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IL PERSONAGGIO

Il tennista youtuber ce l'ha quasi fatta

In caso di vittoria al torneo ITF di Zahra (Kuwait), Jules Marie dovrebbe garantirsi il best ranking e le qualificazioni dell'Australian Open. Coronerebbe una rincorsa partita nel 2022 dopo uno stop di sei anni. “Ho un sogno: giocare tutti i quattro Slam”. Riesce a sovvenzionarsi grazie al suo canale YouTube, che conta oltre 100.000 iscritti. 

Riccardo Bisti
8 dicembre 2023

Sarà pur vero che la stagione del tennis è molto (troppo?) lunga, ma agli appassionati non basta mai. Tra l'ultimo atto delle Next Gen Finals e i primi match della United Cup ci sono quattro settimane di pausa, ma in realtà il circuito minore non si ferma mai. Le donne, in particolare, propongono ben due WTA 125 (Angers e Montevideo) più il ricco ITF di Dubai. Tuttavia, è in corso una battaglia quasi clandestina nel circuito ITF maschile: in palio, un posto nelle qualificazioni dell'Australian Open 2024. L'impetuosa crescita dei montepremi, infatti, le ha rese molto attraenti anche se Melbourne non è esattamente dietro l'angolo. Con un tabellone a 128 giocatori, ci sarà spazio per giocatori (più o meno) intorno al numero 225-230 ATP. In pieno periodo di vacanze agonistiche, due giocatori vogliono provarci fino all'ultimo: Marco Trungelliti e Jules Marie. La settimana in corso è l'ultima utile per raccogliere punti utili, visto che l'entry list delle qualificazioni australiane sarà pubblicata nella settimana del 18 dicembre.

Tuttavia, i punti nei tornei ITF vengono accreditati nel breakdown di un giocatore con sette giorni di ritardo. E allora i risultati di questo weekend avranno un'importanza cruciale per l'argentino e il francese. Il primo si trova a Madrid, per un torneo su terra battuta all'aperto. Accreditato della prima testa di serie, ha rischiato grosso contro lo spagnolo Perez Sanz (si è trovato in svantaggio di un break nel terzo), ma l'ha spuntata ed è nei quarti. La speranza è ancora viva, così come quella di Jules Marie, il tennista youtuber, che il sito ATP ha addirittura definito uno dei personaggi più interessanti del circuito. Partendo da 265 punti (uno in meno di Trungelliti a inizio settimana) ha bisogno di vincere il torneo di Zahra, in Kuwait. In caso di successo raccoglierebbe 15 punti ATP che lo porterebbero in 225esima posizione, al limite estremo per l'ammissione diretta a Melbourne.

«Grazie a YouTube posso sostenere le spese per il cameraman e le sei persone che mi danno una mano nel progetto. Inoltre posso pagare i voli, il cibo e gli hotel per tutti» 
Jules Marie

Per lui sarebbe un doppio trionfo perché migliorerebbe un best ranking vecchio di quasi nove anni, sublimazione di una favola iniziata un paio d'anni fa e di cui vi abbiamo raccontato la genesi. Oggi Marie è numero 245 e la sua storia si è meritata un articolo sul sito ATP. In effetti, la qualità dei filmati e la sua curiosa storia meritano un approfondimento. Oltre a ricordare che non proviene da una famiglia di tennisti (il padre insegnava judo), ma si è avvicinato al gioco perché lo praticava un suo compagno di scuola, viene descritto un percorso molto originale, che lo ha visto lontano dal circuito per ben sei anni. Come detto, il suo best ranking risale al marzo 2015, quando una serie di vittorie di prestigio (Haase, Griekspoor, Zheng e Ivashka) lo aveva portato al numero 228 ATP. Quell'anno partecipò alle qualificazioni del Roland Garros, ma poi smise improvvisamente di giocare a settembre. Motivo? Perdeva troppo.

“Ho raccolto sette sconfitte di fila al primo turno e non avevo più fiducia in me – ha detto – non ci credevo più, inoltre la vita era molto costosa. Ero stufo, così ho deciso di smettere”. Detto fatto: nei successivi sei anni ha giocato soltanto nove tornei professionistici, senza alcuna ambizione. In quel periodo si è limitato a giocare i tornei nazionali in Francia, il che gli ha permesso di mantenersi e di restare in forma. Nel resto del tempo, dava lezioni di tennis e collaborava con la FFT. Poi è arrivato il Covid. “Insieme al mio fratello gemello Arthur, abbiamo pensato di dare una mano ai praticanti anche quando non si poteva giocare – racconta – allora abbiamo creato un canale YouTube, in cui abbiamo caricato un video al giorno per un mese, dando consigli di vario genere”. Ci anno preso gusto, fino a quando il fratello ha iniziato a filmarlo anche quando giocava i tornei nazionali francesi. Questo ha aiutato a costruirsi una platea, deflagrata durante il Roland Garros 2021, quando ha fatto da sparring partner e si è allenato – tra gli altri – con Novak Djokovic.

Numero 487 ATP a inizio anno, Jules Marie è riuscito a "dimezzare" la sua classifica

L'allenamento con Novak Djokovic al Roland Garros 2021

Nel dicembre di quell'anno fece grandi cose all'Open di Caen (a cui quest'anno non può partecipare perché è a caccia di punti per Melbourne), convincendosi di aver ancora il livello per partecipare a uno Slam, anche sono nelle qualificazioni. E così ha ripreso l'attività internazionale, affiancandola a quella di youtuber. In questo momento, il cui canale conta oltre 100.000 iscritti e ha raccolto quasi 20 milioni di visualizzazioni spalmate su 625 video. Un trionfo che non lo ha distratto dal campo, anzi, lo ha accompagnato in una scalata impetuosa che lo ha portato a un passo dal best ranking. “Grazie a questo canale posso sostenere le spese per il cameraman e le sei persone che mi danno una mano nel progetto – racconta – inoltre posso pagare i voli, il cibo e gli hotel per tutti. Tutto questo è possibile grazie a YouTube e agli sponsor. Nella mia prima carrera mi aiutavano solo i miei genitori, era più difficile”.

In effetti basta vedere un filmato per capire che il prodotto è ormai professionale: Jules porta con sé un operatore, poi il team comprende un videomaker, un grafico, un responsabile social, un community manager per il canale e persino un agente. Si può quasi dire che abbia inventato un lavoro. A suo dire, YouTube gli ha permesso di approcciare la carriera nel migliore dei modi. “Non ho più la pressione di un tempo, inoltre è divertente fare qualcosa oltre alle partite. Non è solo il gioco, anzi... direi che sto preparando la mia carriera dopo il tennis”. Adesso, però, vuole togliersi l'ultimo sfizio: partecipare a tutti i quattro Slam, almeno nelle qualificazioni. “Quando ero un bambino, sognavo di diventare numero 1 del mondo. Poi ho avuto l'obiettivo di diventare top-100. Adesso, ovviamente, mi piacerebbe riuscirci. Ma sarei molto, molto felice di giocare i quattro Slam”. Per infilarsi a Melbourne dovrà vincere a Zahra e poi incrociare le dita. Venerdì mattina ha lasciato tre game al lussemburghese Alex Knaff, raggiungendo la semifinale. Gli mancano due match per centrare l'obiettivo. Tanto, poi, Jules ci racconterà tutto su YouTube.