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ATP CAGLIARI

Il rosso aiuta Sonego: tra lui e Cagliari c'è soltanto Djere

Un passaggio a vuoto nel secondo set rischia di costare caro a Lorenzo Sonego. L'azzurro, invece, esce alla grande da una situazione complicata e batte Taylor Fritz. Per lui è la terza finale ATP su tre superfici diverse. Per intascare il titolo dovrà battere l'ostico Laslo Djere, già vincitore al Forte Village lo scorso autunno. Nel frattempo si gode il titolo di doppio insieme ad Andrea Vavassori. 

Da Cagliari, Valentina Guido (Photo by Felice Calabrò)
10 aprile 2021

Lorenzo Sonego parte alla grande, si ingarbuglia a metà del secondo set ma alla fine riesce a far valere il suo gioco. Batte lo statunitense Taylor Fritz 6-4 5-7 6-1 in 2 ore e 39 minuti e approda alla finale del Sardegna Open, la prima sul rosso per il 25enne torinese. In attesa del match-clou contro Laslo Djere, si è tolto anche la soddisfazione di vincere il primo titolo in doppio assieme all’amico Andrea Vavassori contro la coppia italo-argentina formata da Simone Bolelli e Andrés Molteni (6-3 6-4 in un’ora e 15).

Lorenzo Sonego (3) – Taylor Fritz (2) 6-4 5-7 6-1
Nella prima semifinale del torneo di singolare, l’italiano scende in campo molto più energico e reattivo del suo avversario - costretto ad annullare due palle break già nel primo game, lungo 8 minuti - e per un istante torna in mente il terzo turno di Parigi 2020, vinto da Sonego 7-6 6-3 7-6 (con annesso un eterno tie-break). Gli altri due incroci sul veloce e sull’erba però li ha vinti Fritz, rispettivamente a Doha pochi mesi fa, a Wimbledon e nelle qualificazioni del Queen's nel 2018. Ma l’americano, n. 30 ATP e seconda testa di serie, non sembra in giornata e quando Sonego mette le mani sul primo set con il punteggio di 6-4, il traguardo sembra vicino. Impressione confermata all’inizio del terzo set: il numero 34 del mondo, testa di serie numero 3 qui a Cagliari, sale 3 a 0 e il compito sembra sin troppo facile. Difatti il californiano finalmente si sveglia e mette insieme 4 giochi di fila, complice il servizio che comincia a girare (3 ace nel giro di pochi minuti). Incredulo, Sonego cerca di scuotersi, si rifugia sul 4-4 e po sul 5-5, ma sul 6-5 per Fritz perde di nuovo il servizio: 7-5 per l’americano, che si ritrova improvvisamente in partita.

Altri giocatori si sarebbero fatti sopraffare dalla delusione, ma non questo Sonego, già autore di una bella rimonta ieri contro Hanfmann. L’allievo di Gipo Arbino dimentica le difficoltà e va avanti: è ancora lui a costruire un’occasione dopo l’altra e di nuovo si porta sul 3-0 e poi sul 5-0. Le opportunità per rientrare non mancano al suo avversario, che tuttavia sul più bello commette alcuni errori clamorosi vanificando ogni velleità di recupero. Gli ultimi due game sono due break consecutivi, uno concesso da Sonego e l’altro dall’americano: il secondo matchpoint è quello buono e per Lorenzo è già tempo di pensare alla finale. L’Italia è in finale al torneo ATP di Cagliari. Per Sonego sarà la terza della carriera, dopo quella vinta nel 2019 ad Antalya contro Kecmanovic e quella persa a Vienna contro Rublev nel 2020. “Sul 6-4 3-0 credevo che fosse finita – afferma il coach Gipo Arbino – Però devo rendermi conto che come recupera Lorenzo può recuperare anche il suo avversario. Oggi purtroppo il servizio non girava per niente, non ci ha aiutato. Perciò va reso ancora più merito a lui per come ha vinto questa partita. Per lui di solito il servizio è un’arma importante. Ha dimostrato di essere cresciuto molto con il rovescio e la risposta. È stato bravo a non pensare a ciò che era successo e a giocare benissimo il terzo set. L’avversario è calato un po’ anche fisicamente”.

PLAY IT BOX

“È stato bravissimo, però le pause che ha avuto non sono accettabili per un giocatore del suo livello – commenta a fine partita il tecnico Umberto Rianna - è importante che lui se le spieghi e le porti a casa. Comunque, grande merito a lui”. L’occasione per fare ancora meglio arriverà in meno di 24 ore: alle 13 scenderà in campo contro Laslo Djere che difenderà il titolo del Sardegna Open conquistato lo scorso anno. A dispetto di quel che si sarebbe augurato Arbino, che avrebbe preferito trovare Basilashvili, nella seconda semifinale il serbo non ha avuto problemi contro il georgiano, battuto 6-2 6-0 in 53 minuti. Tutta l’attenzione sarà quindi su Sonego, che ieri non si è detto stupito che i media si concentrino più che altro su Sinner e Musetti, così giovani e già così competitivi. “Ci tenevo a far bene qua, siamo in Italia – ha dichiarato dopo la semifinale in singolare e la finale in doppio - L’anno scorso ero qui a Cagliari ma non avevo potuto partecipare alla Coppa Davis perché avevo dolore al polso. Questa invece è una settimana importante in cui sto giocando bene tante partite, non era scontato. Passare in questo modo dal veloce alla terra mi dà fiducia”.

A proposito del complicato match di oggi, il numero del 34 ATP spiega in che modo sia riuscito a cancellare un brutto secondo set per presentarsi pronto al terzo: “Sapevo che avrei resettato ciò che era successo. Dovevo essere positivo, resettare, stare su, tenere attivo il fisico, farmi sentire presente e vivo dall’avversario”. Sulla vittoria in doppio: “L’80 per cento del merito è di Andrea. Ha trasformato in facile qualcosa che non lo era per nulla. Lui era molto ispirato oggi. Zero tensione: ha giocato con coraggio anche se era la sua prima finale ATP”. Durante la premiazione, coach Arbino non ha nascosto un po’ di commozione: “Chi l’avrebbe mai detto quando Lorenzo era un bambino. Era piccolo, magro, però c'era qualcosa: i suoi genitori erano alti”. E alla fine, piano piano, sono arrivati i centimetri e anche i risultati.  

In attesa della finale del singolare, Lorenzo Sonego si è aggiudicato il torneo di doppio insieme allo specialista Andrea Vavassori (Foto Calabrò)