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Alcaraz vs. Djokovic: The Match

Abbiamo giocato la super-semifinale tra Carlos Alcaraz e Novak Djokovic con i coach della ASICS Tennis Academy, Fabio Colangelo e Tommaso Iozzo. I quali hanno idee diverse sul possibile vincitore.

Riccardo Bisti
9 giugno 2023

Non capita spesso di vivere un'attesa così spasmodica. Giusto le ultime due sfide parigine tra Novak Djokovic e Rafael Nadal erano state così dense di aspettative, ma nel caso del match odierno tra Djoker e Carlos Alcaraz c'è una curiosità ancora più grande, poiché entra in ballo il fattore generazionale. Classe 1987 il serbo, 2003 lo spagnolo, si daranno battaglia per un match dai mille significati e che potrebbe – in caso di vittoria di Alcaraz – rappresentare una sorta di passaggio di consegne, come fu l'indimenticabile vittoria di Roger Federer su Pete Sampras, a Wimbledon 2001. C'è un solo scontro diretto a cui affidarsi: è trascorso poco più di un anno dal 6-7 7-5 7-6 con cui Alcaraz batté Djokovic nella semifinale di Madrid 2022.

Condizioni diverse, tempi diversi, con un Djokovic ancora scottato dall'affaire australiano e Alcaraz senza l'esperienza maturata fino a oggi. “Se vuoi essere il migliore, devi battere i migliori” hanno detto i due, quasi all'unisono. Saremmo sorpresi se l'incontro dovesse risolversi entro le 4 ore, ma è difficile – davvero difficile – ipotizzare chi vincerà. Ma che partita sarà? E soprattutto, chi vincerà? Abbiamo chiesto un parere a tre esperti, ottenendo un bilancio decisamente equilibrato. Se i bookmakers sembrano avere le idee piuttosto chiare (una vittoria di Alcaraz paga intorno all'1.50), i due rappresentanti dell'ASICS Tennis Academy Fabio Colangelo e Tommaso Iozzo vedono un match particolarmente equilibrato, sia pure cogliendo diverse sfumature. 

L'unico scontro diretto tra Alcaraz e Djokovic si è giocato lo scorso anno a Madrid

  • 1.50

    La quota scelta dai bookmakers per definire le chance di Carlos Alcaraz nella super-sfida di oggi. Una vittoria di Djokovic paga quasi tre volte la cifra giocata.

ASICS ROMA

"Credo che Djokovic possa vincere – dice Colangelo – perché negli Slam diventa un altro. Ha avuto qualche difficoltà, sia nelle ultime settimane che contro Khachanov, ma vive per queste situazioni. Inoltre sarà super-motivato all'idea di rimettere a posto il nuovo fenomeno, visto che ci ha perso nell'unico precedente. Avrà una forte motivazione, e io penso che che il fattore mentale possa essere decisivo”. Colangelo (che oltre a essere DT dello Sporting Stampa di Torino e coach di Federico Gaio, sta commentando il torneo per conto di Eurosport) non ama il concetto di finale anticipata, ma è convinto che il vincitore di questo match solleverà la Coppa dei Moschettieri. Sebbene non si sbilanci in un pronostico chiaro, le sue parole evidenziano una certa fiducia per Djokovic. “Credo che Alcaraz non potrà impostare la partita con la stessa esuberanza mostrata contro Musetti e Tsitsipas, poi – per ovvie ragioni anagrafiche – ha meno esperienza. A New York non ha dovuto battere nessuno della vecchia guardia, e questo non va sottovalutato.

E poi credo che Djokovic prenderà grande energia dal pubblico, a prescindere dall'indirizzamento del tifo”. Dopo aver sottolineato che l'aspetto mentale dovrebbe essere cruciale, il tecnico milanese vede anche una qualche compatibilità tecnica a favore di Djokovic. “Il serbo darà più fastidio ad Alcaraz rispetto agli ultimi avversari. Tsitsipas ha un chiaro punto debole nel rovescio, Musetti gli concede una frazione di secondo in più per colpire. Invece oggi la palla gli tornerà indietro piuttosto velocemente. In alcuni scambi, Carlitos non potrà fare quello che vuole. Quando ne avrà l'occasione dovrà farlo al meglio, e questo lo porterà a commettere qualche errore in più perché contro Djokovic, se non sei perfetto, finisci col perdere. Da parte sua, il serbo dovrà restare incollato al suo avversario, soprattutto all'inizio, anche perdendo il primo set, ma senza farsi travolgere. Tutto sommato Alcaraz ha avuto qualche calo, sia contro Tsitsipas che al terzo turno contro Shapovalov. Credo che possa succedere qualcosa del genere anche contro Djokovic”.

Alcaraz-Djokovic scenderanno in campo alle 14.45 (Diretta Eurosport e Discovery+)

Carlos Alcaraz e Novak Djokovic parlano l'uno dell'altro

Fa parte della nuovissima ASICS Tennis Academy anche Tommaso Iozzo, psicologo e mental coach che – a dispetto della giovane età – vanta già diverse esperienze, mischiando l'attività di tecnico a quella più specifica legata all'area mentale. Anche lui vede grande equilibrio, tuttavia è più orientato verso un successo di Alcaraz. “Credo che sarà una partita molto equilibrata – racconta - l'unico precedente è finito con un tie break del terzo. Fisicamente arrivano bene entrambi: Djokovic è più abituato a questo genere di partite ma mi sbilancio a favore di Alcaraz, a patto che non abbassi la velocità di palla e che riesca a gestire meglio rispetto all’avversario il lato del dritto in termini di errori forzati e gratuiti. Anche l'atteggiamento e l’essere pronti a una battaglia molto faticosa risulterà determinante”. Non ci sono dubbi che entrambi siano mentalmente preparati a un match durissimo, come peraltro evidenziato dalla cura dei dettagli: se Djokovic si è allenato per 90 minuti alla vigilia, Alcaraz ha scelto di restare in hotel e limitarsi a un po' di lavoro in palestra, proprio allo scopo di preservare più energie possibili.