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BILLIE JEAN KING CUP

La Nuova Italia si aggrappa alla Cocciaretto

Le ottime qualità di Elisabetta Cocciaretto bastano a superare la Romania “C” e segnare l'inversione di tendenza dopo le recenti difficoltà. La marchigiana sembra già pronta ad assumere il ruolo di leader, che peraltro Tathiana Garbin sembra ben disposta a concederle. Nelle speranza che emerga qualche nome tra le Under 20.

Riccardo Bisti
18 aprile 2021

Il weekend di Cluj-Napoca ha dato concretezza a ciò che si pensava da tempo: il presente e il futuro del nostro tennis rosa ha le sembianze di Elisabetta Cocciaretto, 20enne marchigiana che sembra destinata a diventare la nostra numero 1 già nel breve periodo. Reduce dalla prima semifinale WTA in carriera, e prossima all'ingresso tra le top-100 (oggi è n.111), è stata la principale artefice del successo contro la Romania “C”. Questo va detto, per evitare trionfalismi che sarebbero inutili e dannosi. Le padrone di casa si sono presentate senza neanche una top-100: ai forfait di Simona Halep e Patricia Maria Tig (inizialmente convocate) si sono aggiunti quelli di Irina Camelia Begu e Sorana Cirstea. Per intenderci, la capitana-giocatrice Monica Niculescu ha presentato un team di quattro giocatrici (compresa se stessa) nonostante potesse portarne cinque.

Sperava di artigliare il doppio, in cui sarebbe stata la migliore specialista, ma le è andata male. Un po' è colpa sua, perché nella prima giornata ha schierato la modesta Irina Maria Bara al posto di Elena Gabrela Ruse, peggio classificata ma con ben altro potenziale. Ma è giusto dare merito alle azzurre, a partire da Martina Trevisan, brava a raccogliere un punto cruciale nell'economia della sfida, battendo Mihaela Buzarnescu al tie-break del terzo set (con tanto di due matchpoint annullati). Tra le giocatrici in campo, la rumena era quella col passato più importante, ma è stata incapace di ritrovarsi dopo l'infortunio al ginocchio dell'estate 2018. Lo ha dimostrato anche nella bella Sala Polivalenta, perdendo sistematicamente i punti importanti e bruciando mille occasioni, sia contro la Trevisan che contro la Cocciaretto.

PLAY IT BOX
Scambi sporchi, game infiniti, altalena nel punteggio e nelle emozioni. Di solito vince la più esperta, invece l'ha spuntata la Cocciaretto, che pure rende 13 anni alla sua avversaria.

L'importantissimo punto raccolto da Martina Trevisan contro la Buzarnescu, peraltro con due matchpoint annullati

Ma è altrettanto giusto sottolineare il sangue freddo della marchigiana, impeccabile ad aprire le danze nella giornata di venerdì, tenendo a distanza la Bara e dando alla Trevisan la giusta tranquillità nel secondo singolare. Nella seconda giornata, dopo che la Ruse aveva superato in rimonta Jasmine Paolini, è entrata in Modalità Battaglia e ha accettato i sacrifici che avrebbe richiesto un match del genere. Scambi sporchi, game infiniti, altalena nel punteggio e nelle emozioni. Di solito vince la più esperta, invece l'ha spuntata (7-5 7-6 lo score) la Cocciaretto, che pure rende 13 anni alla sua avversaria. A parte la retorica della maglia e della divisa azzurra, di cui si abusa sempre un po' in questi casi, Tathiana Garbin ha ragione nel dire che stiamo costruendo per il futuro.

La vittoria della Cocciaretto è un risultato eccezionale – ha detto – stiamo pensando al gruppo, stiamo pensando a mettere insieme i pezzi per il futuro. Questa è la cosa più importante”. In assenza di Camila Giorgi (fermata dalla positività al COVID), l'Italia si è affidata alle ragazze del nuovo corso, inaugurato ormai quattro anni fa: Martina Trevisan e Jasmine Paolini. Considerata la presenza di Giulia Gatto Monticone e Bianca Turati, valide professioniste che però non possono rappresentare il fulcro di un nuovo ciclo, l'unica succosa novità di questi anni riguarda proprio la Cocciaretto. Senza essere supportata da un gran fisico (il sito WTA le attribuisce 166 centimetri), la marchigiana sopperisce con una buonissima condizione atletica e a un ottimo atteggiamento sul campo, aiutato dalla scelta di proseguire con gli studi universitari.

Tathiana Garbin sembra orientata a concedere a Elisabetta Cocciaretto il ruolo di leader del nostro team di BJK Cup

Prima di scendere in campo contro la Buzarnescu, Elisabetta Cocciaretto ha mandato un videomessaggio per salutare l'inaugurazione di un nuovo impianto di tennis e padel a Tolentino

La marchigiana ama pensare, ragionare, talvolta eccedendo: le capita sempre più spesso di consultare i suoi appunti durante i cambi di campo. Non crediamo che possa replicare i traguardi raggiunti dalla Generazione d'Oro del nostro tennis, ma ci sentiamo di dire che sarà in grado di raggiungere il top del suo potenziale. Quale sia, beh, non è ancora dato saperlo. Dando un'occhiata al ranking WTA, tuttavia, non sembrano esserci grandissime prospettive. Per trovare giocatrici più giovani della Cocciaretto bisogna scorrere fino alla 598esima posizione di Lisa Pigato (17 anni) e alla 633esima di Melania Delai (18). Dovrebbero essere loro, insieme a Matilde Paoletti e Federica Rossi, i nomi nuovi del nostro tennis rosa. Per ora, dunque, teniamoci stretti le nostre certezze: Cocciaretto, il duo Trevisan-Paolini e una Camila Giorgi che può ancora tornare utile, sebbene vada per i 30 anni e il tennis non sia sempre al centro dei suoi pensieri. Quanto alla competizione, questo weekend ne ha decretato lo stato di salute non troppo felice, non aiutato da un format molto complicato.

Proviamo a fare chiarezza: l'Italia si è garantita la possibilità di giocare lo spareggio che darà diritto alle BJK Cup Finals del 2022. Il fatto è che dovremo aspettare parecchio per saperne di più: la nostra avversaria uscirà tra le otto squadre che mancheranno le semifinali alla Finals del 2021 di Budapest, rinviate a data da destinarsi. Le azzurre torneranno in campo soltanto l'anno prossimo, a febbraio. Potrebbe essere una buona notizia: Elisabetta Cocciaretto avrà raccolto altre esperienze e sarà pronta per un ruolo da leader che sembra già essere in grado di sostenere. E chissà che da dietro non emerga qualche Under 20, senza che Tax sia costretta a convocare giocatrici non più giovanissime e dai limiti apparentemente precisi. Archiviati gli anni d'oro di Schiavone, Pennetta, Errani e Vinci, il peggio dovrebbe essere passato. Ma la risalita sarà più lunga di quanto non sia stata la discesa. Ma la Garbin ne è consapevole: “L'importante è costruire”. Appunto. Mattone dopo mattone.

BILLIE JEAN KING CUP 2021
Romania-Italia 1-3
Elisabetta Cocciaretto (ITA) b. Irina Maria Bara (ROU) 6-1 6-4
Martina Trevisan (ITA) B. Mihaela Buzarnescu (ROU) 6-2 2-6 7-6(5)
Elena Gabriela Ruse (ROU) b. Jasmine Paolini (ITA) 1-6 6-3 6-4
Elisabetta Cocciaretto (ITA) b. Mihaela Buzarnescu (ROU) 7-5 7-6(5)