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AUSTRALIAN OPEN

Jannik Sinner domina... e rinnova con Head

Storico testimonial Head, l'altoatesino ha appena rinnovato con il marchio austriaco. Testimonial della linea Speed, ha sempre giocato con questo brand. Curiosità: utilizzava sci Head quando era una promessa dello slalom gigante. Un legame che sembra indissolubile. 

Staff Tennis Magazine
17 gennaio 2024

Nessun intoppo. Fino a oggi, la permanenza di Jannik Sinner in Australia è perfetta. È arrivato una decina di giorni prima dell'Australian Open, ha rifinito la preparazione a Kooyong e ha vinto i primi due match con il minimo sforzo. Dopo Van de Zandschulp ha superato un altro olandese, Jesper de Jong, con un triplo 6-2. Il mix tra fortuna nel sorteggio e svarioni altrui gli ha ulteriormente aperto il tabellone e adesso, onestamente, sembra (stra)favorito per un posto in semifinale. Nel suo spicchio sono già usciti Tiafoe e Jarry e i due più forti ancora in gara – Rublev e De Minaur – hanno caratteristiche perfette per lui. L'unico che sembra in grado di metterlo in difficoltà, se non altro per il modo in cui gioca, è Sebastian Korda.

Ma non è certo scontato che l'americano arrivi nei quarti, anzi, è sfavorito contro Rublev. Il prossimo avversario sarà l'argentino Sebastian Baez, già battuto nell'unico precedente (tre mesi fa a Shanghai), che sembra destinato al ruolo di vittima sacrificale. Tra un sorriso e l'altro, tra battute su quanto pesa (“è un segreto” ha scherzato nell'intervista sul campo, salvo poi spiegare cosa preferisce fare in palestra) e sul caffè, è arrivata un'altra bella notizia per l'altoatesino. In queste ore, infatti, è ufficiale il rinnovo dell'accordo con Head, mitico marchio austriaco fondato da Howard Head, che ha lanciato la sua sezione tennis negli anni '60 e si è subito fatto notare grazie alla progettazione della prima racchetta in alluminio.

I principali testimonial Head

Head è uno dei principali marchi di racchette e fornisce alcuni dei migliori giocatori al mondo. Attualmente Jannik Sinner è uno dei principali testimonial, secondo solo a Novak Djokovic (ma solo Jannik può vantare un rapporto che nasce dai tempi dello sci). Tra i principali giocatori che giocano con telai Head ci sono Coco Gauff, Alexander Zverev, Lorenzo Musetti, Bianca Andreeescu e - fino al giorno del suo ritiro - Ashleigh Barty.

Head è da sempre vicino a Sinner. Il comunicato stampa non rivela l'esatta durata dell'accordo, limitandosi a parlare di accordo pluriennale, ma tutto fa pensare che il legame possa durare per tutta la sua carriera. “Con Jannik abbiamo un rapporto speciale, i due sport in cui si è distinto sono fondamentali per Head – ha detto Ottmar Barbian, vicepresidente esecutivo della divisione Racquet Sports di Head – per questo siamo orgogliosi della sua ascesa e siamo lieti che abbia affidato il suo futuro a Head”. A rendere unico questo legame, infatti, c'è un aneddoto risalente ai suoi anni di bambino. Tra gli otto e dodici anni di età, quando era una promessa dello sci, era tra i migliori italiani della sua età utilizzando sci Head.

Da allora sono trascorsi una decina d'anni e oggi è tra i top-testimonial della linea di telai Head Speed. Proveniente da una famiglia normale, non certo ricca, è stato reclutato dal Team Head quando era un ragazzino. Si tratta di un programma che permette ai talent scout locali di individuare delle giovani promesse e fornire loro quell'attrezzatura che altrimenti non potrebbero permettersi. Come se non bastasse, le zone in cui Jannik è nato e cresciuto (Sesto Pusteria, San Candido) si trovano a due passi dal confine con l'Austria, a poco più di 300 chilometri da Kennelbach, sede centrale di Head. Il marchio austriaco non ha certo bisogno di ricordare i risultati di Sinner per sottolineare la bontà di questo rinnovo: si sono focalizzati soprattutto sul binominio tennis – sci, fatto davvero inedito per un atleta del suo livello.

Jannik Sinner ha sempre utilizzato racchette Head

Jannik Sinner è top testimonial della versione 2024 delle racchette Head Speed

A parte la vittoria a Toronto (primo Masters 1000), la semifinale a Wimbledon e i tanti successi e piazzamenti, hanno sottolineato la sua precocità: pochi ricordano, infatti, che è entrato tra i top-100 ATP appena 20 mesi dopo l'ingresso nel ranking ATP. Un risultato fenomenale, l'inizio di un percorso che adesso non è nemmeno a metà del guado e che attende ancora i suoi migliori risultati, a partire da quel titolo Slam che l'Italia al maschile non vede da 48 anni (Roland Garros 1976, Adriano Panatta). Jannik proverà a raggiungerlo già all'Australian Open, laddove è strafavorito per un piazzamento in semifinale (la sua vittoria nel quarto è data a 1.55), mentre è il terzo favorito per il successo finale (il suo trionfo paga 5 volte la cifra giocata), alle spalle di Novak Djokovic (2,25) e Carlos Alcaraz (4), saldamente davanti a Daniil Medvedev (10) e a tutti gli altri.

Pur non essendoci la Sinner Mania ben conosciuta alle nostre latitudini, gli australiani lo hanno preso in simpatia. La partnership con coach Darren Cahill è il grimaldello che lo fa amare Down Under. Senza dimenticare che i griffatissimi Carota Boys sono arrivati anche a Melbourne, completando il loro personale Grande Slam. Ormai è una stella a tutti gli effetti, quando arriva a Melbourne Park viene travolto dalla passione della gente. Un piccolo impero della perfezione che sarà ancora migliore quando Jannik solleverà il suo primo grande trofeo. Quando quel momento arriverà, avrà in mano una racchetta Head. E c'è da credere che sarà così per sempre.