ABBIGLIAMENTO

YOXOI e il fattore X

Il brand 100% made in Italy presenta DUEXTRE, una tecnologia innovativa che aiuta a ridurre la temperatura percepita e, di conseguenza, a migliorare la performance in campo. Tra i top testimonial, Alexander Bublik

di Lorenzo Cazzaniga
18 marzo 2021

La scienza applicata allo sport, è questa la scelta del marchio YOXOI, con produzione 100% made in Italy. Il nome deriva da Yoroi, l’armatura giapponese per antonomasia, generalmente destinata ai guerrieri di casta più elevata. La scommessa è quella di percorrere una strada nuova nell’abbigliamento tennistico, settore attento al design ma poco incline all’innovazione. Così, se i giocatori agonisti e di club spendono tempo e risorse per affinare la loro attrezzatura quando si parla di racchette, corde e scarpe, spesso non si curano abbastanza dell’outfit, se non nell’abbinamento colori (quando va bene...).

Ma può un completo da tennis migliorare la prestazione in campo?

È questo l’obiettivo di YOXOI che, con ottima dose di sintesi, ha riassunto in un claim le intenzioni di tutti gli appassionati che scendono quotidianamente in campo: «A noi piace giocare e... vincere!». Alla base della mission c’è un lavoro di ricerca e sviluppo di materiali tecnici innovativi e di come riuscire ad applicarli in modo da migliorare la performance dei giocatori.

Innovazione tecnologica
Come l’armatura dei samurai giapponesi serviva a proteggerli ma anche a far risparmiare energie grazie alla scelta di specifici materiali, così avviene con i capi tecnici YOXOI dedicati al tennis. Il fattore X (che ha trasformato la parola Yoroi in Yoxoi) è il brevetto della tecnologia DUEXTRE, un mix di tre tessuti che aiutano a resistere alla fatica. Una trama bioingegneristica che crea un’esclusiva struttura 3D: tre fibre differenti vengono combinate e intrecciate in modo da ottenere un tessuto a due pareti, quella interna a contatto con la pelle e quella esterna, che hanno composizione e funzioni diverse.

Sono ben sei i benefici che si ottengono grazie a questa tecnologia brevettata:

. Riduzione della temperatura percepita dai 3 ai 7°C 


. Evacuazione ed evaporazione accelerate del sudore in eccesso 


. Mantenimento sulla pelle del microfilm idrolipidico necessario a non indurre maggior sudorazione, con conseguente minore dissipazione di acqua e sali minerali 


. Tessuto Ipo-allergenico e anti-batterico 


. Soluzione anti-odore 


. Protezione dai raggi solari UV

Ma di quali materiali è composta la maglia?
La parete interna è in polipropilene triboelettrico caricato a ioni negativi. In sostanza, il polipropilene è un perfetto repellente per il sudore perché lo spinge verso l’esterno. Questo permette ai pori della pelle di respirare maggiormente, senza ristagno di sudore e, al tempo stesso, di mantenere sulla pelle la pellicola idrolipidica che permette di raffreddare il calore del corpo. La stima è una riduzione della temperatura percepita tra 3 e 7 gradi centigradi, non esattamente un’inezia, soprattutto nelle calde giornate estive.

La parete esterna è invece un mix di Tencel e poliestere. Il Tencel è un filato che si ottiene da fibra naturale estratta dalla cellulosa del legno di faggio e di eucalipto (attraverso un processo di estrazione completamente ecosostenibile) che viene miscelato al poliestere in una percentuale ottimizzata in modo che possa assorbire il sudore efficacemente e favorire un’evaporazione accelerata. Tutto questo è reso possibile anche grazie alla costruzione stessa della maglia da gioco, disseminata di trick volti a dissipare il calore nelle parti del corpo che naturalmente si scaldano maggiormente sotto sforzo, mantenendo invece la temperatura nelle parti che tendono a riscaldarsi meno. Inoltre, polipropilene e Tencel sono anche ipoallergenici, anti-batterici e non permettono la formazione di acari del tessuto, evitando quei cattivi odori tipici delle maglie in poliestere.

L’obiettivo di tutta questa ricerca scientifica dei materiali è (finalmente!) offrire un outfit che possa migliorare la prestazione atletica e quindi tecnica del giocatore. Ridurre la temperatura percepita è un fattore determinante in questa direzione perché affaticarsi meno significa essere più lucidi nelle scelte tecnico-tattiche, soprattutto quando sale la tensione nei momenti decisivi.

Il testimonial
E chissà che proprio questa maggior lucidità non sia tra i fattori che stanno permettendo a Alexander Bublik, tra i principali testimonial del brand, di crescere così rapidamente in classifica. Russo naturalizzato kazako, 23 anni, top 50 ATP ma numero 11 dell’ATP Race (la classifica che tiene conto dei soli risultati di questa stagione), è da sempre giocatore da higlights. Fantasioso al limite dell’autolesionismo, era famoso soprattutto per i suoi trick shots (tra i quali tweener, ace servendo dal basso e varie altre soluzioni da globetrotter del tennis) ancor prima che per i suoi successi in campo. Ancora nel 2017, prima di affrontarlo nelle qualificazioni di Roland Garros, Stefano Napolitano mi disse: «Giocarci contro è un inferno perché non sai mai quello che potrebbe fare. Anzi, sospetto non lo sappia nemmeno lui!». Ora, pur senza perdere quell’attitudine a cercare lo show (se Dio vuole!), Bublik è diventato più continuo nel gioco e (un filo) più avveduto nelle scelte tattiche. I risultati non si sono fatti attendere con la finale nel torneo ATP 250 di Singapore e la vittoria su Sascha Zverev a Rotterdam, oltre ad aver sfiorato il successo a Dubai contro Jannik Sinner. Il tempo ci dirà fin dove riuscirà a spingersi con un talento così straordinario ma, in qualunque caso, resta uno di quei giocatori per il quale vale sempre la pena pagare il biglietto.

Chi è YOXOI?

YOXOI è un brand italiano nato nel 2018, con produzione 100% made in Italy, che progetta, produce e commercializza i migliori prodotti da abbigliamento per il tennis, il padel e lo squash. L’azienda ha sede a Pordenone ed è specializzata nella ricerca di materiali tecnici e nella loro applicazione nell’abbigliamento sportivo al fine di migliorare le performance dell’atleta. La mission di YOXOI è di continuare a ricercare, in tutto l’universo tessile, nuove fibre, nuove tecniche di produzione, nuovi trattamenti e tecnologie che permettano di creare capi sempre più avanzati ed efficaci.