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AUSTRALIAN OPEN

«This fucking sport»: le grandi battaglie australiane

L'epica rimonta di Andy Murray contro Thanasi Kokkinakis è già nella leggenda dell'Australian Open. Riviviamo i cinque match più lunghi nella storia del torneo, senza dimenticare che è uscita dalla top-5 l'impresa sfiorata da un italiano.

Alessio Fabrizi
20 gennaio 2023

«This fucking sport». Così ha twittato Thanasi Kokkinakis dopo la sconfitta contro Andy Murray al termine di un match destinato a rimanere nella storia dell'Australian Open. Perché l'Happy Slam è spesso stato teatro di match storici e drammatici, ma dal 20 gennaio 2023, la top 5 dei match più lunghi del torneo è cambiata. Ecco come:

  • 1

    1) Djokovic vs Nadal 5-7 6-4 6-2 6-7(5) 7-5, Finale 2012
    La finale Slam più lunga di sempre. 5 ore e 53 minuti di tennis celestiale. Djokovic a caccia del quinto Slam, di fronte un Nadal in formissima, con solo 4 set lasciati per strada. Il match è leggendario e si è deciso su pochi punti. Il primo set è finito nelle mani dello spagnolo con un break decisivo nell’undicesimo gioco. Il secondo e il terzo sono stati controllati da Djokovic che nel quarto è arrivato a un passo dal servire per il match, con Nadal che ha recuperato da 0-40 nell’ottavo game. Il tie-break lo ha vinto Nadal. Quinto set dopo 4 ore e 43 minuti. Nadal è andato avanti di un break, presto recuperato da Djokovic . Il serbo ha poi conquistato il break decisivo nell’undicesimo gioco, annullando poi una palla break prima del trionfo L’esultanza è diventata iconica, il match indimenticabile.


  • 2

    Murray vs Kokkinakis 4-6 6-7(4) 7-6(5) 6-3 7-5, 2° Turno 2023
    Il tennis è uno sport crudele, ma offre sempre una seconda possibilità. E così Andy Murray si è regalato una nottata da sogno battendo Kokkinakis (4-6 6-7 7-6 6-3 7-5) nel match più lungo della sua carriera, il secondo  nella storia dell’Happy Slam. Sembrava una partita destinata a concludersi in maniera rapida, con il padrone di casa in vantaggio di due set e per due volte avanti di un break nel terzo, quando ha servito per il match. Lo scozzese non riusciva a contenere le bordate di Thanasi: comprensibile, considerando il primo turno con Berrettini durato 4 ore e 49 minuti in cui aveva annullato un match point. L’inerzia del match è cambiata nel terzo game del terzo set quando Kokkinakis, in procinto di iniziare il movimento del servizio, è stato interrotto dal giudice di sedia per time violation. Si è innervosito e ha perso il game al termine di una difesa di Murray leggendaria. La racchetta è volata via e la partita è girata.
    L’australiano è andato a servire per il match sul 5-3 ma la tensione ha preso il sopravvento, Murray ne ha approfittato, ha vinto il terzo al tie-break e avviato una rimonta epica: alle 4:07 del mattino, Sir Andy Murray ha firmato il successo dopo 5 ore e 45 minuti, con un gran rovescio lungolinea. Lo scozzese è diventato il giocatore con il maggior numero di rimonte da due set di svantaggio nell’era Open (11).

ASICS ROMA

  • 3

    3) Nadal vs Medvedev 2-6 6-7(5) 6-4 6-4 7-5), Finale 2022
    Nadal tornava in campo a Melbourne dopo un 2021 complicato ed è riuscito a giocarsi, da sfavorito, la finale che gli avrebbe garantito la vetta nella classifica degli Slam vinti. Dall’altra parte, Daniil Medvedev, fresco vincitore a Flushing Meadows dove aveva interrotto in finale il sogno Grand Slam di Djokovic. Medvedev è apparso subito in totale controllo del match. ed è scappato avanti di due set. La partita è girata nel terzo, quando Nadal ha salvato tre palle break consecutive sotto 2-3. Gli ultimi tre game del quinto set sono stati incredibili: Nadal ha servito per il match ma ceduto la battuta. Medvedev pure. Il secondo tentativo per Rafa è quello buono e, dopo 5 ore e 24 minuti, ha vinto il suo secondo Australian Open, diventando il giocatore con più titoli Slam della storia, a quota 21. Superando Federer e allungando su Djokovic, grande assente a Melbourne.


