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INTERNAZIONAL BNL D'ITALIA

Roma 2023: niente tetto sul Centrale e un nuovo show court?

L'assegnazione dei lavori per il tetto sul Centrale del Foro Italico non è ancora ultimata: per questo, la prossima edizione si dovrebbe giocare senza copertura. Ma la capienza dovrebbe essere ugualmente adeguata. Ipotesi di costruzione di un terzo show court? Il mistero sulla programmazione.

Riccardo Bisti
16 novembre 2022

L'edizione 2023 degli Internazional BNL d'Italia sarà storica. Dopo aver ottenuto la formula del combined nel 2011, ci sarà l'allungamento a 14 giorni di gara (due di qualificazioni più dodici di tabellone principale). La novità viene comunicata come un upgrade, ma in realtà si tratta del mantenimento di uno status conquistato – meritoriamente – nel corso degli anni. I soli tornei di Monte Carlo e Parigi Bercy saranno esclusi dalla riorganizzazione del calendario, per ovvi motivi strutturali. A proposito di strutture, c'è un pizzico di preoccupazione per la prossima edizione (che avrà ancora BNL come title sponsor, dopo che per qualche tempo il nome era scomparso ed erano stati riorganizzati sito internet e pagine social), perché il Foro Italico non sembra ancora pronto per ospitare un torneo così grande. Il tabellone maschile passerà da 56 a 96 partecipanti, mentre non ci sono ancora indicazioni specifiche sul femminile. Lo scenario più probabile è che passi da 56 a 64, come già accade a Madrid. Nel 2022, il Mutua Madrid Open (femminile) aveva già due settimane di spazio, ma ha mantenuto un draw a 64 giocatrici. Poco importa, giusto per l'ammissione di qualche giocatrice italiana senza bisogno di wild card. Il tema caldo riguarda le strutture, in particolare il Campo Centrale, e il numero complessivo di campi. Entrambe le tematiche potrebbero rappresentare un problema, almeno per l'edizione 2023.

IL TETTO SUL CENTRALE
La telenovela riguardante la copertura del Centrale è antica, ma non è ancora giunta a compimento. Dopo che il concorso lanciato da Sport e Salute (ex CONI Servizi, proprietario dell'impianto) era rimasto fermo per un paio d'anni, si è finalmente mosso qualcosa nel 2022. Lo scorso luglio, la Commissione Giudicante ha valutato i sette progetti finalisti (che erano emersi da una prima scrematura, a cui avevano partecipato in 33). Con tre giorni di lavori (dal 18 al 20 luglio) è stata stilata una classifica provvisoria che vede al primo posto un gruppo che ha nella milanese REDESCO PROGETTI SRL il mandatario, ma di cui fanno parte altri soggetti (compreso uno studio di archittetura con doppia sede a Rotterdam e Milano). Nel verbale, il progetto (allora anonimo, la decrittazione dei codici è avvenuta successivamente) viene descritto così: “Il progetto segue la positiva impostazione rilevata nella prima fase del concorso, per la creazione di una forma connessa al manufatto esistente, ma allo stesso tempo aperta grazie alla schermatura esterna che lascia leggibile l'invaso della tribuna e permette una certa visibilità dell'intorno ambientale. Le soluzioni di copertura insieme alla discreta ampiezza della luce centrale rendono la struttura adatta alla funzione richiesta, senza introdurre forme e tipologie che alterino l'equilibrio del complesso del Foro Italico. Il progetto presenta quindi i caratteri di versatilità e flessibilità richiesti dal bando, e si mostra aperto nei confronti delle strutture adiacenti del complesso monumentale. Le soluzioni individuate e sviluppate per gli aspetti tecnici e strutturali della copertura rispondono agli obiettivi e ai criteri richiesti dal bando, in particolare per la ricerca di integrazione tra le nuove strutture e le preesistenti e per gli aspetti di affidabilità e manutenzione. Le soluzioni impiantistiche sono bene impostate anche ai fini di un contenimento dei consumi con una differenziazione dei sistemi di distribuzione tre le diverse aree funzionali. Il progetto propone un livello di accesso differenziato tra l'anello inferiore e quello superiore, che permette la gestione dei flussi. Per quanto riguarda l'esodo, il progetto garantisce l'incremento dei moduli necessari nel rispetto della normativa di settore vigente”.

PLAY IT BOX
Pare che la fase della copertura sia stata rinviata. Per questo, gli Internazionali BNL d'Italia 2023 si dovrebbero giocare interamente all'aperto. Ma la capienza andrà aumentata.

Lo Stadio del Nuoto fa parte del complesso del Foro Italico

La vittoria del bando, tuttavia, non garantisce l'automatica proclamazione del vincitore e il sospirato inizio dei lavori. Detto che la decrittazione dei codici è avvenuta il 28 luglio e la classifica provvisoria è stata pubblicata il 29 settembre, il progetto vincitore deve presentare una serie di documenti, dettagliatamente descritti nel bando. Visto che l'ultimo aggiornamento risale a fine settembre, è chiaro che non si sia ancora arrivati all'affidamento dell'incarico. Per questo, pare che la fase della copertura sia stata rinviata. Per questo, gli Internazionali BNL d'Italia 2023 si dovrebbero giocare interamente all'aperto. Questo rinvio, tuttavia, non lascia tranquilli. Pare che una conditio sine qua non – e non rinviabile – sia l'aumento della capienza del Centrale.

