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MASTERS 100 TORONTO

Bravo Jannik, adesso vinci il torneo!

Sia pure con qualche tribolazione, Jannik Sinner batte Gael Monfils e raggiunge la quarta semifinale Masters 1000 del suo 2023. Con l'uscita di scena di Alcaraz e Medvedev, adesso è (stra)favorito per la vittoria finale. È proprio questa l'insidia più grande. 

Staff Tennis Magazine
12 agosto 2023

Difficoltà inedite in arrivo. Fino a oggi, Jannik Sinner non ha ancora vinto un grande torneo perché ha trovato avversari molto forti, o in quel momento più forti di lui. Stavolta no. Stavolta il miglior giocatore in gara tra i quattro rimasti in un Masters 1000 è il (quasi) 22enne di San Candido, che vincendo a Toronto potrebbe farsi un regalo anticipato di compleanno, oltre a irrobustire il suo status di giocatore d'elite. Jannik è l'unico top-10 nella Final Four dopo il successo notturno (l'ultimo punto si è giocato tredici minuti dopo la mezzanotte) contro Gael Monfils, che sarà pure a fine carriera ma lo ha costretto a lottare per due ore e ventidue minuti prima di sigillare il 6-4 4-6 6-3 finale.

Poteva forse chiudere in due set, ma poco importa: nella notte italiana (all'1.30, diretta Sky Sport) se la vedrà con Tommy Paul – vincitore a sorpresa su Carlos Alcaraz – per raggiungere la terza finale Masters 1000 in carriera. Con il francese aveva vinto tre volte su quattro, ma spesso aveva dovuto tribolare. È stato così anche stavolta, quando si è trovato avanti di un set e di un break ma ha subìto il ritorno di Monfils, che lo ha costretto a giocare ben 32 punti sopra i 9 colpi. “È stata molto dura: nel secondo set ho commesso un paio di errori, ma lui ha davvero alzato il suo livello – ha detto Sinner – allora ho aggiustato un po' il mio piano tattico, ho giocato più libero e sono contento della mia performance”. Entrambi hanno ottenuto molto dalla prima di servizio (Monfils ha tirato 16 ace), ma Sinner ha fatto la differenza sulla seconda del suo avversario, raccogliendo il 61% dei punti. Non è un caso, visto che è il numero 1 stagionale in questa speciale statistica.

Lo sapevi che...

Quella conquistata a Toronto è la quarta semifinale per Sinner su cinque Masters 1000 giocati nel 2023. Considerando la finale raggiunta a Miami nel 2021, si è spinto per cinque volte così avanti in un torneo di categoria. A meno di 22 anni ha già battuto il precedente record italiano, appartenente a Fabio Fognini. Il ligure aveva giocato tre semifinali (Monte-Carlo 2013, Miami 2017 e Monte-Carlo 2019, laddove aveva vinto il torneo)

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Il break decisivo è arrivato nel quarto game del terzo set. A quel punto il più era fatto, perché Monfils – in effetti – è stato raramente competitivo in risposta. Con soli due match nelle gambe, e contro avversari che (come lui) non hanno mai vinto un Masters 1000 (solo Davidovich Fokina ha giocato una finale, lo scorso anno a Monte-Carlo), adesso Jannik può soltanto perdere questo torneo. Ed è l'insidia maggiore, una sensazione a cui non è ancora abituato: l'obbligo di dover vincere. Parliamoci chiaro: non dovesse alzare il trofeo si parlerebbe di occasione sprecata, se non addirittura di delusione. Non sarebbe così, ma le pressioni funzionano in questo modo. La sorpresa è che il suo prossimo avversario non sarà Carlos Alcaraz, bensì Tommy Paul.

L'americano ha battuto Carlitos per la seconda volta di fila in Canada, dopo che l'anno scorso lo aveva sorpreso a Montreal. È finita 6-3 4-6 6-3, ma avrebbe anche potuto vincere in due set se non avesse perso dieci punti di fila sul 6-3 3-2. “È stato un grande match, oggi ho cercato di spingere al massimo con i miei colpi – ha detto Paul – contro di lui non puoi permetterti di non tirare”. Giusto, ma bisogna anche giocare con discernimento. Paul lo ha fatto, presentandosi a rete 23 volte e raccogliendo 21 punti. Aveva anche bisogno di una prestazione negativa di Alcaraz, che in effetti c'è stata. Più nervoso del solito, lo spagnolo ha commesso 17 errori con il dritto. Per lui sono un'enormità.

Jannik Sinner ha tirato 23 colpi vincenti a fronte di 11 errori gratuiti

Jannik Sinner concede l'onore delle armi a Gael Monfils

Non ci sarà un altro capitolo di quella che sarà la rivalità-principe dei prossimi anni: meglio per Sinner, chiamato a fronteggiare una complessità nuova. Ma c'è da essere ottimisti: fino a oggi, ha sempre gestito bene lo status di favorito. Non gli capita quasi mai di perdere contro avversari peggio piazzati di lui, anche se Paul è un signor giocatore. I precedenti dicono 1-1 e sono stati entrambi combattuti, anche se non si sono mai affrontati sul cemento. A Madrid 2022 vinse Sinner, mentre Paul si prese la rivincita un mese dopo a Eastbourne. Ma non c'era in palio una finale Masters 1000, e nemmeno la prospettiva di giocarla contro Alejandro Davidovich Fokina o Alex De Minaur.

Quest'ultimo ha firmato un'altra grande sorpresa, eliminando Daniil Medvedev (vincitore dell'ultima edizione giocata a Toronto) col punteggio di 7-6 7-5, vincendo quella che lui ha definito una partita a scacchi. I numeri dicono che la semifinale è il match più difficile per Sinner: dovesse arrivare al match clou avrebbe la forza dei precedenti a suo favore. Con De Minaur ha vinto quattro volte su quattro (cedendo solo un set), mentre ha battuto Davidovich Fokina nell'unico precedente (Dubai 2022), sia pure tribolando un po'. Le sensazioni sono splendide, persino scintillanti. Adesso è giunto il momento di renderle concrete.

ATP MASTERS 1000 TORONTO – Quarti di Finale
Tommy Paul (USA) b. Carlos Alcaraz (SPA) 6-3 4-6 6-3
Jannik Sinner (ITA) b. Gael Monfils (FRA) 6-4 4-6 6-3
Alejandro Davidovich Fokina (SPA) b. Mackenzie McDonald (USA) 6-4 6-2
Alex De Minaur (AUS) b. Daniil Medvedev (RUS) 7-6 7-5

SEMIFINALI
Ore 20.30 Alex De Minaur vs. Alejandro Davidovich Fokina
nb 1.30 Jannik Sinner vs. Tommy Paul