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ROMA

Tutti i numeri del Foro Italico

Gli Internazionali 2022 ci hanno consegnato un’edizione decisamente movimentata, tra attese mantenute, cocenti delusioni e piacevoli sorprese. Dalle 1001 vittorie di Djokovic in giù, ecco i numeri più interessanti della 79esima edizione di un torneo nato nel 1930.

Stefano Maffei e Carlo Binder
17 maggio 2022

230.277 - Gli spettatori paganti (superato il precedente record di 224.417 del 2019). Gli incassi hanno invece superato i 16 milioni, registrando un incremento dell’875% rispetto al 2004 (tralasciando le edizioni “pandemiche” del 2020 e del 2021, giocate in condizioni di ristrettezza dovute alle applicazioni dei protocolli sanitari anti-Covid).

36.803 - È il record di presenze che si è avuto nella giornata dell’11 maggio facendo registrare il tutto esaurito, anche grazie al match di cartello che vedeva opposti i nostri Fabio Fognini e Jannik Sinner.

1.001 – Le vittorie di Novak Djokovic dopo il successo a Roma. Meglio di lui solo Jimmy Connors (1274), Roger Federer (1251), Ivan Lendl (1068) e Rafael Nadal (1051).

370 – Le settimane di Nole al N.1 del ranking, a solo 7 dal record assoluto detenuto dalla tedesca Steffi Graf (377).

87 – I titoli vinti in carriera da Novak Djokovic, preceduto soltanto dai soliti quattro: Jimmy Connors (109), Roger Federer (103), Ivan Lendl (94) e Rafa Nadal (91).

83,14 – La percentuale assoluta di vittorie in carriera di Novak Djokovic (1001-203) che rosicchia qualche decimale al rivale di sempre Nadal che guida questa speciale graduatoria con l’83,21% (1051-212). Il Roland Garros potrebbe essere teatro di uno scenario tarantiniano: dovessero arrivare a scontrarsi in finale, e dovesse prevalere il serbo, accrescerebbe la sua percentuale di vittorie sino ad issarla all’83,24% (1008-203) staccando il rivale di un incredibile 0,01%! Lo spagnolo infatti chiuderebbe la trasferta parigina con questi numeri: 1057 vittorie e 213 sconfitte che stabilirebbero la sua percentuale all’83,23%. Pazzesco dovesse accadere.

  • 79

    Quella del 2022 è stata la 79esima edizione degli Internazionali BNL d'Italia. Il torneo è nato nel 1930. Le prime edizioni si giocarono a Milano, salvo poi trasferirsi (nel 1935) nell'allora Foro Mussolini, oggi Foro Italico. Nel 1961 si è giocato a Torino, nel contesto delle celebrazioni per il centenario dell'Unità d'Italia. Negli anni '80, alcune edizioni del torneo femminile si sono giocate a Perugia e Taranto.

PLAY IT BOX

Oltre 230.000 spettatori hanno varcato i cancelli di Viale delle Olimpiadi durante il torneo

64 – Le vittorie ottenute dal serbo a Roma, a sole 5 lunghezze dal recordman Nadal (a quota 69).

38 – I titoli Masters 1000 vinti da Djokovic (che ha distanziato Nadal di due lunghezze), così come 38 sono i centimetri di differenza tra i compagni di doppio della strana coppia formata da John Isner e Diego Schwartzman (2,08 per Long John e 1,70 per El Peque). I due giocavano assieme per la prima volta e si sono issati sino alla finale, uscendone sconfitti ma diventando beniamini assoluti del pubblico romano che a più riprese ne ha inneggiato a gran voce i nomi.

29 – La posizione occupata da Camilla Giorgi nelle classifiche attuali (è vicina al suo best ranking di 26 raggiunto nel 2018). È la numero 1 italiana, quindi non proprio un momento florido del tennis femminile nostrano.

28 – Le vittorie consecutive di Iga Swiatek... and counting. Ancora lontanissimo il record di Martina Navratilova che nel 1984 ne ha inanellate ben 74. Nel ventunesimo secolo, il record appartiene a Venus Williams, che nel 2000 ne mise in fila 35.

18 – Gli anni consecutivi (striscia ancora aperta iniziata nel 2005) nei quali alla finale del Foro si è presentato almeno uno tra Nadal e Djokovic.

14 – Gli anni di differenza tra Jannik Sinner (20) e Fabio Fognini (34) che si sono dati battaglia per un posto negli ottavi di finale con la vittoria del più giovane, in un match generazionale che ha sancito il definitivo passaggio di consegne.

13 - Gli italiani che hanno avuto accesso al Main Draw (8 nel maschile e 5 nel femminile) con i soli Sinner e Fognini capaci di superare l’ostacolo del primo turno.

12 – Le finali raggiunte da Djokovic a Roma. Eguagliato Nadal (che però ha un rapporto vittorie/sconfitte decisamente migliore: 10-2 contro le 6-6 del serbo).

ASICS

Con la semifinale a Roma, Fognini-Bolelli hanno incamerato punti preziosi in vista di una qualificazione alle ATP Finals

Il torneo celebra la 1000esima vittoria di Novak Djokovic, colta nella semifinale contro Casper Ruud

11 - Gli anni trascorsi dall’ultima semifinale romana di doppio maschile raggiunta da una coppia italiana. Ora come allora i nomi sono i medesimi: Fabio Fognini e Simone Bolelli.

10 – Ancora un dato riguardante i 2 Vati del grande Tennis. In questo caso sono i giorni che separano i due più vecchi vincitori di Roma (Nole scavalca Rafa come vincitore più anziano subentrando allo spagnolo, che deteneva il primato a seguito della vittoria ottenuta lo scorso anno).

5 – I titoli consecutivi vinti dalla polacca quest’anno. È sempre Martina Navratilova a guidare questa particolare classifica con i 13 conseguiti nel magico ’84.

3 - Le sconfitte patite da Rafael Nadal nei Masters 1000 su terra battuta dopo aver vinto il 1° set (prima di Shapovalov erano riusciti nell’impresa solo Roger Federer nel 2007 ad Amburgo e Novak Djokovic proprio a Roma nel 2014).

2 – Le vittorie di Iga Swiatek a Roma targato 2021 e 2022. La polacca ha ora nel mirino due record: le 4 vittorie consecutive di Conchita Martinez e le 5 totali di Chris Evert.

0 – I set conquistati dalle nostre ragazze (si presentavano in 5 ai blocchi di partenza) in questa campagna romana. Come zero sono i set persi da entrambi i vincitori della corrente edizione degli Internazionali BNL d’Italia (Djokovic ha perso 33 game totali, la polacca Swiatek solamente 21). Non accadeva dal 2016 (allora furono Andy Murray e Serena Williams ad aggiudicarsi il titolo senza concedere neppure un parziali ai propri avversari). Ma ZERO è anche il voto che merita il malcostume italiano, che in certi frangenti continua a mostrare il fianco. Un buon esempio è il malore avvertito da uno spettatore durante il match prandiale tra Sinner e Tsitsipas: non ci possono volere quasi 20 minuti per riuscire in sicurezza a portar fuori dallo stadio il povero malcapitato.