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Gennaio 2027: Masters 1000 in Arabia Saudita!

Niente Premium Tour: la guerra civile del tennis dovrebbe essersi conclusa con il trionfo dell'ATP. Dal 2027 ci sarà un decimo Masters 1000 in Arabia Saudita, nella prima settimana dell'anno. Sfregio all'Australia del grande sconfitto Craig Tiley. ATP e WTA si uniranno commercialmente. 

Riccardo Bisti
25 aprile 2024

Si dice che le espressioni di Craig Tiley raccontino meglio di qualsiasi altra cosa quello che sta succedendo nelle segrete della Caja Magica di Madrid. Un paio d'anni fa, ai tempi dell'Affaire Djokovic in Australia, qualcuno lo aveva definito una sorta di Dead Man Walking per il papocchio con il serbo, poi sfociato nell'espulsione dall'Australia. Eppure l'uomo forte di Tennis Australia si era rilanciato, e negli ultimi mesi era stato il cuore pulsante dell'offensiva Slam per portare il tennis in una nuova dimensione, definita Premium Tour. Il suo volto, in queste intense giornate madrilene, è quello di uno sconfitto. È quanto trapela e che dovrebbe essere deciso (e forse ufficializzato) in queste ore / giorni: ha vinto Andrea Gaudenzi. La poderosa contro-offensiva del Premium Tour è stata respinta, nonostante gli Slam avessero toccato corde a cui i giocatori sono molto sensibili: il denaro immediato, unito a una stagione meno faticosa.

La principale perplessità legata al Premium Tour riguardava la copertura economica: bene, nelle riunioni londinesi della scorsa settimana (con ATP, WTA e altri tornei) e in quelle madrilene di lunedì e martedì (con giocatori e agenti), gli Slam avevano promesso di mettere mano ai loro imponenti diritti mediatici per finanziare un cambiamento che avrebbe raddoppiato i guadagni per tutti i top-300 ATP, addirittura quadruplicandoli per le donne. In questo modo, la parità di montepremi sarebbe arrivata subito e non nel 2033, anno in cui si dovrebbe completare la Roadmap stilata dalla WTA per ottenere la parità salariale assoluta, anche se quella sostanziale (per i 1000 e i 500 che si giocano in contemporanea) sarebbe arrivata già nel 2027. Se vincente, l'attacco avrebbe portato alla creazione di un circuito in stile Formula 1 di cui vi abbiamo abbondantemente parlato: 4 Slam, 10 super tornei (in date e sedi da definire) e una competizione a squadre, il tutto allungando il periodo di off-season.

Non solo non ci sarà il Premium Tour, ma l'Australian Summer sarà "invasa" da un Masters 1000 in Arabia Saudita

Il Masters 1000 arabo scatterà nel 2027 e si giocherà nella prima settimana dell'anno, occupando il periodo che terrorizzava Tiley e tutto il mondo australe.

Le espressioni di Craig Tiley, principale fautore del progetto, raccontano tutto. Il progetto è stato respinto, con beffa: l'ATP ha approvato il varo di un decimo Masters 1000, di cui aveva aperto un bando qualche settimana fa. Nonostante la forte proposta di Doha, l'asta è stata vinta dall'Arabia Saudita. Il torneo scatterà nel 2027 e – udite udite – si giocherà nella prima settimana dell'anno, occupando il periodo che terrorizzava Tiley e tutto il mondo australe, che da decenni detiene una sorta di esclusiva nel mese di gennaio. La creazione di un maxi-torneo arabo depotenzierà l'Australian Summer, e chissà cosa accadrà con la United Cup lanciata appena un paio d'anni fa.

Il resto è ancora poco chiaro, ma sembra che ATP e WTA (che resteranno separate sul piano formale, ma si uniranno su quello commerciale e operativo, come peraltro previsto da mesi) abbiano intenzione di riformare il calendario in modo non troppo diverso da quello pensato dal Premium Tour: sempre più forza ai Masters 1000 e una certa importanza per i tornei 500, mentre non è chiaro cosa accadrà ai boccheggianti ATP-WTA 250, dei quali vi avevamo raccontato la sofferenza già qualche mese fa. L'obiettivo è accorciare il più possibile la stagione, dando ai tennisti un adeguato periodo di riposo. Sul piano economico, l'iniezione di petrodollari dovrebbe garantire l'aumento auspicato dai giocatori e che era stato promesso dagli Slam.

Il sorriso di Andrea Gaudenzi: sventato il progetto Premium Tour che avrebbe tolto potere e influenza all'ATP

Da quel che trapela, dunque, la vera differenza tra il Premium Tour e quello che accadrà per davvero (a parte il trionfo politico di WTA e soprattutto ATP in termini di leadership) riguarda la classifica. Tutti i tornei rimarranno validi e non si verificherà quanto ipotizzato dagli Slam, secondo cui la classifica mondiale sarebbe stata stilata dai soli eventi Premium, con gli attuali 250-500 ridotti a tappe di qualificazione (i migliori avrebbero potuto giocarli, ma senza accumulare punti). Per il resto, la narrazione (termine tanto caro ai capoccia che governano il gioco) sarà incentrata soprattutto sui grandi tornei, riducendo a eventi minori tutto il resto. Grande soddisfazione per l'Arabia Saudita, il cui inserimento nell'establishment prosegue senza sosta.

Intanto il PIF è diventato sponsor anche del torneo di Madrid (all'ingresso principale della Caja Magica c'è un enorme pannello pubblicitario del Fondo di Investimento Pubblico saudita), laddove è presente la presidentessa della federtennis Areej Mutabagani, che ha accolto con soddisfazione la vittoria nel bando per l'ottenimento del Masters 1000, culmine di quanto hanno già ottenuto in questi mesi: prima le ATP Next Gen Finals, poi l'esibizione 6 Kings Slam con in campo tutti i migliori nel bel mezzo del calendario ATP, infine le WTA Finals con un accordo triennale. Le tempistiche per l'ufficialità dovrebbero essere piuttosto brevi: fino a martedì c'era tempo per presentare le proposte, mercoledì sono state aperte le buste e oggi ci sarà l'ennesima riunione del Board ATP per ratificare la scelta e poi, si spera, dare in pasto al pubblico quello che sarà il tennis nei prossimi anni.