  • 4

    Karlovic vs Zeballos 6-7(6) 3-6 7-5 6-2 22-20, 1° turno 2017
    A 37 anni, Ivo Karllovic era la testa di serie numero 20. Horacio Zeballos, solo il numero 68 del mondo. Nessuno pensava che questo match potesse entrare nella storia del torneo. Si è giocato sul campo 19, per 5 ore e 22 minuti. I due sono stati protagonisti di un match da 84 game, record del torneo, di cui 42 nel quinto set. L’avvio di Karlovic non è stato dei migliori, sotto di due set ma, nonostante l’età avanzata, ha completato una grande rimonta. Il break decisivo è arrivato, of course, nel quarantunesimo gioco del quinto set. In totale sono stati 75 gli ace di Ivo contro i 32 dell’avversario, in una partita in cui sono stati realizzati soltanto cinque break.


  • 5

    Nadal vs Verdasco 6-7(4) 6-4 7-6(2) 6-7(1) 6-4, Semifinale 2009
    Difficile perder eun match nel quale si è giocato un numero di vincenti così alto. È quanto accaduto a Fernando verdasco nel derby spagnolo contro Rafael Nadal, perso dopo 5 ore e 14 minuti e nonostante un tennis straordinario. Un match senza esclusione di colpi tra due mancini potentissimi. Intensità pazzesca ed equilibrio hanno caratterizzato il match, in cui si sono giocati ben tre tie-break. Nonostante la maratona, Nadal è poi riuscito a vincere il suo primo Australian Open in finale contro Roger Federer, al quinto set, in un’altra finale entrata nella storiaPiccola consolazione per Verdasco, aver giocato una delle migliori partite della sua vita. Qualche volta, contro Nadal, non è sufficiente.


Murray e Kokkinakis hanno cancellato dalla top 5, ma non dai cuori degli appassionati, un match che ci riguarda da vicino perché impegnato un giocatore italiano: terzo turno del 1991, Boris Becker contro Omar Camporese, match terminato col punteggio di 7-6(4) 7-6(5) 0-6 4-6 14-12 e cheancora adesso è vivo nella mente degli italiani (e non solo), in primis per il grande tennis espresso, poi per la durata di 5 ore e 11 minuti. Camporese, numero 45 del mondo, dotato di un ottimo servizio e di un gran dritto, quel giorno era ispiratissimo, capace di giocar eun numero impressionante di colpi vincenti. I primi due set sono stati tiratissimi, poi è cominciata la rincorsa dell'azzurro, in giornata di grazia. Al quinto, Camporese ha avuto piccole chance nel decimo game, ma alla fine Becker ha portato a casa il match e, in seguito, il torneo. Due settimane dopo giorni, i due hanno dato vita a un altro match epico in Coppa Davis (quella vera...) nel quale ha prevalso nuovamente il tedesco ribaltando lo svantaggio di due set.

Lo sapevi che...

Per tanti anni, i tornei del Grande Slam hanno avuto una policy diversa sul format da adottare nel quinto set. I primi a introdurre il tie-break sono stati gli americani, poi seguiti dagli australiani (che però hanno scelto di adottare il super tie-break). Dallo scorso anno, il Grand Slam Committee ha scelto di uniformare il formato: oggi tutti i quinti set prevedono un super tie-break a 10 punti sul 6-6. Qui sotto, l'evoluzione storica del format.

AUSTRALIAN OPEN
Fino al 1970 – Tutti i set a oltranza
1971 – Tie-Break in tutti i set, compreso il quinto
1972 / 2018 – Quinto set a oltranza
dal 2019 – Super Tie-Break sul 6-6 al quinto

ROLAND GARROS
Fino al 1972 – Tutti i set a oltranza
1973 / 1975 – Tie-Break in tutti i set tranne il quinto / Primi turni al meglio dei tre set
1976 / 2021 – Tutti i match al meglio dei cinque set, con Tie-Break in tutti i set tranne il quinto
dal 2022 - Super Tie-Break sul 6-6 al quinto

WIMBLEDON
Fino al 1970 – Tutti i set a oltranza
1971 / 1978 – Tie-Break sull'8-8 in tutti i set, quinto a oltranza
1979 / 2018 – Tie-Break sul 6-6 in tutti i set, quinto a oltranza
2019 / 2021 – Tie-Break sul 6-6 in tutti i set, sul 12-12 al quinto
dal 2022 - Super Tie-Break sul 6-6 al quinto

US OPEN
Fino al 1969 – Tutti i set a oltranza
1970 / 2021 – Tie-Break sul 6-6 in tutti i set
dal 2022 - Super Tie-Break sul 6-6 al quinto