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La USTA vende il torneo di Cincinnati!

Il miliardario Ben Navarro (già proprietario del WTA di Charleston e padre della n.153 WTA) avrebbe acquistato il maxi-torneo dell'Ohio, che nel 2025 passerà a 11-12 giorni di durata. L'accordo sarebbe di 250-300 milioni: che plusvalenza per la federtennis americana!
Riccardo Bisti
27 luglio 2022

I due Masters 1000 estivi dovranno aspettare qualche anno prima di beneficiare delle modifiche ufficializzate dall'ATP, che dal 2023 allungheranno di qualche giorno la durata dei tornei più importanti. Motivo? con appena sei settimane di spazio tra la fine di Wimbledon e l'inizio dello Us Open, e tantissimi eventi in calendario, non si può pensare che la Rogers Cup (Montreal + Toronto) e il Western & Southern Open di Cincinnati ne possano occupare quattro. Saranno compressi in tre settimane, probabilmente con la finale del torneo canadese che andrà a intersecarsi con le fasi iniziali di Cincinnati. Ma il profumo di business è enorme: una fonte autorevole come lo Sports Business Journal ha informato che sarebbe in dirittura d'arrivo la vendita del torneo di Cincinnati. La USTA avrebbe ceduto al miliardario e filantropo Ben Navarro per la maxi-cifra di 250-300 milioni di dollari. Nel mondo del calcio nostrano di parlerebbe di enorme plusvalenza, poiché la federtennis americana aveva acquistato il torneo nel 2009 per appena 12,6 milioni.

Il Lindner Family Tennis Center è diventato sempre più bello e il torneo ha acquisito un appeal straordinario, poco percepito dalle nostre parti perché si gioca nella settimana di Ferragosto, quando anche gli appassionati più incalliti sono in vacanza. Pare che la USTA abbia ricevuto diverse offerte, molte superiori ai 200 milioni. Pare che tra i candidati ci fosse anche Billie Jean King insieme al CEO di Guggenheim Partners Mark Walter, il ricchissimo Mark Ein (che qualche anno fa ha salvato il torneo di Washington) e addirittura Peter Michael Reichel (attuale proprietario del torneo di Amburgo, ma la federtennis tedesca sarebbe orientata a lanciare un nuovo bando). Navarro non è un nome nuovo nel tennis: nel settembre 2018 ha acquistato il torneo WTA di Charleston e ha subito fatto le cose in grande, rinnovando il Campo Centrale (oggi denominato Credit One Stadium) per un investimento complessivo di 50 milioni, creando un gioiellino da 10.200 posti. All'epoca si pensò che fosse una maxi-manovra per favorire la figlia Emma, aspirante campionessa classe 2001 (attualmente è numero 153 WTA). Invece sembra proprio che abbia deciso di investire pesantemente nel tennis.

Navarro avrebbe acquistato per 250-300 milioni di dollari. Nel mondo del calcio nostrano di parlerebbe di enorme plusvalenza, poiché la federtennis americana aveva rilevato il torneo nel 2009 per appena 12,6 milioni.
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Il torneo di Cincinnati si gioca presso lo splendido Lindner Family Tennis Center di Mason

Ci vorrà ancora un po' prima che l'operazione venga ufficializzata: andrà prima ottenuta l'approvazione di ATP e WTA, ma dovrebbe essere una formalità. La USTA non ha smentito: “A seguito di un processo guidato da Bank of America, il consiglio d'amministrazione USTA ha approvato in linea di principio la vendita dell'ATP Masters 1000 maschile e il trasferimento del contratto di locazione per il torneo WTA, che si giocano a Cincinnati. Prima di annunciare il nuovo proprietario, la USTA deve definire i termini dell'accordo e ATP e WTA dovranno approvare l'operazione. Una volta completati entrambi i processi, ci sarà un annuncio formale”. In questo momento, la USTA detiene il 93% del torneo e la licenza del torneo ATP, mentre la licenza del femminile appartiene a Octagon. Va detto che l'operazione non comprende il luogo in cui si gioca il torneo, il Lindner Family Tennis Center di Mason, che appartiene a una società privata (Tennis for Charity) a ha un valore di 14,2 milioni di dollari (secondo le più recenti informazioni fiscali). In altre parole, non è scontato che si continui a giocare lì. Già proprietaria dello Us Open, la USTA ha pensato di vendere  nel momento in cui il valore delle licenze è aumentato in misura esponenziale.