In questo momento, la capienza ufficiale è di 10.578 posti a sedere. Ma arrivare a 12.000 è tassativo, dunque sembra che si stia ragionando su un progetto in due fasi, con immediato aumento della capienza e copertura solo in un secondo tempo. Non sarà facile trovare una soluzione soddisfacente, anche perché lo stadio dovrà contenere i maxi-schermi ormai presenti su tutti i campi centrali. A Roma sono collocati da tempo nei due lati lunghi della tribuna, con due problematiche: 1) Rappresentano uno ostacolo all'aumento della capienza. 2) Quello situato sul lato Monte Mario crea un orribile gioco di luci e ombre quando il sole inizia a tramontare, in aggiunta alle ombre (già disomogenee) degli alberi. Il tema era stato sollevato ai progetti giunti alla seconda fase del concorso. Per questo, sarà interessante vedere come sarà affrontato – e risolto – il problema.

La piantina con l'attuale aspetto del Parco del Foro Italico

Virtual Tour del Campo Centrale del Foro Italico

NUOVO SHOW COURT IN ARRIVO?
Se date un'occhiata al Rulebook ATP, scoprirete (articolo 6.02, pagina 95) che i Masters 1000 combined richiedono 16 campi in loco (8 di gioco più 8 di allenamento). Il Foro Italico non ha mai raggiunto questo limite: i più recenti interventi strutturali hanno portato la struttura ad averne 14: Centrale, Grandstand Arena, Campo Pietrangeli, i 6 storici campi del Parco del Foro Italico, i due alle spalle dell'ex Bar del Tennis e tre situati tra il Centrale e l'ex Aula Bunker, oggi adibita a players lounge. Con il torneo allungato e ampliato, il numero dei campi potrebbe essere un problema. Per questo, è possibile che stiano pensando alla costruzione di un terzo Show Court. Questa soluzione avrebbe un doppio vantaggio:
1) Strutturale, perché ci sarebbe un campo in più.
2) Economico, perché potrebbe essere creato un nuovo ordine di biglietti. Attualmente si possono acquistare i tagliandi per il Centrale (+ Ground), per la Grandstand Arena (+ Ground) e il semplice Ground (di cui fa parte il Campo Pietrangeli). Un terzo Stadium Court permetterebbe di mettere in vendita altri biglietti e dunque aumentare l'afflusso quotidiano di persone.

Pare che la costruzione di un nuovo campo di questo tipo sia più che un'idea, e l'area individuata sarebbe quella delle piscine, oppure quella laddove dal 2018 sorge la Lounge Extended Area (LEA), il cocktail bar-ristorante-area eventi che si trova tra l'ex foresteria e, appunto, le piscine.
Insomma, a sette mesi dagli Internazionali non c'è ancora piena chiarezza su quello che sarà il Foro Italico nei giorni di gara. Entro certi limiti è comprensibile, visto che il nuovo format obbligherà a una serie di interventi e migliorie. Certi che a breve saranno comunicate le dovute novità, ci auguriamo che venga quanto prima ufficializzata la schedule del torneo, soprattutto per gli ultimi giorni di gara. La nuova formula, infatti, non permette di capire quante e quali partite ci saranno dal secondo mercoledì in poi. Diversi appassionati avrebbero voluto acquistare i tagliandi, ma non hanno ancora proceduto all'acquisto perché non sanno esattamente quale sarà l'offerta. Sul punto, ci auguriamo che Roma prenda esempio da Madrid, che ha provveduto a pubblicare nel dettaglio quanti e quali match saranno programmati alla Caja Magica. Riportiamo quelli dal 3 al 7 maggio, limitandoci al campo Manolo Santana, perché può essere un utile punto di riferimento.

Mercoledì 3 maggio: un quarto maschile e uno femminile alle 14 / un quarto maschile e uno femminile alle 20
Giovedì 4 maggio: una semi femminile e un quarto maschile dalle 14 / una semi femminile e un quarto maschile dalle 20
Venerdì 5 maggio: Una semi di doppio F e una semifinale maschile dalle 14 / una semi di doppio F e una semifinale maschile dalle 20
Sabato 6 maggio: Finale di doppio M alle 15.30 / Finale femminile alle 18.30
Domenica 6 maggio: Finale di doppo F alle 15.30 / Finale maschile alle 18.30

È tuttavia improbabile che Roma faccia altrettanto, almeno negli ultimissimi giorni: sabato 20 maggio è prevista una doppia sessione (serale + notturna), mentre a Madrid c'è una sessione unica. E allora sarebbe opportuno pubblicare la schedule, in modo da consentire al pubblico di sapere esattamente quello che viene acquistato. Chi lo ha fatto fino a oggi non lo sa ancora.