Abusi: l'ATP avvia un'investigazione su Alexander Zverev

ATTUALITÀ

4 ottobre 2021

Riccardo Bisti

L'ATP informa di aver avviato un'indagine sul comportamento di Sascha Zverev durante Shanghai 2019, ultimo episodio dei fatti denunciati da Olga Sharypova: “Sono accuse gravi e abbiamo la responsabilità di affrontarle”

Lo scorso 21 agosto, l'ATP aveva annunciato una revisione della policy interna in merito agli abusi legati al mondo del tennis. Tale revisione, chiaramente spinta dall'eco mediatica avuta da alcuni casi (su tutti quello di Alexander Zverev e dell'ex fidanzata Olga Sharypova), è stata realizzata da una commissione indipendente. Nel comunicato, l'ATP sottolineava che avrebbe valutato i consigli ed eventuali mosse concrete su questo tema. Quel momento è arrivato: il report è stato definito un elemento chiave nella revisione generale della policy su salvaguardia di adulti e bambini dal genomeno degli abusi. Il team di esperti, guidato dall'ex ispettore capo della Polizia Metropolitana inglese Chris Smart, ha stilato una serie di raccomandazioni per garantire la salvaguardia.

Gli argomenti trattati includono prevenzione, segnalazione e indagine di abusi, misure disciplinari, dichiarazioni di policy, sicurezza durante gli eventi, formazione, condivisione di informazioni, collaborazione con altri organismi e nomina di responsabili”. Adesso l'ATP si impegna a fare proprie queste raccomandazioni per mettere a punto una strategia a lungo termine. “Come organizzazione, riconosciamo la necessità di fare di più per garantire salvaguardia e protezione per tutte le persone coinvolte nel mondo del tennis – ha detto l'amministratore delegato Massimo Calvelli – le raccomandazioni ci aiuteranno ad affrontare il problema nel migliore dei modi. Ci impegnamo a fare significativi passi in avanti, consapevoli che il processo non si completerà da un giorno all'altro”.

Dopo Shanghai 2019, Alexander Zverev e Olga Sharypova non si sarebbero più incontrati

Fin qui le parole di circostanza. Poi, però, arriva la vera notizia: è stata avviata un'indagine interna sul comportamento di Alexander Zverev durante il torneo di Shanghai nel 2019. Secondo i racconti della Sharypova, fu l'occasione del loro ultimo litigio. Lo ha raccontato nell'ultima parte dell'intervista concessa a Ben Rothenberg, in cui ha denunciato i presunti maltrattamenti ricevuti dal tedesco. I precedenti erano avvenuti allo Us Open e in Laver Cup, eventi che non avevano la giurisdizione ATP (anche se la Laver Cup era stata inserita nel calendario ufficiale proprio quell'anno). “L'ATP condanna completamente qualsiasi forma di abuso o violenza e indagherà su tali accuse relative alla condotta durante un nostro torneo membro” dice il comunicato, che poi riporta le ulteriori parole di Calvelli.

Le accuse mosse contro Zverev sono gravi e abbiamo la responsabilità di affrontarle. Ci auguriamo che la nostra indagine ci consentirà di stabilire i fatti e determinare le adeguate azioni. Zverev accoglie con favore la nostra indagine e gli riconosciamo di aver negato tutte le accuse. Monitoreremo anche eventuali sviluppi a seguito dell'ingiunzione preliminare ottenuta da Zverev nei tribunali tedeschi”. In effetti c'è una particolarità: sebbene Zverev sia il presunto colpevole, non ci sono procedimenti di giustizia ordinaria nei suoi confronti. Sin dall'inizio, infatti, la Sharypova ha detto che non lo avrebbe denunciato. “Voglio soltanto che la verità venga a galla”. Al contrario, dopo le ultime accuse, il tedesco l'ha querelata per diffamazione. Quindi, curiosamente, è stato proprio lui a rivolgersi alla giustizia per tutelare la sua immagine.

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