Qualche mese fa, la società di Ion Tiriac (Super Slam LTD) ha ceduto a IMG il torneo di Madrid per circa 400 milioni di dollari. A questo si aggiunge che i tornei Masters 1000 possiedono partecipazioni in ATP Media, che nel solo 2021 ha incassato 150 milioni e ha distribuito dividendi per 6 milioni a ciascun azionista. Tra questi c'è anche la FIT con il suo torneo di Roma. Per ancora tre edizioni, Cincinnati si giocherà con l'attuale logistica, con nove giorni complessivi di torneo. Quest'anno si giocherà dal 13 al 21 agosto. Ben Navarro è fondatore e amministratore delegato del colosso Sherman Financial Group, e non è nuovo ad acquisizioni in questo campo: nel 2018, prima di prendersi il torneo di Charleston, era stato ad un passo dall'acquisto dei Carolina Panthers (team di football NFL), prima che fossero acquisiti da David Tepper.

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Ben Navarro è molto amato nella comunità di Charleston, laddove ha anche realizzato una scuola no-profit

Emma Navarro racconta i progressi degl ultimi mesi, che le hanno permesso di entrare tra le top-200 WTA

59 anni di età, Navarro aveva già interessi nel tennis ancora prima dell'operazione Charleston: è proprietario di un club a Mont Pleasant, laddove si giocano diversi tornei giovanili e tappe del circuito ITF femminile. Ha quattro figli e tutti giocano a tennis: la più forte è nettamente Emma, che in età adolescenziale è stata numero 2 degli Stati Uniti. Nel 2019 è giunta in finale al Roland Garros junior, perdendo contro Leylah Fernandez, e nello stesso torneo ha vinto il doppio. Gli altri sono Margaret “Meggie” (che sta provando a muovere i primi passi nel tour), Earl e Owen. Curiosamente, la notizia emerge proprio nel suo miglior momento: nelle ultime settimane, infatti, ha raggiunto due finali consecutive in tornei ITF da 60.000 dollari (Amstelveen e Liepaja), vincendone una. Grazie a questi risultati si è portata al numero 153 WTA, sua miglior classifica di sempre. Dopo aver intrapreso la carrera universitaria con la Duke University, aveva scelto di giocare per l'Università della Virginia, ma esattamente un mese fa ha annunciato il suo passaggio tra le professioniste (guarda caso, sancito proprio dalla partecipazione a un torneo nel circolo del padre).

Non è comunque stata un bluff, anzi, è stata di gran lunga la più forte giocatrice nella storia delle Virginia Cavaliers (in passato rappresentate anche da Danielle Collins): con un bilancio di 51 vittorie e 3 sconfitte in singolare, ha vinto il titolo NCAA nel 2021 ed è stata numero 1 nella classifica universitaria sia nel 2021 che nel 2022. Il passaggio a professionista sembra averle fatto bene, visto che in appena un mese ha scalato ben cento posizioni in classifica. Questo le permetterà di togliersi di dosso l'etichetta di raccomandata, visto che negli anni – in effetti – ha ottenuto tantissime wild card, anche in tornei importanti. Sarà interessante vedere cosa deciderà di fare il padre: qualcuno sostiene che voglia dare maggior vigore alla prova WTA. In effetti, nei tornei combined c'è un forte squilibrio di interesse a favore dell'evento maschile. Visto che proviene da Charleston, una dei pochi focolai tennistici degli Stati Uniti, chissà che non stia pensando di spostare il WTA 1000 proprio in South Carolina. Ma queste, per adesso, sono solo suggestioni. Intanto aspettiamo l'ufficialità.