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Sebastian Korda, la sparata di Mr. Muscolo

“Sono tra i favoriti a Wimbledon”. Sono bastate un paio di vittorie al Queen's (laddove si è arreso ad Alcaraz) a convincere Sebastian Korda di poter essere competitivo ai Championships. “Possiedo un tennis da erba che pochi sanno esprimere”. Nel periodo di stop ha messo su 7 kg di muscoli. “La base per il resto della mia carriera”.

Riccardo Bisti
25 giugno 2023

L'affermazione è troppo coraggiosa, persino spavalda, per passare inosservata. È stato un piccolo fulmine a ciel sereno, perché nessuno si aspettava che Sebastian Korda si sarebbe auto-inserito tra i favoriti per Wimbledon, a maggior ragione dopo un lungo stop per un problema al polso che lo ha tenuto ai box dall'Australian Open fino al torneo di Madrid. Ma le prestazioni sull'erba dal Queen's, al netto della sconfitta (comunque onorevole) contro Carlos Alcaraz in semifinale, hanno incuriosito. Classe 2000 (compirà 23 anni il prossimo 5 luglio), il figlio del mitico Petr aveva iniziato la stagione alla grande, con il quarto di finale in Australia condito dalla grande vittoria contro Daniil Medvedev.

Poi è arrivato lo stop, ma lui lo ha fatto fruttare nel migliore dei modi: ha iniziato a lavorare con il guru Jez Green, storico preparatore di Andy Murray, con l'obiettivo di aumentare la massa muscolare. “In un certo senso è stata una benedizione: ho impostato una base che mi accompagnerà per il resto della mia carriera. Ho avuto l'opportunità di lavorare sul mio corpo – ha detto in questi giorni – sono ancora nella fase in cui sto abituando le gambe e il corpo a giocare a tennis, ma sto arrivando lentamente e inesorabilmente all'obiettivo. Avevo bisogno di costruirmi il fisico giusto, perché il tennis non mi è mai mancato”.

Sentite Korda: "Mi sento decisamente tra i favoriti per Wimbledon"

«Avevo bisogno di costruirmi il fisico giusto, perché il tennis non mi è mai mancato» 
Sebastian Korda
ASICS ROMA

Green lavora con il team Korda da inizio anno e ha creato un piano di sviluppo atletico tutto nuovo, con l'obiettivo di crescere muscolarmente e migliorare in termini di resistenza. Gli effetti sono già visibili a occhio nudo, perché in tre mesi e mezzo di stop ha acquistato sette chili di peso. Prima di conoscere Green, l'americano non aveva mai portato un preparatore atletico con sé ai tornei. Adesso Green lo segue ovunque e i risultati, in effetti, sono sotto gli occhi di tutti. Ad Adelaide ha giocato una splendida finale contro Djokovic, poi in Australia ha ottenuto il suo miglior risultato in uno Slam. “Proprio per questo è stato davvero duro fermarmi, anche perché non ho potuto nemmeno giocare a golf e hockey su ghiaccio, i miei hobby preferiti”.

La seconda casa di Korda è diventata la palestra: arrivava al mattino e tornava a casa dopo cena, dedicando ai videogiochi il poco tempo libero. Adesso è di nuovo un giocatore a tempo pieno ed è entusiasta di poter giocare sull'erba. Le vittorie su Evans, Tiafoe (reduce dalla vittoria a Stoccarda) e Norrie lo hanno galvanizzato, e per un attimo ha anche pensato di sgambettare Alcaraz, brekkato nel game inaugurale. Poi però lo spagnolo ha mostrato tutte le sue qualità, a partire da un'esuberanza atletica ancore ingestibile per Korda. “Non sono preparato come in passato, non mi sono allenato a dovere, però adoro giocare sull'erba e penso che sia perfetta per il mio tennis – dice Korda – adoro presentarmi a rete, credo che sull'erba ci sia un tipo di tennis completamente diverso.

Con i punti ottenuti al Queen's, Sebastian Korda salirà al numero 25 ATP, sua miglior classifica di sempre

Duante il Queen's, Sebastian Korda si è concesso anche qualche finezza

Devi attaccare, servire e rispondere in modo diverso. Bisogna usare armi diverse rispetto a quelle che si utilizzano sulla terra e sul cemento. E credo che sia davvero divertente assistere a un match su erba tra due validi interpreti della superficie”. Forse è proprio la consapevolezza che non ci sono veri specialisti ad averlo convinto a pronunciare la frase strappa-titolo dopo il successo contro Frances Tiafoe: “Sull'erba ho grande fiducia, mi muovo bene e ho un piano di gioco che pochi possono attuare. Sono aggressivo, mi piace venire a rete, ho una buona mano... sì, mi sento decisamente come se fossi uno dei favoriti a Wimbledon”. In effetti l'ha giocato soltanto una volta, nel 2021, e si è spinto fino agli ottavi, perdendo un match rocambolesco contro Karen Khachanov.

Non sappiamo se sia già pronto per una grande corsa a Wimbledon 2023, ma non c'è dubbio che – in effetti – abbia tutte le qualità necessarie per esprimersi al meglio sui prati. Starà a lui metabolizzare nel modo giusto la sconfitta contro Alcaraz, che gli ha certamente fornito spunti sui quali migliorare. Intanto a Londra avrà una discreta posizione nel seeding: dovrebbe essere intorno al numero 24, dunque eviterà i super-big almeno fino agli ottavi. Un'altra buona notizia per un giocatore che potrebbe anche essere il principale indiziato a interrompere il digiuno Slam degli americani. Sono passati vent'anni dall'ultimo Urrà. Un po' troppo, ma i nuovi muscoli di Korda alimentano qualche speranza. Forse Wimbledon arriva troppo presto, ma l'ottimismo è giustificato.