The Club: Bola Padel Roma
ATTUALITÀ

Zverev non è il primo tennista col diabete

Alexander Zverev informa di avere il diabete di tipo 1. Il tedesco ha lanciato una fondazione benefica per sensibilizzare su questa malattia. Prima di lui c'era stato JC Aragone, che non si era sentito ben accolto nel tour. Con Zverev cambierà qualcosa? 

Riccardo Bisti
7 agosto 2022

Alexander Zverev ha il diabete. La notizia arriva così, come un fulmine a ciel sereno, in un banale sabato d'agosto. Il tedesco è fermo ai box per la grave storta alla caviglia patita durante la semifinale del Roland Garros. La data del rientro è ancora incerta, poiché ha scelto di operarsi. E allora ne ha approfittato per lanciare una fondazione benefica, pensata soprattutto per chi è vittima di una malattia subdola, che può anche essere molto grave, ma allo stesso tempo non impedisce di essere ottimi atleti. Zverev aveva quattro anni quando gli è stato diagnosticato il diabete di tipo 1. “Da ragazzino non ci pensavo molto, poi il pensiero è diventato sempre più pressante – ha detto Zverev – voglio dimostrare che con questa malattia si può andare molto lontano”. Forte di anni di carriera e un'innegabile successo, Zverev si è detto a suo agio e pronto per lanciare questo tipo di iniziativa. Vuole essere un modello per i malati di diabete, e allo stesso tempo un esempio per i bambini, i quali possono evitare di contrarre il diabete con uno stile di vita attivo e con la giusta prevenzione.

La “Alexander Zverev Foundation – Aufschlag gegen Diabetes” ha progetti interessanti: oltre a fornire insulina e altri farmaci essenziali, ha lo scopo di finanziare progetti per bambini e giovani colpiti dal diabete. “Mi trovo nella situazione privilegiata di condurre la vita che ho sempre sognato” dice il tedesco, che ad agosto avrebbe potuto diventare numero 1 ATP, ma i risultati di Los Cabos hanno garantito a Daniil Medvedev la permanenza in vetta fino a tutto lo Us Open. Forte della sua condizione fortunata, Zverev ha definito “molto importante” la possibilità di restituire qualcosa e aiutare le persone che sono state colpite nel loro cammino. Il diabete è una malattia metabolica, il che significa che il corpo pu faticare nella produzione di insulina, o addirittura esserne incapace. Il diabete di tipo 1 non è ancora curabile, quindi chi ne è vittima deve iniettarsi insulina per tutta la vita, con tutti i disagi che comporta. Il diabete è una malattia molto comune, visto che al mondo ci sono circa 400 milioni di casi, ma è anche letale.

ASICS ROMA

JC Aragone ha scoperto di essere diabetico in età adolescenziale

Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità è una delle dieci principali cause di morte. La notizia sorprende, perché Zverev era stato bravissimo a tenere nascosta la sua condizione. In realtà non è l'unico tennista diabetico del tour. Prima di lui, aveva rivelato questo tipo di condizione lo statunitense Juan Cruz Aragone, classe 1995, oggi n.497 ATP (ma è stato anche n.224). L'americano di origine argentina ha raccontato come lo status di diabetico non sia troppo accettato nel tour per questione di immagine: essendo necessaria l'insulina, è possibile che un giocatore ne abbia bisogno durante una partita. Tuttavia, non è permesso effettuare l'iniezione in campo per motivi di immagine. Gli hanno detto che la gente potrebbe pensare che si sta dopando. “Ho detto loro che mi sarebbe servita per sopravvivere, ma mi hanno fatto ugualmente problemi” ha raccontato Aragone qualche anno fa. A suo dire, sdoganare il suo status avrebbe potuto rappresentare un messaggio positivo.

Aragone pensava di poter essere il testimonial di un messaggio secondo cui si può essere ottimi giocatori anche con il diabete, ma non ha avuto comprensione. Soltanto burocrazia. Nel corso della sua carriera ha avuto bisogno dell'insulina soltanto due volte mentre era in campo, ma per somministrarla lo hanno mandato negli spoglatoi, come se fosse una normale pausa per andare in bagno. Il problema è che questo tipo di pause è concessa per un massimo di due volte a partita. “E se ne avessi bisogno per tre?” si è domandato Aragone. A quanto pare, a rigor di regolamento, avrebbe potuto rischiare addirittura una sanzione. In virtù di questa esperienza, la confessione di Zverev è molto importante. Grazie alla sua popolarità, potrebbe sensibilizzare in modo importante sulla malattia. Al suo ritorno alle competizioni, sarà interessante capire che tipo di problemi ha avuto nel corso della sua carriera a causa del diabete. Speriamo che la sua confessione possa diventare un'opportunità. Non c'è alcun motivo per cui questa malattia debba essere nascosta.

HEAD