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ROLAND GARROS

Wild Boy!

Thiago Seyboth Wild coglie una spettacolare vittoria contro Medvedev, ma deve fronteggiare pesanti accuse di violenza domestica (di cui rifiuta di parlare): mai come adesso, il suo cognome racconta la “follia” di un giocatore talentuoso ma non sempre disciplinato.

Riccardo Bisti
31 maggio 2023

Questa faccenda si snoda su due binari. Da una parte c'è la bellezza di una storia sportiva, espressa in quattro ore di tennis dirompente, durante le quali Thiago Seyboth Wild ha firmato una delle imprese più clamorose nella storia recente. Non capita tutti i giorni che il numero 172 ATP batta il numero 2, peraltro in uno Slam. Daniil Medvedev dice che è sempre contento quando termina la stagione sul rosso, ma immaginiamo che sia furioso per aver perso al primo turno laddove  si presentava da corsa dopo il trionfo a Roma. E i match di cinque set continuano a essere un tabù: ne ha giocati dodici, ne ha persi nove. Ma ci sono tanti meriti del brasiliano, spettacolare nel comandare il gioco con il dritto (con il quale ha forato per ben 47 volte la difesa del russo), e bravo nel fare le scelte giuste, al momento giusto, senza mai tirare dietro il braccio. È finita 7-6 6-7 2-6 6-3 6-4, punteggio che profuma di epica, ma avrebbe vinto con più agio se non avesse bruciato il tie-break del secondo set, nel quale ha avuto due setpoint e lo ha chiuso con uno sciagurato smash a campo aperto... tirato clamorosamente fuori. Ma c'è un altro binario, di cui lui si è rifiutato di parlare in conferenza stampa: le accuse di violenza domestica dell'ex fidanzata Thayane Lima, che di mestiere fa l'influencer ma si è recentemente laureata in biomedicina.

Una violenza soprattutto mentale, originata da manie di controllo sfociate in gelosia ossessiva e manipolazione psicologica che avrebbero obbligato la ragazza a rivolgersi a cure specialistiche. La faccenda risale a un paio d'anni fa ma aveva faticato a varcare i confini del Brasile, a differenza delle storie con protagonisti Alexander Zverev e Nikoloz Basilashvili. Con apprezzabile coraggio, un giornalista (il tedesco Jannik Schneider) gli ha chiesto cosa si aspetti dopo che il Pubblico Ministero di Rio de Janeiro lo aveva incriminato, esattamente un anno fa. Seyboth Wild ha replicato testualmente: “Non penso che sia un argomento di cui si debba parlare proprio qui. Non credo sia una domanda che dovresti fare. Non credo che spetti a te decidere se siamo in un posto di cui si debba parlarne o meno”. Con l'aria sempre più scocciata, ha aggiunto. “Puoi scrivere quello che vuoi” salvo poi concludere, dopo qualche secondo di evidente tensione: “A proposito, non sono mai stato sposato”. Precisazione dovuta al fatto che nella domanda si era parlato di ex moglie. Vi avevamo raccontato il dettaglio delle accuse di Thayane Lima, ma rispetto ad allora è successo qualcosa: Universo On Line (il sito che prima di tutti ha dato la notizia) sostiene che la giustizia sta cercando il tennista da oltre un anno, perché non l'hanno trovato nei tre indirizzi di Rio de Janeiro da lui segnalati.

Thiago Seyboth Wild rifiuta di parlare delle accuse di violenza domestica

  • 172

    L'attuale classifica di Thiago Seyboth Wild. Soltanto due giocatori peggio piazzati di lui avevano battuto la testa di serie numero 2 al primo turno di uno Slam: il n.213 Mariano Zabaleta al Roland Garros 1998 (Korda) e il n.203 Ivo Karlovic a Wimbledon 2003 (Hewitt)

