequalificazioni degli Internazionali BNL d'Italia.

L'udienza si è tenuta (in remoto) lo scorso 26 marzo. La Procura aveva chiesto 800 euro di sanzione più tre mesi di squalifica da qualsiasi attività nazionale, mentre Campo (assistito dall'avvocato Pierfrancesco Campo) domandava il proscioglimento. Il Tribunale ha ritenuto meritevole di accoglimento la richiesta della Procura, poiché sono state ritenute valide e attendibili le testimonianze di terzi, secondo cui Campo – subito dopo il match – avrebbe effettivamente dato del “cogl...” a Fabrizio Bellucci, invitandolo a “regolare la questione” fuori dal circolo. Allo stesso tempo, è stato accertato che Campo non ha dato seguito a quanto detto. Leggendo la sentenza non si trovano riscontri su quanto asserito da Bellucci, ovvero che Campo abbia cercato di impedirgli di uscire dal circolo e che solo l'intervento del presidente del circolo abbia evitato spiacevoli conseguenze.

Antonio Campo premiato a Parabiago dopo la sconfitta contro Mattia Bellucci

Un antico filmato in cui Mattia Bellucci, ad appena 6 anni di età, mostra le sue doti. Ne ha compiuti 20 a giugno e oggi è n.866 ATP

Le testimonianze evidenziano come Campo sia stato al bar con la fidanzata e che - in effetti – la condotta di Fabrizio Bellucci durante il match non sarebbe stata “consona alla sede sportiva”. In virtù di questo, a Campo è stata concessa un'attenuante che ha fissato la sanzione in 600 euro e due mesi di inibizione dall'attività federale. Nel rispetto dei regolamenti federali, Campo ha dovuto pagare la sanzione entro 30 giorni dalla sentenza: in caso di pagamento entro 15 giorni, la sanzione sarebbe stata dimezzata (300 euro). Questo genere di squalifiche hanno effetto solo sul territorio nazionale, e in tornei sotto l'egida FIT. Non a caso, il siciliano ha proseguito nell'attività internazionale (ripresa a gennaio dopo anni di assenza), ed anzi sembra che la sanzione lo abbia motivato a fare bene: nel primo torneo post-sentenza è giunto in semifinale (partendo dalle qualificazioni) al torneo ITF di Shymkent, in Kazakhstan. Non raggiungeva una semifinale a questo livello da quasi sei anni (settembre 2015 a Santa Margherita di Pula), poi ha giocato un altro quarto di finale sempre a Shymkent e ha raggiunto un secondo turno a Casinalbo.

Dopo la sentenza, pur svolgendo entrambi attività ITF, Campo e Bellucci non si sono mai incrociati. Qualora dovesse accadere di nuovo, siamo certi che la sportività avrà la meglio e che la parentesi di Parabiago resti tale. La reciproca comprensione degli stati d'animo, soprattutto tra persone di sport, è molto importante. Si tratta di una storia piuttosto banale, oseremmo dire trascurabile. Ci si domanda se fosse davvero il caso mettere in piedi una diatriba simile per una parolaccia e qualche parola di troppo detta a caldo, come peraltro spesso accade (vedi il recente caso di Giulio Zeppieri). E ci si domanda se fosse davvero il caso che la Procura Federale mettesse in moto una “solerte attività istruttoria” per un episodio di così scarsa rilevanza, certificata dalla foto di Campo, tranquillo, dopo la sconfitta e con la coppa in mano. E se fosse il caso che la stessa Procura chiedesse una sanzione così pesante, non tanto dal punto di vista economico, ma per l'impossibilità di giocare tornei Open, che sono una delle principali fonti di sostentamento per uno come lui. Il rispetto delle regole è un aspetto cruciale di qualsiasi disciplina sportiva, ed è corretto che le infrazioni più gravi vengano sanzionate, anche in misura pesante. Ma in certi casi, davvero, esiste una regola scritta che talvolta sarebbe opportuno considerare prioritaria: la norma del buon senso. Da parte di tutti.