Data la gravità della denuncia, la citazione a processo deve essere svolta dal diretto interessato: tuttavia, la Procura della Repubblica ha chiesto che fosse fatta dai legali del giocatore, vista le difficoltà nel reperirlo. Lo scorso anno si era trasferito in Spagna per allenarsi, e la sua manager (Charlotte Lawler, che lo segue per conto di Octagon) aveva precisato che era stata una scelta professionale, senza alcuna attinenza con la vita privata. Il processo dovrebbe comunque aggiornarsi nelle prossime settimane. Vista l'improvvisa popolarità del giocatore, i suoi avvocati hanno dato una risposta formale sulla sua irreperibilità. “Thiago non è stato localizzato perché è fuori da Rio de Janeiro e dal Brasile, dedicandosi alle sue attività professionali, un fatto che è di dominio pubblico”. Grazie a UOL Esporte, tuttavia, sono di dominio pubblico anche i contenuti della denuncia del PM, secondo cui il giocatore, l'8 maggio 2020, avrebbe “esercitato concapevolmente azioni di fatto nei confronti della sua ex compagna Thayane Lima da Silva, stringendole bruscamente il dito”, salvo poi aggiungere “approfittando del fatto che la vittima dipendeva economicamente da lui, umiliava e ridicolizzava la sua compagna davanti a familiari e amici, definendola incapace, pazza, spazzatura, piranha, puttana da quattro soldi, oltre a controllare i suoi account social e determinando i post che potevano essere mantenuti, evidenziando con gli amici che tradiva costantemente la vittima, oltre a raccontare dettagli intimi della coppia, affermando che i rapporti intimi con lei fossero insufficienti”.

Per reati del genere c'è il rischio fino a tre anni di carcere. Seyboth Wild ha sempre smentito – tramite legali – le accuse, definendole false e diffamatorie. Tuttavia, a fne 2021 il tribunale ha disposto il pagamento degli alimenti alla giovane donna perché le avrebbe impedito di lavorare e lasciata in difficoltà economiche dopo la fine del rapporto (senza avvisarla, avrebbe disdetto il contratto d'affitto nella casa dove abitavano insieme, esponendola a uno sfratto e costringendola a trasferirsi da un'amica). Sempre UOL sostiene che lui non abbia eseguito, ricevendo un invito a ottemperare l'obbligo, pena il rischio di detenzione. Non possiamo sapere come siano andate davvero le cose, ma su un punto la difesa ha ragione: contano soltanto le sentenze dei giudici, che però devono ancora arrivare. Sarà la giustizia – e non certo gli articoli di giornale o i post social – a stabilire se è innocente o colpevole.

Il dritto è stato il colpo con cui il brasiliano ha fatto la differenza

La spettacolare performance di Thiago Seyboth Wild contro Medvedev

Da parte sua, la Lima ha dichiarato: “La gente dimentica. Ha vinto tre partite e questo cancella tutto quello che ha fatto? Sono impressionata dal fatto che l'ATP non preveda alcun tipo di punizione per i criminali. È incredibile”. Per la verità – spinta dal caso Zverev – l'ATP ha creato una policy interna che aveva portato a un'indagine indipendente sulla faccenda del tedesco, che si è risolta in un nulla di fatto. Vedremo se faranno altrettanto nei suoi confronti, magari dopo il pronunciamento del tribunale brasiliano. A parte questa faccenda, il giocatore non è amato da tutti in Brasile. Qualcuno sostiene che sia un tipo arrogante, sottolineando come sia stato lasciato dal suo ex sponsor dopo la pubblicazione delle accuse. Altri si sono lamentati del suo comportamento, sostenendo che non dica nemmeno “buongiorno” ovunque vada, senza dimenticare l'atteggiamento fin troppo protettivo della sua manager. Insomma, un tipo da carattere particolare.

Coach Duda Matos è riuscito nell'impresa di restituirgli disciplina e voglia di lavorare – e qui torniamo alla parte bella della storia – portandolo dove si trova adesso dopo che soltanto tre mesi fa era ancora al numero 400 ATP. Thiago ha ottenuto grandi risultati nel circuito Challenger grazie al duro lavoro. Il duro lavoro è un concetto che lui ha espresso nelle interviste di queste ore, sia in campo che in conferenza stampa, dopo aver ricordato che il suo idolo – e il suo esempio – è stato Rafael Nadal, del quale ha letto la biografia uscita una dozzina d'anni fa. “Penso di aver dimostrato a me stesso che il duro lavoro è l'unico modo per avere successo in qualsiasi campo, quindi è fondamentale quello che mi ha trasmesso questa partita – ha concluso – il torneo non è finito: ho lavorato sodo per essere qui, e mi piacerebbe restarci il più a lungo possibile”. La sua avventura ripartirà giovedì, da un match sulla carta più semplice contro il redivivo Guido Pella, uno dei tanti giocatori ammessi in virtù del ranking protetto. Sarà una grande Prova del 9, la prima occasione se le fucilate di dritto con cui ha tramortito Medvedev sono la traccia di una nuova carriera oppure qualcosa di estemporaneo. Difficile esprimersi. Così come è difficile farlo sull'altro tema.